I progetti dell'hangar
03/06/2013
Milano - Punta sulla sperimentazione e sull'internazionalità l'Hangar Bicocca di Milano. Il manifesto programmatico è stato presentato dall'artistic advisor, Vicente Todolì, che fino al 2010 era alla direzione della Tate Modern di Londra. Le opere dovranno dialogare con lo spazio enorme (15mila metri quadrati) e scuro dell'hangar, un luogo in cui quasi si perdono le coordinate di spazio e di tempo.
La programmazione punta, inoltre, sull'autonomia d'espressione. Niente mostre tematiche. Solo monografie. Perché, spiegano Todolì e il curatore Andrea Lissone, l'arte non segue fili conduttori, non ha tematiche comuni, è individuale.
Ragnar Kjartansson, Dieter Roth, Micol Assael, Cildo Meireles, Pedro Paiva, Joao Maria Gusmao, Joan Jonas, Celin Condorelli, Juan Munoz e Damian Ortega sono i nomi che si susseguiranno a partire dal prossimo settembre.
Nicoletta Speltra
La programmazione punta, inoltre, sull'autonomia d'espressione. Niente mostre tematiche. Solo monografie. Perché, spiegano Todolì e il curatore Andrea Lissone, l'arte non segue fili conduttori, non ha tematiche comuni, è individuale.
Ragnar Kjartansson, Dieter Roth, Micol Assael, Cildo Meireles, Pedro Paiva, Joao Maria Gusmao, Joan Jonas, Celin Condorelli, Juan Munoz e Damian Ortega sono i nomi che si susseguiranno a partire dal prossimo settembre.
Nicoletta Speltra
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