Il quadro è iscritto nell'elenco delle opere "inamovibili"

L’annunciazione di Leonardo a Milano: il silenzio degli Uffizi

L'Annunciazione, Leonardo da Vinci, Galleria degli Uffizi di Firenze
 

L.Sanfelice

11/02/2015

Milano - La storia della resistenza opposta dai musei italiani al trasferimento di importanti capolavori dell’arte a Milano per il semestre dell’Expo scrive un nuovo capitolo con il silenzio degli Uffizi sul prestito dell’Annunciazione di Leonardo da Vinci.

L’opera, rientra nella cerchia degli “inamovibili” dai tempi della contestata trasferta che la condusse fino in Giappone nel 2007, ma nessun rifiuto ufficiale è stato formalmente inviato da Firenze in merito al trasloco della tela a Palazzo Reale in occasione della più grande rassegna italiana dedicata a Leonardo.

Il forte dubbio sulla presenza dell’Annunciazione è però sorto allo scattare del countdown dei giorni che mancano all’inaugurazione della mostra fissata per il 15 aprile. Due mesi non sono un tempo sufficiente ad organizzare lo spostamento di un’opera di tale valore.

Ad avvertire l’urgenza di far luce sulla faccenda è stato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che attraverso una lettera si è appellato ad un intervento del Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, e non esclude di chiamare in causa il premier fiorentino Matteo Renzi perchè siano fatte valere le ragioni dell’appuntamento mondiale.

“Abbiamo chiesto e ottenuto quadri preziosi da ogni parte del pianeta” ha dichiarato il primo cittadino meneghino facendo riferimento alla disponibilità mostrata da Washington che invierà la Madonna di Dreyfus; Parigi che dal Louvre farà arrivare la Belle Ferroniere, il San Giovanni Battista e la piccola Annunciazione; da Londra che ha autorizzato il prestito di trenta disegni custoditi alla Royal Library; dai Musei Vaticani che parteciperanno con il San Gerolamo.

E Firenze?


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