Dal 17 settembre al 20 gennaio Londra celebra gli Impressionisti
Da Monet a Cézanne: alla National Gallery i capolavori dalla collezione Courtauld
Claude Monet, Antibes, 1888, olio su tela, 92,4 x 65,5 cm © The Samuel Courtauld Trust, The Courtauld Gallery, Londra
Samantha De Martin
31/07/2018
Mondo - Dal giorno in cui, nel 1922, Samuel Courtauld si trovò davanti a un dipinto di Cézanne a Londra, apprezzandone la “magia”, l’approccio dell’imprenditore e collezionista britannico all’arte non sarebbe stato più lo stesso.
A distanza di quasi cento anni, quell’amore, divenuto una passione visionaria e generosa, rivive in una mostra che la National Gallery dedica, dal 17 settembre al 20 gennaio 2019, alla collezione di capolavori impressonisti e post impressionisti, acquistati negli anni Venti da Courtauld e in prestito dalla Galleria che porta il suo nome.
All’interno del percorso, le 26 opere provenienti dalla Courtauld Gallery - che chiuderà temporaneamente a partire da settembre - sfileranno accanto alle tele provenienti dalla collezione della National Gallery.
Scandita in dodici sezioni, ciascuna dedicata a un diverso artista impressionista, la mostra From Manet to Cézanne ambisce pertanto a tracciare lo sviluppo della pittura francese moderna dagli anni Sessanta dell’Ottocento alla fine del XX secolo.
I ritratti di Toulouse-Lautrec incontrano i paesaggi provenzali di Cézanne, i Giocatori di carte e le composizioni di primule e frutta, scavalcano la luce di Antibes immortalata da Monet, sfiorano i colori dell’autunno ad Argenteuil, mentre danzatrici e donne alla finestra, uscite dai pennelli di Degas, ammiccano al personaggio femminile ritratto da Renoir mentre si allaccia una scarpa o alla giovane ragazza, intenta a incipriarsi, immortalata da Seurat.
La mostra è un’occasione per soffermarsi sui gusti e sulle motivazioni che indussero il collezionista, discendente da un argentiere ugonotto, a plasmare due raccolte, una dedicata al godimento personale suo e di sua moglie Elizabeth, e l’altra destinata alla nazione.
L’acquisto di opere d’arte moderna da parte di Simon e della sua donna ebbe inizio nel 1922, e andò avanti, nel tempo, fino a quando la coppia non raccolse ben 70 capolavori. Nel 1923, invece, i Courtauld, fondatori del Courtauld Institute of Art, iniziarono a finanziare la collezione di opere impressioniste e post-impressioniste attualmente alla National Gallery.
Dal celebre Bar delle Folies-Bergère di Manet al Palco di Renoir, le opere in mostra raccontano l’esperienza di una passione e dell’instancabile impegno di colui che cercò di diffondere nel Regno Unito una corretta comprensione della pittura moderna.
"Durante gli anni Venti, Samuel Courtauld ha svolto un ruolo pionieristico nel plasmare nel Regno Unito il gusto pubblico nei confronti dell'impressionismo - commenta Ernst Vegelin van Claerbergen, a capo della Courtauld Gallery -. La sua filantropia era fondata sulla convinzione che l'arte fosse vitale per la realizzazione individuale e il benessere della società. Il Courtauld continua a perseguire quella visione fondamentale, che è più che mai attuale”.
Leggi anche:
• La National Gallery acquista un raro autoritratto di Artemisia Gentileschi
• I maestri del Rinascimento italiano nel 2018 della National Gallery
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All’interno del percorso, le 26 opere provenienti dalla Courtauld Gallery - che chiuderà temporaneamente a partire da settembre - sfileranno accanto alle tele provenienti dalla collezione della National Gallery.
Scandita in dodici sezioni, ciascuna dedicata a un diverso artista impressionista, la mostra From Manet to Cézanne ambisce pertanto a tracciare lo sviluppo della pittura francese moderna dagli anni Sessanta dell’Ottocento alla fine del XX secolo.
I ritratti di Toulouse-Lautrec incontrano i paesaggi provenzali di Cézanne, i Giocatori di carte e le composizioni di primule e frutta, scavalcano la luce di Antibes immortalata da Monet, sfiorano i colori dell’autunno ad Argenteuil, mentre danzatrici e donne alla finestra, uscite dai pennelli di Degas, ammiccano al personaggio femminile ritratto da Renoir mentre si allaccia una scarpa o alla giovane ragazza, intenta a incipriarsi, immortalata da Seurat.
La mostra è un’occasione per soffermarsi sui gusti e sulle motivazioni che indussero il collezionista, discendente da un argentiere ugonotto, a plasmare due raccolte, una dedicata al godimento personale suo e di sua moglie Elizabeth, e l’altra destinata alla nazione.
L’acquisto di opere d’arte moderna da parte di Simon e della sua donna ebbe inizio nel 1922, e andò avanti, nel tempo, fino a quando la coppia non raccolse ben 70 capolavori. Nel 1923, invece, i Courtauld, fondatori del Courtauld Institute of Art, iniziarono a finanziare la collezione di opere impressioniste e post-impressioniste attualmente alla National Gallery.
Dal celebre Bar delle Folies-Bergère di Manet al Palco di Renoir, le opere in mostra raccontano l’esperienza di una passione e dell’instancabile impegno di colui che cercò di diffondere nel Regno Unito una corretta comprensione della pittura moderna.
"Durante gli anni Venti, Samuel Courtauld ha svolto un ruolo pionieristico nel plasmare nel Regno Unito il gusto pubblico nei confronti dell'impressionismo - commenta Ernst Vegelin van Claerbergen, a capo della Courtauld Gallery -. La sua filantropia era fondata sulla convinzione che l'arte fosse vitale per la realizzazione individuale e il benessere della società. Il Courtauld continua a perseguire quella visione fondamentale, che è più che mai attuale”.
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