Da ottobre tra la Pinacoteca, Palazzo Citterio e la Biblioteca Nazionale Braidense

Da Mimmo Paladino a Bice Lazzari e Giovanni Gastel, ecco i prossimi appuntamenti con la Grande Brera

Giovanni Agostino da Lodi e Marco d’Oggiono, Adorazione dei Magi, Milano, Pinacoteca di Brera Milano, Pinacoteca di Brera, 14 maggio – 30 agosto
 

Samantha De Martin

09/09/2025

Milano - Un hub culturale, con proposte di qualità destinate a un pubblico eterogeneo. Ecco cosa sarà la Grande Brera. Con le sue tante anime rappresentate dalla Pinacoteca, da Palazzo Citterio e dalla Biblioteca Nazionale Braidense, la Grande Brera sfodera il palinsesto di mostre attese tra la fine del 2025 e il primo semestre del 2026, “concepite - come spiega Angelo Crespi, direttore Generale Pinacoteca di Brera e Biblioteca Nazionale Braidense - per approfondire temi e argomenti che collegano con un ideale filo rosso l’arte antica a quella contemporanea passando per i linguaggi del digitale e le esposizioni bibliografiche”.
Il primo appuntamento, in ordine di tempo, guiderà gli ospiti al ledwall al piano terra di Palazzo Citterio dove dal 18 settembre all’11 gennaio sarà proiettato il nuovo capitolo del programma sviluppato dalla Pinacoteca di Brera insieme al Museo Nazionale dell’Arte Digitale (MNAD), che indagherà il rapporto tra patrimonio e nuove tecnologie.
Il primo protagonista, Quayola, presenterà Strata #1, un'installazione video recentemente acquisita nella collezione del MNAD, che, attraverso variazioni algoritmiche, reinterpreta la volta della Chiesa del Gesù a Roma. Trasformando i codici cromatici e geometrici del barocco romano che si dissolvono in configurazioni astratte, rivelando una nuova estetica non-umana, l’opera concepisce il patrimonio storico come materia viva per esplorare la tensione tra memoria e futuro, figurazione e astrazione.


Mimmo Paladino, Dormienti, 1998. Installazione alla Roundhouse di Londra, 1999. Foto: © Peppe Avallone Milano, Palazzo Citterio, maggio – luglio 2026

Da gennaio ad aprile 2026, il ledwall ospiterà invece Vanishing Trees di Debora Hirsch, a cura di Clelia Patella. Realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale dell’Arte digitale, questa installazione site-specific intreccia arte digitale, scienza e memoria.

Gli appuntamenti a Palazzo Citterio
Restiamo a Palazzo Citterio dove, dal 16 ottobre al 7 gennaio, una retrospettiva dedicata a Bice Lazzari, a cura di Renato Miracco in stretta collaborazione con l’Archivio Bice Lazzari di Roma e la GNAMC – Galleria Nazionale D’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, presenterà oltre 110 opere, provenienti da musei, istituzioni e collezioni italiane e straniere, dalla Galleria Nazionale D’Arte Moderna e Contemporanea di Roma alla Salomon R. Guggenheim Museum di New York. La carriera dell’artista abbraccia i lavori di arte applicata degli anni Trenta e Quaranta, ma anche quelli dell’ultimo periodo caratterizzato da un rigoroso minimalismo, passando lungo tutte le fasi della sua evoluzione creativa.

Dal 30 ottobre al 18 gennaio 2026, la Sala Stirling accoglierà, invece, per la prima volta a Milano, Nobu at Elba Redux, la monumentale installazione creata da Giovanni Frangi, quattro grandi tele dipinte e venti sculture in gommapiuma bruciata, illuminate a intervalli regolari di 15 minuti, con l’intenzione di fornire un’emozione simile a quella che si prova di notte nei pressi di un corso d'acqua in un ambiente disabitato.
L’iniziativa, curata da Giovanni Agosti, consentirà al pubblico di apprezzare nuovamente l’opera, a vent’anni di distanza dalla sua prima esposizione, a Villa Panza a Varese, luogo per il quale era stata concepita. L’appuntamento milanese si avvale di un nuovo allestimento a cura di Francesco Librizzi, che ha lavorato con l’intento di conservare l’esperienza originaria dell’installazione e, allo stesso tempo, di rafforzarne il legame speciale con la Sala Stirling.


Giovanni Gastel, Costume e società. “Vanity Fair”, maggio 2008; © Image Service srl, courtesy Archivio Giovanni Gastel

Il 2026 di Palazzo Citterio, prosegue con iniziative dedicate a maestri dell’arte internazionale. Dal 30 gennaio al 26 luglio tocca a Giovanni Gastel raccontarsi attraverso un percorso che copre l’intera sua carriera, dalle prime copertine per le riviste di moda alle campagne pubblicitarie che lo hanno consacrato come uno dei più importanti fotografi al mondo.

A Palazzo Citterio giungerà anche un’opera dell’artista sudafricano William Kentridge, omaggio a Giorgio Morandi nell’ambito della mostra Metafisica & Metafisiche, progetto diffuso curato da Vincenzo Trione che, tra febbraio e luglio 2026, coinvolgerà Palazzo Reale, Museo del Novecento e Brera, in collaborazione con Electa.

Tra maggio e luglio 2026 Mimmo Paladino torna in un’istituzione pubblica milanese con un progetto a cura di Lorenzo Madaro dedicato a uno dei suoi capolavori, i celebri Dormienti.


Alla Pinacoteca di Brera la prima mostra dedicata a Giovanni Agostino da Lodi

La prima mostra mai dedicata a Giovanni Agostino da Lodi, uno degli artisti più originali attivi in Italia nei decenni a cavallo del 1500, andrà invece in scena dal 14 maggio al 30 agosto 2026 nelle sale della Pinacoteca di Brera.

Maria Cristina Passoni e Cristina Quattrini ripercorreranno la vicenda di questo autore, misteriosa per la scarsità di dati biografici, svoltasi tra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento, in un quadro di fitte relazioni artistiche tra Milano e Venezia.

A ricostruire la via stilistica saranno soprattutto i confronti con i grandi maestri che Giovanni Agostino poté osservare rielaborandone le influenze in modo assolutamente personale: Bramantino e Leonardo sul versante milanese, Alvise Vivarini, Giovanni Bellini, Boccaccio Boccaccino, Giorgione e Albrecht Dürer su quello veneziano, artisti dei quali saranno presenti in mostra varie opere con prestiti dall’Italia e dall’estero.

Alla Biblioteca Nazionale Braidense i gioielli della collezione Patrizia Sandretto Re Rebaudengo
A inaugurare la stagione della Biblioteca Nazionale Braidense sarà, dal 10 ottobre al 5 novembre 2025, la mostra Costume Jewelry, The collection of Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, un’ampia selezione di gioielli non preziosi, dagli anni Trenta fino a oggi, in prestito dalla collezione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. Collane, spille, orecchini variopinti, bracciali originali raccontano un fenomeno che, da semplice alternativa al gioiello autentico, si è affermato come vero e proprio linguaggio creativo. Ad accompagnare l'esposizione sarà l’uscita dell’omonimo volume edito da TASCHEN, un racconto di quasi 600 tra i più importanti bijoux d’autore realizzati dagli anni Trenta ad oggi, con i testi di Carol Woolton, Maria Luisa Frisa e una campagna fotografica firmata Luciano Romano.

Dal 13 novembre 2025 all’11 gennaio 2026, la sala Maria Teresa della Biblioteca Nazionale Braidense a Milano ospiterà la mostra Edoarda Masi e la Cina. Pensiero, letteratura e traduzione. Bettina Mottura, Simona Gallo e Marina Zetti cureranno la mostra realizzata in collaborazione tra la Pinacoteca di Brera e l’Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni, che si propone di condividere per la prima volta con il pubblico la ricca esperienza di studio, di lettura e di traduzione della Cina da parte della sinologa Edoarda Masi, bibliotecaria della Braidense dal 1961 al 1973, attraverso il confronto diretto con il suo lascito di oltre 2000 volumi custodito proprio in Biblioteca Braidense. 
La rassegna, suddivisa in tre sezioni – pensiero, letteratura, traduzione – ruota attorno al focus della dimensione letteraria della Cina conosciuta e restituita ai lettori italiani.


Debora Hirsch, Vanishing Trees Milano, Palazzo Citterio | Ledwall, gennaio – aprile 2026

A cinquant’anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini e a cento anni dalla nascita dello scrittore giapponese Yukio Mishima, dal 29 gennaio al 28 marzo 2026, la Biblioteca Braidense proporrà inoltre un progetto espositivo inedito, curato da Marco Minuz, che metterà a confronto queste due figure del panorama culturale internazionale del secolo scorso, per leggere vicinanze intellettuali e comuni percorsi. Dal 7 aprile al 6 giugno 2026, in occasione dei dieci anni della scomparsa, una mostra realizzata in collaborazione con la Fondazione Umberto Eco, renderà infine omaggio al celebre semiologo e scrittore scomparso nel 2016.