Ulay (1943-2020) uno dei protagonisti della Performance Art degli anni '70
The Artist is Gone
Marina Abramović & Ulay Relation in Time | Courtesy © Marina Abramović & CODA Museum
Paolo Mastazza
02/03/2020
Mondo - E' scomparso a Lubiana in Slovenia all'età di 76 anni Ulay, uno dei protagonisti indiscussi dell'arte performativa internazionale negli anni '70 e '80, a lungo compagno di vita e coautore di numerose performance assieme a Marina Abramović.
Nato a Solingen in Germania nel 1943, conosce Marina Abramović il 30 novembre del 1976 ad Amsterdam. Tra i due nasce un'intesa artistica e una forte relazione sentimentale. Assieme realizzano la serie di performance di body art Relation Works, dove esplorano i limiti della resistenza fisica e psichica. Dopo 12 anni di vita in comune decidono di lasciarsi e di sancire la fine del loro sodalizio artistico e della relazione con un'ultima performance, The Wall Walk in China dove i due artisti percorrono a piedi tutta la Grande Muraglia Cinese partendo dai capi opposti per incontrarsi al centro e lì dirsi addio.
Celebre per il motto "L'estetica senza etica è cosmetica", Ulay dopo la separazione da Marina Abramović nel 1988, continua la sua carriera artistica come fotografo di performance in studio e si dedica a foto di viaggi e ad esperimenti fotografici unici e innovativi tra i quali la serie Polagram, creata tra il 1990 e il 1993 a Boston dove in uno studio fotografico raccoglie immagini di grande formato che mostrano l'artista che penetra all'interno della macchina fotografica.
Ulay torna alla ribalta delle cronache quando nel 2010 sorprese la Abramović sedendosi di fronte a lei durante la performance The Artist is Present al MoMA di New York. La coppia che non parlava da decenni, si strinse in silenzio le mani e mentre entrambi piansero.
I due tornati in rapporti amichevoli parteciparnono nel 2017 alla realizzazione del film "The Story of Marina Abramović e Ulay". "Abbiamo lasciato cadere tutte le nostre divergenze - commentò al proposito Ulay - la nostra in realtà è una bella storia."
Ulay era rappresentato dalla galleria londinese di Richard Saltoun.
Nato a Solingen in Germania nel 1943, conosce Marina Abramović il 30 novembre del 1976 ad Amsterdam. Tra i due nasce un'intesa artistica e una forte relazione sentimentale. Assieme realizzano la serie di performance di body art Relation Works, dove esplorano i limiti della resistenza fisica e psichica. Dopo 12 anni di vita in comune decidono di lasciarsi e di sancire la fine del loro sodalizio artistico e della relazione con un'ultima performance, The Wall Walk in China dove i due artisti percorrono a piedi tutta la Grande Muraglia Cinese partendo dai capi opposti per incontrarsi al centro e lì dirsi addio.
Celebre per il motto "L'estetica senza etica è cosmetica", Ulay dopo la separazione da Marina Abramović nel 1988, continua la sua carriera artistica come fotografo di performance in studio e si dedica a foto di viaggi e ad esperimenti fotografici unici e innovativi tra i quali la serie Polagram, creata tra il 1990 e il 1993 a Boston dove in uno studio fotografico raccoglie immagini di grande formato che mostrano l'artista che penetra all'interno della macchina fotografica.
Ulay torna alla ribalta delle cronache quando nel 2010 sorprese la Abramović sedendosi di fronte a lei durante la performance The Artist is Present al MoMA di New York. La coppia che non parlava da decenni, si strinse in silenzio le mani e mentre entrambi piansero.
I due tornati in rapporti amichevoli parteciparnono nel 2017 alla realizzazione del film "The Story of Marina Abramović e Ulay". "Abbiamo lasciato cadere tutte le nostre divergenze - commentò al proposito Ulay - la nostra in realtà è una bella storia."
Ulay era rappresentato dalla galleria londinese di Richard Saltoun.
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