Dal 13 novembre al 9 febbraio: 100 anni di follia pratica in mostra a Milano
Il genio vulcanico di Fornasetti al Triennale Design Museum

Piero Fornasetti
L. Sanfelice
31/10/2013
Milano - In occasione del centenario della nascita di Piero Fornasetti, il Triennale Design Museum inaugura la prima mostra dedicata all’artista che fu scultore, pittore, stampatore, stilista, artigiano, decoratore e autore di una delle più ampie collezioni di oggetti e mobili del XX secolo. Humor, unito a disciplinato rigore e fervida fantasia lo hanno reso il re dell’ornamento, da lui promosso ad elemento strutturale in fase di progettazione. L’ispirato virtuosismo: il suo tratto distintivo.
Difficile racchiudere la cosmogonia del suo universo artistico in un solo percorso. Sono infatti oltre 13mila gli oggetti e le decorazioni da lui prodotte. Ma nessuno meglio del figlio Barnaba, che ha raccolto e cura ogni giorno la sua eredità, potrebbe presentare il lavoro di Fornasetti che in questa grande esposizione si avvarrà di settecento pezzi d’Archivio e li ordinerà in diverse sezioni attraverso le quali, dal 13 novembre al 9 febbraio 2014, i visitatori avranno modo di ripercorrere la stravagante carriera di un genio vulcanico e troppo poco valutato. Dagli esordi pittorici ispirati alla pittura metafisica, alla stamperia di libri d’artista, dal sodalizio con Gio Ponti negli anni Cinquanta e Sessanta, all’esperienza della Galleria dei Bibliofili, fino alla morte nel 1988.
Difficile racchiudere la cosmogonia del suo universo artistico in un solo percorso. Sono infatti oltre 13mila gli oggetti e le decorazioni da lui prodotte. Ma nessuno meglio del figlio Barnaba, che ha raccolto e cura ogni giorno la sua eredità, potrebbe presentare il lavoro di Fornasetti che in questa grande esposizione si avvarrà di settecento pezzi d’Archivio e li ordinerà in diverse sezioni attraverso le quali, dal 13 novembre al 9 febbraio 2014, i visitatori avranno modo di ripercorrere la stravagante carriera di un genio vulcanico e troppo poco valutato. Dagli esordi pittorici ispirati alla pittura metafisica, alla stamperia di libri d’artista, dal sodalizio con Gio Ponti negli anni Cinquanta e Sessanta, all’esperienza della Galleria dei Bibliofili, fino alla morte nel 1988.
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