Alla Kasa dei libri di Milano dal 24 febbraio al 9 aprile
Chagall oltre la tela: le illustrazioni per il Decameron in una mostra inedita
Marc Chagall per la copertina di Leonide Massine, New York, anni Quaranta
Samantha De Martin
16/02/2021
Milano - C’è uno Chagall più intimo, da foglio di carta più che da pennello, oltre le grandi tele colorate sparse in tutto il mondo.
È l’illustratore, l’autore da camera, l’artista della joie de vivre depositata sulle pagine di un libro più che nelle sale di un museo, autore di poetiche plaquettes che illustra per pura amicizia con gli autori più che per diletto artistico.
La Kasa dei libri di Milano riapre la stagione delle mostre con un percorso intitolato Il Boccaccio di Chagall, allestito dal 24 febbraio al 9 aprile all’interno dello spazio culturale di Largo Aldo de Benedetti.
Dalle illustrazioni originali per il Decameron di Boccaccio a quelle per raffinate plaquettes di poesie, la mostra presenta al pubblico l’opera di Chagall come illustratore, mostrandone l’aspetto più intimo e meno conosciuto.
Alcune delle tavole del Decameron illustrate da Chagall in mostra alla Kasa dei Libri
L’ “incontro” tra il disegno di Chagall e le novelle di Boccaccio si deve all’intuizione di Tériade (un greco trapiantato a Parigi), editore di «Verve», che, nel 1950, decide di mettere a confronto le colorate miniature originali di un manoscritto quattrocentesco con la fantasia onirica dell’artista. Ne nascono 26 grandi tavole illustrate con la tecnica del lavis a inchiostro di china. Si tratta di disegni ricchi di elementi che conferiscono enfasi al paesaggio, alla natura e agli animali, trattati con l’approccio sognante e inconfondibile dell’artista.
La selezione delle novelle da illustrare ha privilegiato le storie più licenziose percorse da scherzi amorosi, inganni, tradimenti. Questa materia ha così permesso all’artista bielorusso di esprimersi attingendo a quei temi che affollano la tradizione orale della comunità russa dove ha trascorso la sua giovinezza.
Marc Chagall, Illustrazione originale per Le cirque d'Izis, 1965
Ad affiancare il Decameron nella mostra milanese ritroviamo altri libri illustrati. Le litografie dell’artista arricchiscono il volume Le cirque, con prefazione di Prévert, accanto al reportage sul circo del fotografo Izis, al secolo Israëlis Bidermanas, lituano e amico del pittore. Per lui Chagall prepara la copertina di Israël (1955), un coloratissimo racconto fotografico sul neonato stato israeliano a cui si affianca la firma di André Malraux, che ne cura la prefazione.
Quasi tutti i libri della sezione “illustrati” provengono da collezioni straniere. Quelli di Izis arrivano per lo più dalla Francia, come l’edizione originale dell'autobiografia Ma vie e i libri della moglie Bella, tutti arricchiti di numerose illustrazioni dell’artista. In mostra sfilano le plaquettes, opuscoli di poche pagine, stampati in un numero limitato di esemplari, della coppia di poeti franco-tedeschi, Claire e Yvan Goll, parigini d’adozione, per i quali Chagall realizza, nei decenni, illustrazioni sempre nuove. Anche per il poeta rumeno Ilaire Voronca o per il parigino Marcel Arland l’artista bielorusso schizza festosi ritratti a inchiostro.
Nella sezione "In copertina" il visitatore si imbatte in interventi meno noti, come quelli per il teatro, che risalgono agli anni Quaranta, quando l’artista, in esilio negli Stati Uniti, entra in contatto con il gruppo dei balletti russi. Firmerà anche imponenti e vivaci scenografie, come quelle per Aleko, andato in scena a Città del Messico nel 1942 e di cui cura anche i costumi.
“Tutto Chagall mostra per mostra” documenta invece l’attività espositiva internazionale dell’artista, dal MoMA alla Tate Gallery di Londra, con un nutrito gruppo di cataloghi rari.
Non manca una piccola parte dei libri che rimandano alla riflessione sulla Bibbia: una gamma vastissima che spazia dalle vetrate per la sinagoga dell’ospedale Hadassah di Gerusalemme, documentate nel catalogo di una mostra che si tiene a Parigi, ai pastelli preparatori delle tele più impegnative, pubblicati a Milano a fine anni Ottanta.
La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta da lunedì a venerdì dalle 15 alle 19. La prenotazione è obbligatoria.
Chagall sulla copertina della rivista Time, 1965
Leggi anche:
• Nella mente di Chagall
È l’illustratore, l’autore da camera, l’artista della joie de vivre depositata sulle pagine di un libro più che nelle sale di un museo, autore di poetiche plaquettes che illustra per pura amicizia con gli autori più che per diletto artistico.
La Kasa dei libri di Milano riapre la stagione delle mostre con un percorso intitolato Il Boccaccio di Chagall, allestito dal 24 febbraio al 9 aprile all’interno dello spazio culturale di Largo Aldo de Benedetti.
Dalle illustrazioni originali per il Decameron di Boccaccio a quelle per raffinate plaquettes di poesie, la mostra presenta al pubblico l’opera di Chagall come illustratore, mostrandone l’aspetto più intimo e meno conosciuto.
Alcune delle tavole del Decameron illustrate da Chagall in mostra alla Kasa dei Libri
L’ “incontro” tra il disegno di Chagall e le novelle di Boccaccio si deve all’intuizione di Tériade (un greco trapiantato a Parigi), editore di «Verve», che, nel 1950, decide di mettere a confronto le colorate miniature originali di un manoscritto quattrocentesco con la fantasia onirica dell’artista. Ne nascono 26 grandi tavole illustrate con la tecnica del lavis a inchiostro di china. Si tratta di disegni ricchi di elementi che conferiscono enfasi al paesaggio, alla natura e agli animali, trattati con l’approccio sognante e inconfondibile dell’artista.
La selezione delle novelle da illustrare ha privilegiato le storie più licenziose percorse da scherzi amorosi, inganni, tradimenti. Questa materia ha così permesso all’artista bielorusso di esprimersi attingendo a quei temi che affollano la tradizione orale della comunità russa dove ha trascorso la sua giovinezza.
Marc Chagall, Illustrazione originale per Le cirque d'Izis, 1965
Ad affiancare il Decameron nella mostra milanese ritroviamo altri libri illustrati. Le litografie dell’artista arricchiscono il volume Le cirque, con prefazione di Prévert, accanto al reportage sul circo del fotografo Izis, al secolo Israëlis Bidermanas, lituano e amico del pittore. Per lui Chagall prepara la copertina di Israël (1955), un coloratissimo racconto fotografico sul neonato stato israeliano a cui si affianca la firma di André Malraux, che ne cura la prefazione.
Quasi tutti i libri della sezione “illustrati” provengono da collezioni straniere. Quelli di Izis arrivano per lo più dalla Francia, come l’edizione originale dell'autobiografia Ma vie e i libri della moglie Bella, tutti arricchiti di numerose illustrazioni dell’artista. In mostra sfilano le plaquettes, opuscoli di poche pagine, stampati in un numero limitato di esemplari, della coppia di poeti franco-tedeschi, Claire e Yvan Goll, parigini d’adozione, per i quali Chagall realizza, nei decenni, illustrazioni sempre nuove. Anche per il poeta rumeno Ilaire Voronca o per il parigino Marcel Arland l’artista bielorusso schizza festosi ritratti a inchiostro.
Nella sezione "In copertina" il visitatore si imbatte in interventi meno noti, come quelli per il teatro, che risalgono agli anni Quaranta, quando l’artista, in esilio negli Stati Uniti, entra in contatto con il gruppo dei balletti russi. Firmerà anche imponenti e vivaci scenografie, come quelle per Aleko, andato in scena a Città del Messico nel 1942 e di cui cura anche i costumi.
“Tutto Chagall mostra per mostra” documenta invece l’attività espositiva internazionale dell’artista, dal MoMA alla Tate Gallery di Londra, con un nutrito gruppo di cataloghi rari.
Non manca una piccola parte dei libri che rimandano alla riflessione sulla Bibbia: una gamma vastissima che spazia dalle vetrate per la sinagoga dell’ospedale Hadassah di Gerusalemme, documentate nel catalogo di una mostra che si tiene a Parigi, ai pastelli preparatori delle tele più impegnative, pubblicati a Milano a fine anni Ottanta.
La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta da lunedì a venerdì dalle 15 alle 19. La prenotazione è obbligatoria.
Chagall sulla copertina della rivista Time, 1965
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