Inaugurata la grande mostra al Museo Nacional de Bellas Artes
I tesori del MArTA volano a Buenos Aires
Cratere a volute a figure rosse I Courtesy MArTA - Museo Archeologico Nazionale di Taranto
Francesca Grego
10/12/2022
Mondo - Dalla Magna Grecia all’Argentina: è il viaggio compiuto da una preziosa selezione di reperti del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, dal 7 dicembre in mostra al Museo Nacional de Bellas Artes de Buenos Aires in un’iniziativa che mette insieme ricerca scientifica e diplomazia culturale. A cura di Eva Degl’Innocenti e Lorenzo Mancini, rispettivamente direttrice e funzionario archeologo del MArTA, Tesori del Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Greci e altre civiltà antiche del Sud Italia ripercorre l’avventura di Taras, fiorente colonia magno-greca che qualcuno ha definito “la Parigi del mondo antico” per la capacità di plasmare mode e costumi destinati ad andare oltre i confini del suo territorio. Non è un caso, insomma, che il MArTA sia tra i più importanti musei archeologici in Italia e il primo al mondo per quanto riguarda l’epoca magno-greca: dalla fine dell’Ottocento, quando gli scavi per la costruzione della città nuova portarono alla luce un’impressionante quantità di reperti di valore, il patrimonio del Museo Archeologico di Taranto è cresciuto costantemente, incorporando testimonianze dei diversi popoli stanziati in Puglia nell’antichità.
Ministerio de Cultura de la Nacion. "Tesoros del Museo Arqueológico Nacional de Taranto. Griegos y otras civilizaciones antiguas del Sur de Italia". Fotos Kaloian / Ministerio de Cultura de la Nacion
Al Museo Nacional de Bellas Artes il pubblico argentino e internazionale, compresa una fetta non trascurabile di discendenti degli emigrati dall’Italia del Sud, avrà modo di tornare alle origini delle civiltà mediterranee in un itinerario nel tempo che va dall’VIII al II secolo a.C. Il racconto della mostra inizia infatti poco prima della fondazione della colonia spartana di Taras, unica città magno-greca in Puglia, per arrivare alla conquista romana nel 209 a.C., con la quale l’antica Taranto perse per sempre la propria indipendenza per entrare a far parte della civiltà che avrebbe dominato il mondo allora conosciuto nei secoli a venire. Tra le quattro sezioni della mostra, infine, non manca un capitolo dedicato ai popoli indigeni che hanno a lungo convissuto con i Greci nella regione più orientale della penisola italica.
Ministerio de Cultura de la Nacion. "Tesoros del Museo Arqueológico Nacional de Taranto. Griegos y otras civilizaciones antiguas del Sur de Italia". Fotos Kaloian / Ministerio de Cultura de la Nacion
Dai meravigliosi vasi a figure rosse a luminosi esempi di scultura, i reperti esposti sono stati selezionati dai curatori in base al loro potenziale evocativo: con la forza ancestrale dei symbola, illustrano la vita della colonia greca dalla mitologia alle arti figurative, dall’organizzazione della società alle attività produttive e ai riti funebri.
Realizzata con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura a Buenos Aires, Tesori del Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Greci e altre civiltà antiche del Sud Italia sarà visitabile al Museo Nacional de Bellas Artes della capitale argentina fino al 5 marzo 2023.
Ministerio de Cultura de la Nacion. "Tesoros del Museo Arqueológico Nacional de Taranto. Griegos y otras civilizaciones antiguas del Sur de Italia". Fotos Kaloian / Ministerio de Cultura de la Nacion
Ministerio de Cultura de la Nacion. "Tesoros del Museo Arqueológico Nacional de Taranto. Griegos y otras civilizaciones antiguas del Sur de Italia". Fotos Kaloian / Ministerio de Cultura de la Nacion
Al Museo Nacional de Bellas Artes il pubblico argentino e internazionale, compresa una fetta non trascurabile di discendenti degli emigrati dall’Italia del Sud, avrà modo di tornare alle origini delle civiltà mediterranee in un itinerario nel tempo che va dall’VIII al II secolo a.C. Il racconto della mostra inizia infatti poco prima della fondazione della colonia spartana di Taras, unica città magno-greca in Puglia, per arrivare alla conquista romana nel 209 a.C., con la quale l’antica Taranto perse per sempre la propria indipendenza per entrare a far parte della civiltà che avrebbe dominato il mondo allora conosciuto nei secoli a venire. Tra le quattro sezioni della mostra, infine, non manca un capitolo dedicato ai popoli indigeni che hanno a lungo convissuto con i Greci nella regione più orientale della penisola italica.
Ministerio de Cultura de la Nacion. "Tesoros del Museo Arqueológico Nacional de Taranto. Griegos y otras civilizaciones antiguas del Sur de Italia". Fotos Kaloian / Ministerio de Cultura de la Nacion
Dai meravigliosi vasi a figure rosse a luminosi esempi di scultura, i reperti esposti sono stati selezionati dai curatori in base al loro potenziale evocativo: con la forza ancestrale dei symbola, illustrano la vita della colonia greca dalla mitologia alle arti figurative, dall’organizzazione della società alle attività produttive e ai riti funebri.
Realizzata con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura a Buenos Aires, Tesori del Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Greci e altre civiltà antiche del Sud Italia sarà visitabile al Museo Nacional de Bellas Artes della capitale argentina fino al 5 marzo 2023.
Ministerio de Cultura de la Nacion. "Tesoros del Museo Arqueológico Nacional de Taranto. Griegos y otras civilizaciones antiguas del Sur de Italia". Fotos Kaloian / Ministerio de Cultura de la Nacion
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