Urgono finanziamenti per restituire splendore al monumento simbolo della città.
Appello ai milanesi: sostenete i restauri del Duomo

L.S.
28/07/2013
Milano - Mancano poco tempo e 13 milioni di euro per portare a termine le operazioni di restauro del Duomo di Milano. A dettare i termini è l’appuntamento dell’Expo 2015.
I cantieri attualmente aperti sono dodici e interessano la Guglia Maggiore, i quattro gugliotti, 129 guglie minori, le falconature e la ricostruzione delle campate di copertura del tetto.
I lavori impegnano una squadra di oltre cento professionisti tra scultori, tecnici e operai specializzati.
I fondi pubblici però sono ai minimi termini e, come lamenta Angelo Caloia, presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo, occorre trovare finanziamenti al più presto.
Con l’obiettivo di fare cassa, Caloia ha già promosso l’iniziativa “Adotta una guglia”, ha concesso le facciate agli sponsor, ha organizzato concerti e allestito manifestazioni benefiche. La proposta più recente di installare un chiosco sul tetto, avviando un business che potrebbe fruttare oltre mezzo milione di euro l’anno, è stata bocciata dalla Soprintenenza dei Beni Culturali scatenando le ire della Veneranda che ha presentato ricorso al Tar.
Di qui l’appello ad ogni milanese, perchè contribuisca anche versando solo un euro, a proteggere il simbolo storico della città che ogni anno richiede per la sola manutenzione ordinaria una spesa di 20 milioni di euro, ma la cui valorizzazione, secondo uno studio elaborato dalla Camera di Commercio, procura a Milano un indotto di mezzo miliardo l’anno.
In occasione dell’Expo il monumento prevede un’affluenza di 20 milioni di turisti.
I cantieri attualmente aperti sono dodici e interessano la Guglia Maggiore, i quattro gugliotti, 129 guglie minori, le falconature e la ricostruzione delle campate di copertura del tetto.
I lavori impegnano una squadra di oltre cento professionisti tra scultori, tecnici e operai specializzati.
I fondi pubblici però sono ai minimi termini e, come lamenta Angelo Caloia, presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo, occorre trovare finanziamenti al più presto.
Con l’obiettivo di fare cassa, Caloia ha già promosso l’iniziativa “Adotta una guglia”, ha concesso le facciate agli sponsor, ha organizzato concerti e allestito manifestazioni benefiche. La proposta più recente di installare un chiosco sul tetto, avviando un business che potrebbe fruttare oltre mezzo milione di euro l’anno, è stata bocciata dalla Soprintenenza dei Beni Culturali scatenando le ire della Veneranda che ha presentato ricorso al Tar.
Di qui l’appello ad ogni milanese, perchè contribuisca anche versando solo un euro, a proteggere il simbolo storico della città che ogni anno richiede per la sola manutenzione ordinaria una spesa di 20 milioni di euro, ma la cui valorizzazione, secondo uno studio elaborato dalla Camera di Commercio, procura a Milano un indotto di mezzo miliardo l’anno.
In occasione dell’Expo il monumento prevede un’affluenza di 20 milioni di turisti.
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