Italia chiama Cina, ecco la prima Biennale

Mu Chen, Wilight's Drum, Dawn's Bel, 2011
17/11/2012
Milano - C’è tempo fino al 16 dicembre per andare a visitare la prima Biennale d’arte contemporanea Italia-Cina presso la Villa Reale-Reggia di Monza. Qui, per la prima volta 120 artisti fra cinesi e italiani espongono insieme le proprie opere.
“L'arte contemporanea può essere l'elemento di dialogo su cui sviluppare il confronto fra la nostra società, in cerca di nuove prospettive, e quella cinese, in cerca di nuove opportunità. Arte, economia, finanza, società, filosofia, commercio, cultura, scienza, industria, gastronomia, moda... un'occasione globale di confronto fra i due paesi, in contatto fin dai tempi di Marco Polo e Matteo Ricci.”, spiegano gli organizzatori.
L’iniziativa, per l’Italia, è un’occasione per conoscere da vicino uno dei volti della Nuova Cina, rappresentazione di una cultura millenaria che si evolve e cerca nuove forme per esprimersi.
Tema di questa prima edizione NaturaLmente: perché ogni esser umano tende NaturaLmente al Bello.
“La natura è sempre stata fonte di ispirazione per gli artisti. L'artista deve mettere in evidenza, indipendentemente dal mezzo o dalla tecnica usata, le qualità intrinseche e il fondamentale ruolo che la natura svolge nel garantire l'esistenza dell'uomo. La sua può anche essere una denuncia nei confronti dello sfruttamento inconsiderato delle risorse naturali. Cultura e natura devono rappresentare il futuro per tutti”, motiva il Direttore Artistico della Biennale, Sandro Orlandi, con il quale hanno collaborato Ivan Quaroni, Wang Chunchen e MIan Bu.
N.S.
“L'arte contemporanea può essere l'elemento di dialogo su cui sviluppare il confronto fra la nostra società, in cerca di nuove prospettive, e quella cinese, in cerca di nuove opportunità. Arte, economia, finanza, società, filosofia, commercio, cultura, scienza, industria, gastronomia, moda... un'occasione globale di confronto fra i due paesi, in contatto fin dai tempi di Marco Polo e Matteo Ricci.”, spiegano gli organizzatori.
L’iniziativa, per l’Italia, è un’occasione per conoscere da vicino uno dei volti della Nuova Cina, rappresentazione di una cultura millenaria che si evolve e cerca nuove forme per esprimersi.
Tema di questa prima edizione NaturaLmente: perché ogni esser umano tende NaturaLmente al Bello.
“La natura è sempre stata fonte di ispirazione per gli artisti. L'artista deve mettere in evidenza, indipendentemente dal mezzo o dalla tecnica usata, le qualità intrinseche e il fondamentale ruolo che la natura svolge nel garantire l'esistenza dell'uomo. La sua può anche essere una denuncia nei confronti dello sfruttamento inconsiderato delle risorse naturali. Cultura e natura devono rappresentare il futuro per tutti”, motiva il Direttore Artistico della Biennale, Sandro Orlandi, con il quale hanno collaborato Ivan Quaroni, Wang Chunchen e MIan Bu.
N.S.
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