Nel 2019 un ampio calendario di appuntamenti da Lucerna a Basilea

Da Turner a Picasso, tutti gli appuntamenti con l'arte in Svizzera, tra mostre e nuovi spazi espositivi

Joseph Mallord William Turner, Lucerna con il Pilatus, 1841-44 circa, matita, acquerello e tempera su carta, 30,9 x 24,4 cm. Londra, Tate © Tate, London, 2019
 

Samantha De Martin

08/04/2019

Mondo - Non solo Alpi, ferrovie a cremagliera e paesaggi mozzafiato. Nel 2019 l’agenda culturale della Svizzera dedica ampie pagine all’arte, celebrata in tutte le sue forme, tra mostre e l’apertura di nuovi spazi dedicati alla cultura.

L’omaggio di Lucerna a William Turner
Nella poesia della luce orchestrata dal tema del sublime, il paesaggio svizzero, con i suoi laghi, i fiumi, le Alpi superbe, ha costituito per Turner lo spettacolare acquerello dominato dall’inno al colore. Ed eccola la Svizzera che ha incantato il mago della luce - che tra il 1802 e il 1844, ha visitato per ben sei volte il paese spingendosi alla ricerca di soggetti da dipingere - protagonista della mostra Turner, il mare e le Alpi, in programma dal 6 luglio al 13 ottobre al Kunstmuseum di Lucerna. In occasione dei 200 anni della società che gestisce il museo svizzero, arriveranno dalla Tate Gallery di Londra circa 90 capolavori che i visitatori potranno ammirare proprio nel luogo in cui furono concepiti dall’artista. Il Rigi all’alba o il Pilatus che svetta dietro la città vecchia, avvolto dalla particolare luce che contraddistigue l’intera produzione artistica, o ancora Lucerna illuminata dalla luna piena, saranno alcuni dei soggetti al centro della mostra a cura della direttrice del Kunstmuseum, Fanni Fetzer.
Seguendo il fil rouge dell’arte alla scoperta dei principali appuntamenti nelle città svizzere si arriva a Zurigo.

A Zurigo in attesta del nuovo Kunsthaus
A Zurigo, culla del Dadaismo agli albori del XX secolo, e più tardi del movimento costruttivista, il primo incontro con l’arte avviene in stazione. Dal soffitto dell’imponente hall della Stazione Centrale, fa infatti capolino il coloratissimo angelo custode di Niki de Saint-Phalle, che, sospeso sulle teste dei passanti, dà il suo benvenuto ai visitatori. Le sue ali dorate e il colorato abito vengono spolverati ogni tre mesi con un curioso rituale.
La città che conta oltre 1300 opere d’arte visibili negli spazi pubblici, fruibili gratuitamente, si prepara all’evento più atteso del 2020: l’inaugurazione della nuova sede del Kunsthaus, un vero paradiso per gli appassionati di arte.
Il museo che accoglie la più vasta e importante collezione di Alberto Giacometti e la più ampia collezione di Munch al di fuori della Norvegia, avrà a disposizione nuovi spazi. Ideato dall’architetto britannico David Chipperfield, il “luminoso parallelepipedo” aprirà i battenti il prossimo anno. Una sala multifunzionale sarà destinata a feste e concerti, mentre il cosiddetto “Giardino dell’arte” fungerà da collegamento organico con il quartiere circostante.


Il Kunsthaus di Zurigo. Foto: © Roland zh. Tramite Wikimedia commons

Nell’attesa, negli spazi che ospitano il museo, sarà possibile visitare alcune interessanti esposizioni. Dal 30 agosto all’8 dicembre è in programma una mostra dedicata a Matisse scultore (Matisse Metamorphoses), creatore di modelli in argilla e gesso e di bassorilievi in bronzo. Picasso, Warhol e Gorky saranno alcuni protagonisti della mostra che dal 20 settembre 2019 al 5 gennaio 2020 porterà al Kunsthaus opere su carta e sculture in arrivo dalla Collezione Looser.
Dal 25 ottobre 2019 al 19 gennaio 2020 si terrà invece la prima esposizione museale svizzera di disegni e dipinti del pittore tedesco Wilhelm Leibl.

A Zurigo Il Museum für Gestaltung fa terna
In attesa dell’apertura, l’11 maggio, del Pavillon le Corbusier, la terza sede del Museo für Gestaltung - l’unico edificio interamente in vetro e acciaio del designer svizzero-francese - la più importante istituzione di design e di arte visiva in Svizzera, con la sua collezione di oltre 500mila opere, sfodera alcuni appuntamenti. Fino al 23 giugno è in corso una mostra dedicata a Sebastião Salgado, mentre nella mostra permanente “Collection Highlights” si potranno apprezzare le icone del design svizzero, come il pelapatate Rex, il coltellino dell’esercito svizzero firmato Victorinox, ma anche il font “Helvetica”.
Se preferite invece godere dell’arte en plein air, vi basterà recarvi in Bahnhofstrasse, dove, dal 1983 si trova la scultura in granito di Max Bill, mentre a Zürich-West spicca l’installazione Y, un’altalena di 15 metri di Sislej Xhafa, che simboleggia forse il “why” anglosassone.

A San Gallo un nuovo spazio espositivo nell’abbazia Patrimonio Unesco
Un viaggio nell’universo altomedievale, tra documenti, libri e registri di epoca carolingia. Dal 13 aprile nella sala “am Klosterhof” nel complesso abbaziale di San Gallo, l’esposizione dal titolo “Il miracolo della tradizione - La pianta carolingia di San Gallo e l’Europa nell’Alto Medioevo” consentirà di sfogliare una grande quantità di documenti conservatisi a San Gallo, come la celebre pianta carolingia, uno dei maggiori tesori della biblioteca abbaziale, considerato il più significativo documento di disegno architettonico giuntoci dal Medioevo.

Losanna, la pittura del XX secolo e la fotografia al femminile
Non solo il Museo Olimpico per ripercorrere la storia dei giochi olimpici moderni. Losanna, la pittoresca perla affacciata sul lago Lemano, ha in serbo, fino al 2 giugno, nell’imponente tenuta che ospita la Fondation de l’Hermitage, una mostra che ripercorre l’evoluzione dell’arte e della pittura nel XX secolo, da quella ispirata dalla Rivoluzione industriale alle espressioni di artisti influenzati da letteratura, storia, paesaggio. Con oltre 60 opere provenienti dai maggiori musei britannici, “La pittura inglese da Turner a Whistler” prevede anche una sezione dedicata alla fotografia in epoca vittoriana.
Martine Franck, la moglie di Henri Cartier Bresson, sarà invece il fulcro della retrospettiva ospitata al Musée de l’Elysée fino al 5 maggio. Si tratta di un viaggio in 140 scatti che ripercorrono il XX secolo attraverso i lavori delle prime donne fotografe del Novecento.
Seguirà, dal 29 maggio al 25 agosto, un “focus” sulle immagini di Yann Mingard, l’artista elvetico che crea “diagnosi fotografiche della contemporaneità” in relazione ai fenomeni sociali e al loro impatto sul mondo.

Un nuovo quartiere delle arti nel cuore di Losanna
Entro il 2021, un nuovo quartiere artistico di 25mila metri quadri, Plateforme 10, riunirà accanto alla stazione di Losanna tre musei dalla spiccata identità ospitati negli ex padiglioni dedicati alla manutenzione delle locomotive delle ferrovie federali.
Il MCBA (museo cantonale di Belle Arti) progettato dagli architetti Barozzi/Veiga aprirà ufficialmente i battenti il 5 e il 6 ottobre con la sua prima mostra intitolata ATLAS. Mappatura delle donazioni.
A febbraio 2020, A fleur de peau. Vienne 1900, de Klimt à Schiele et Kokoschka sarà il primo evento di un ambizioso programma di mostre temporanee.
Il Musée de l’Elysée, dedicato alla fotografia, e il mudac, l’unico museo della Svizzera francese dedicato esclusivamente al design contemporaneo e alle arti applicate, accolti nello stesso edificio, si potranno visitare a partire da ottobre del 2021.

Il Surrealismo svizzero va in scena a Lugano
Inserito nel contesto del LAC, il Museo d’arte della Svizzera italiana accompagna i visitatori, fino al prossimo 16 giugno, alla scoperta del Surrealismo svizzero, con un centinaio di opere realizzate da illustri artisti, da Alberto Giacometti a Paul Klee, da Meret Oppenheim a Kurt Seligmann. Fino al 28 luglio in occasione del 200esimo compleanno di Alfred Escher e Gottfried Keller, il MASI, offre l’opportunità di vedere riuniti alcuni dei più importanti capolavori della Fondazione Gottfried Keller, da Segantini a Giacometti.
In occasione del 90esimo compleanno di Franz Gertsch, sempre il MASI invita l’artista a concepire una mostra dedicata alla sua stessa opera. Ne nasce un sorprendente incontro tra le sue magistrali xilografie e le incisioni su legno di due artisti, Paul Gauguin e Edvard Munch.


Giovanni Segantini, La morte, 1896-99


Per chi volesse invece apprezzare l’arte all’aria aperta, il percorso di realtà aumentata 3D della durata di 30 minuti consentirà di scoprire curiosità e notizie relative ai palazzi sette o ottocenteschi nel centro città.
Nelle rinnovate sale di Villa Malpensata, sede del MUSEC - Museo delle Culture - fino al 28 luglio appuntamento invece con Je suis l’autre. Giacometti, Picasso e gli altri. Il Primitivismo nella scultura del Novecento. Si tratta di un dialogo tra le sculture dei grandi maestri del Novecento e i capolavori di arte etnica e popolare databili tra il XVIII e l’inizio del XX secolo, oltre a una selezione di opere precolombiane.


Villa Malpensata a Lugano, sede del Museo delle Culture. Courtesy MUSEC


A Basilea tra Picasso e Léger
Se visitate la piccola perla sul Reno, con i suoi 40 musei, tra i quali la Fondation Beyeler, il museo più visitato in Svizzera, e il Kunstmuseum, con la collezione d’arte pubblica più antica al mondo, non perdetevi due importanti appuntamenti. Il primo è alla Fondation Beyeler, dove è in corso fino al 26 maggio “la mostra dell’anno” dal titolo Il giovane Picasso - Periodo blu e rosa, l’evento culturale di punta del 2019, il più ambizioso (e anche costoso) mai organizzato dalla Fondazione.
Questo percorso dal taglio cronologico racchiude prestiti eccezionali, 75 capolavori tra dipinti e sculture, solo raramente concessi in prestito e provenienti dai maggiori musei del mondo.


Pablo Picasso, Famiglia di Arlecchino con scimmia, 1905, 75 x 104 cm, Göteborg, Konstmuseum © Succession Picasso / 2018, ProLitteris, Zurich. Foto : © Göteborg Konstmuseum

Il Cubismo, da Picasso a Léger, sarà invece il fil rouge della mostra in corso fino al 4 agosto al Kunstmuseum, cui seguiranno un percorso sul pittore svizzero Helmut Federle e un itinerario sull’artista sudafricano William Kentridge.

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