Nelle sale dal 24 settembre le nuove produzioni firmate Nexo Digital
Da Monet a Dalì, l'appuntamento con la grande arte è sul grande schermo
Una scena tratta da Salvador Dalí. La ricerca dell’immortalità, nelle sale il 24, 25, 26 settembre. Courtesy of Nexo Digital
Samantha De Martin
11/07/2018
Mondo - Al cinema come al museo, a godere dei colori delle ninfee di Monet, a seguire le infinite geografie di Dalì o a ripercorrere le orme di Bansky, da Betlemme a una casa d’aste occidentale.
Il miracolo della Grande Arte al cinema - che estrapola la bellezza da mostre e musei per trasferirla con la spettacolare carica dell’innovativa esperienza visiva sul grande schermo - torna a riproporsi, a partire da settembre, con quattro imperdibili appuntamenti.
D’altra parte, dopo i 650mila spettatori che, nella stagione passata, hanno accolto con entusiasmo il progetto esclusivo di Nexo Digital - distribuito per la stagione 2018 con i media partner Radio Capital, Sky Arte e Mymovies.it - il nuovo calendario non poteva che riproporsi, più ambizioso e accattivante che mai, facendo vivere sul grande schermo tutta la ricchezza delle mostre, degli artisti e dei musei più importanti al mondo.
Si comincia a settembre, quando ad inaugurare la stagione della Grande Arte al Cinema sarà uno degli artisti più irruenti, fantasiosi e imprevedibili del Novecento. In occasione dei 30 anni dalla morte del maestro, Salvador Dalí. La ricerca dell’immortalità - prodotto dalla Fondazione Gala-Salvador Dalí e realizzato da DocDoc Films - arriva in sala il 24, 25, 26 settembre, per regalare agli spettatori un viaggio nella vita, nella carriera, tra gli spazi del pittore e dell'uomo, che hanno contribuito a plasmare la sua immortalità.
Il percorso, che si concentra soprattutto sul 1929, annus mirabilis in cui Dalì si unisce al gruppo surrealista, include anche l’incontro con Gala, musa e collaboratrice dell’artista, per snodarsi fino alla morte, attraversando tutte le geografie del pittore, da Portlligat a Figueres, la città natale, tra immagini e documenti inediti.
Il 22, 23, 24 ottobre si viaggia nel tempo, e precisamente nel 1918, nella Vienna di un’epoca dorata ormai al tramonto.
Klimt & Schiele. Eros e Psiche - prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital - conduce lo spettatore sul letto di morte di Egon Schiele. È la notte del 31 ottobre e l’artista è una delle 20 milioni di vittime dell’influenza spagnola. Il maestro ha solo 28 anni e si spegne con ancora negli occhi il salone principale del palazzo della Secessione, che alcuni mesi prima aveva accolto la sua pittura inconfondibile, capace di tradurre in colore le inquietudini e i desideri dell’uomo.
Qualche mese prima si era spento il suo maestro e amico Gustav Klimt, che dall’inizio del secolo aveva rivoluzionato il sentimento dell’arte, fondando il gruppo della Secessione.
Prendendo spunto da alcune delle tante mostre che inaugurano in occasione del centenario, il film evento porterà gli appassionati tra le sale dell’Albertina, del Belvedere, del Kunsthistorisches, del Leopold, del Freud e del Wien Museum, ripercorrendo una stagione magica per l’arte, la musica, la letteratura, in cui circolano nuove idee, e in cui si svelano con Freud gli abissi dell’Io e i moti della psiche.
Da Vienna a Giverny, il passo è breve e corre sullo schermo ora inciampando nel ridente giardino di Monet - dove il maestro ha voluto creare il suo atelier en plein air sradicando tutti gli alberi da frutto e attirandosi le ire dei vicini - ora perdendosi nello storico vivaio Latour-Marliac, dove Monet acquistava i suoi tanto amati fiori esotici.
Prodotto da Ballandi Arts e Nexo Digital, Le ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e luce sarà sullo schermo, il 26, 27, 28 novembre - ripercorrendo la nascita dei 300 capolavori che hanno rivoluzionato la storia dell’arte.
Attraversando il giardino e la casa dell’artista a Giverny, ma anche il Musée D’Orsay, l’Orangerie e il Marmottan di Parigi, la grande mostra del Vittoriano di Roma, il film racconta l’amore e l’ossessione dell’artista per le sue ninfee, a partire dalle prime pennellate che vedono un fiore prender vita tra i suoi pennelli.
Il calendario 2018 della Grande Arte al Cinema guarda, infine, anche alla street art. Dopo il successo riscosso al Tribeca Film Festival, l’11 e 12 dicembre arriverà al cinema L’uomo che rubò Banksy diretto da Marco Proserpio. Si parla di arte, culture in conflitto, identità e mercato nero nel film evento sull’artista e writer inglese considerato uno dei maggiori esponenti della Street Art.
Raccontata dal cantante Iggy Pop, la narrazione cinematografica si apre dando spazio alla percezione dei palestinesi sul più importante artista di strada dei nostri tempi. Presto, il racconto apre a inquietanti scenari sulla scoperta del vasto mercato nero di muri e dipinti rubati nelle strade di tutto il mondo.
Numerose storie - che spaziano da una situazione politica insostenibile al dibattito sulla commercializzaione e conservazione della Street Art - si incontrano e si intrecciano in questo docufilm che offre un inedito punto di vista sulla figura del misterioso artista di Bristol.
Leggi anche:
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Il miracolo della Grande Arte al cinema - che estrapola la bellezza da mostre e musei per trasferirla con la spettacolare carica dell’innovativa esperienza visiva sul grande schermo - torna a riproporsi, a partire da settembre, con quattro imperdibili appuntamenti.
D’altra parte, dopo i 650mila spettatori che, nella stagione passata, hanno accolto con entusiasmo il progetto esclusivo di Nexo Digital - distribuito per la stagione 2018 con i media partner Radio Capital, Sky Arte e Mymovies.it - il nuovo calendario non poteva che riproporsi, più ambizioso e accattivante che mai, facendo vivere sul grande schermo tutta la ricchezza delle mostre, degli artisti e dei musei più importanti al mondo.
Si comincia a settembre, quando ad inaugurare la stagione della Grande Arte al Cinema sarà uno degli artisti più irruenti, fantasiosi e imprevedibili del Novecento. In occasione dei 30 anni dalla morte del maestro, Salvador Dalí. La ricerca dell’immortalità - prodotto dalla Fondazione Gala-Salvador Dalí e realizzato da DocDoc Films - arriva in sala il 24, 25, 26 settembre, per regalare agli spettatori un viaggio nella vita, nella carriera, tra gli spazi del pittore e dell'uomo, che hanno contribuito a plasmare la sua immortalità.
Il percorso, che si concentra soprattutto sul 1929, annus mirabilis in cui Dalì si unisce al gruppo surrealista, include anche l’incontro con Gala, musa e collaboratrice dell’artista, per snodarsi fino alla morte, attraversando tutte le geografie del pittore, da Portlligat a Figueres, la città natale, tra immagini e documenti inediti.
Il 22, 23, 24 ottobre si viaggia nel tempo, e precisamente nel 1918, nella Vienna di un’epoca dorata ormai al tramonto.
Klimt & Schiele. Eros e Psiche - prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital - conduce lo spettatore sul letto di morte di Egon Schiele. È la notte del 31 ottobre e l’artista è una delle 20 milioni di vittime dell’influenza spagnola. Il maestro ha solo 28 anni e si spegne con ancora negli occhi il salone principale del palazzo della Secessione, che alcuni mesi prima aveva accolto la sua pittura inconfondibile, capace di tradurre in colore le inquietudini e i desideri dell’uomo.
Qualche mese prima si era spento il suo maestro e amico Gustav Klimt, che dall’inizio del secolo aveva rivoluzionato il sentimento dell’arte, fondando il gruppo della Secessione.
Prendendo spunto da alcune delle tante mostre che inaugurano in occasione del centenario, il film evento porterà gli appassionati tra le sale dell’Albertina, del Belvedere, del Kunsthistorisches, del Leopold, del Freud e del Wien Museum, ripercorrendo una stagione magica per l’arte, la musica, la letteratura, in cui circolano nuove idee, e in cui si svelano con Freud gli abissi dell’Io e i moti della psiche.
Da Vienna a Giverny, il passo è breve e corre sullo schermo ora inciampando nel ridente giardino di Monet - dove il maestro ha voluto creare il suo atelier en plein air sradicando tutti gli alberi da frutto e attirandosi le ire dei vicini - ora perdendosi nello storico vivaio Latour-Marliac, dove Monet acquistava i suoi tanto amati fiori esotici.
Prodotto da Ballandi Arts e Nexo Digital, Le ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e luce sarà sullo schermo, il 26, 27, 28 novembre - ripercorrendo la nascita dei 300 capolavori che hanno rivoluzionato la storia dell’arte.
Attraversando il giardino e la casa dell’artista a Giverny, ma anche il Musée D’Orsay, l’Orangerie e il Marmottan di Parigi, la grande mostra del Vittoriano di Roma, il film racconta l’amore e l’ossessione dell’artista per le sue ninfee, a partire dalle prime pennellate che vedono un fiore prender vita tra i suoi pennelli.
Il calendario 2018 della Grande Arte al Cinema guarda, infine, anche alla street art. Dopo il successo riscosso al Tribeca Film Festival, l’11 e 12 dicembre arriverà al cinema L’uomo che rubò Banksy diretto da Marco Proserpio. Si parla di arte, culture in conflitto, identità e mercato nero nel film evento sull’artista e writer inglese considerato uno dei maggiori esponenti della Street Art.
Raccontata dal cantante Iggy Pop, la narrazione cinematografica si apre dando spazio alla percezione dei palestinesi sul più importante artista di strada dei nostri tempi. Presto, il racconto apre a inquietanti scenari sulla scoperta del vasto mercato nero di muri e dipinti rubati nelle strade di tutto il mondo.
Numerose storie - che spaziano da una situazione politica insostenibile al dibattito sulla commercializzaione e conservazione della Street Art - si incontrano e si intrecciano in questo docufilm che offre un inedito punto di vista sulla figura del misterioso artista di Bristol.
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