Fino al 7 aprile una mostra al m.a.x. museo di Chiasso

Fortunato Depero e Gilbert Clavel, un incontro nel segno della sperimentazione

Fortunato Depero, Clavel Gilbert, ritratto, 1918, Tempera e matita su cartoncino, 38.8 x 47.2 cm, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Fondo Depero. © Archivio Fotografico e Mediateca Mart; copyright © 2023, ProLitteris, Zürich
 

Samantha De Martin

26/10/2023

Mondo - Nel secondo decennio del Novecento a Capri e Anacapri fiorì una colonia artistica denominata Artopoli, frequentata attivamente da Filippo Tommaso Marinetti, Benedetta Cappa, Enrico Prampolini, Francesco Cangiullo, Julius Evola e per un breve periodo anche da Pablo Picasso e Jean Cocteau, senza dimenticare Michele Semenov, Sergej Djaghilev e il ballerino Léonide Massine.
Un apporto fondamentale a questa comunità di eclettiche menti fu fornito dallo studioso svizzero Gilbert Clavel e dal futurista italiano Fortunato Depero. I due si incontrarono a Roma nel 1917. Da questo primo contatto nacque un’amicizia fraterna testimoniata da lettere, ritratti, documenti, che li vide insieme impegnati in numerosi progetti innovativi.

Centrale risulta il rapporto di Depero con la Torre Fornillo, un suggestivo edificio di proprietà di Clavel, luogo di arte, poesia e sperimentazione.
Una mostra intitolata Fortunato Depero e Gilbert Clavel. Futurismo = Sperimentazione. Artopoli, accolta fino al 7 aprile al m.a.x. museo di Chiasso (Svizzera), analizza il rapporto di collaborazione tra i due attraverso oltre duecento opere tra bozzetti, studi, schizzi, dipinti e marionette di legno, arazzi, una maquette, fotografie vintage e lettere (alcune delle quali inedite) che evidenziano l’intensa relazione fra la concezione estetica dell’artista poliglotta e viaggiatore instancabile Clavel e l’opera di Depero.


Fortunato Depero, Clavel e Depero, 1917; china e china diluita, 19.8 x 14.5 cm; Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Fondo Depero. © Archivio Fotografico e Mediateca Mart; copyright © 2023, ProLitteris, Zürich

Dagli studi per costumi e scenografie realizzati per Le chant du rossignol con musiche di Igor Stravinskij e commissionati da Sergej Djaghilev, le vite di Fortunato Depero e Gilbert Clavel si intrecciano ulteriormente: l’eclettico studioso svizzero incarica l’artista di ideare le illustrazioni per la novella Un istituto per suicidi. Nel 1917 la loro fruttuosa collaborazione determinerà la nascita dei Balli Plastici, che vedono la partecipazione di alcuni noti musicisti dell’epoca, come Alfredo Casella, Gerald Tyrwhitt, Francesco Malipiero e Bela Bartòk (che firmò con lo pseudonimo di Chemenov).

L’esposizione è stata organizzata in sinergia con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, con cui è stato stipulato un accordo di collaborazione, con l’Archivio di Stato di Basilea e con importanti collezioni private.


Fortunato Depero, Ballerina con ventaglio (Marionette dei Balli Plastici), 1918 (ricostruzione 1980); legno, 97 x 95 x 39,5 cm; Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Fondo Depero. © Archivio Fotografico e Mediateca Mart; copyright © 2023, ProLitteris, Zürich

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