Dalla collaborazione con l’Antikenmuseum di Basilea e il Parco del Colosseo
Arrivano i Gladiatori: alla scoperta della grande mostra del MANN
Gladiatori, Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Foto Valentina Cosentino
Francesca Grego
31/03/2021
Napoli - Idoli delle folle, conquistatori di donne, agitatori di storiche ribellioni: già nell’antichità la fama dei gladiatori andava ben oltre i confini dell’arena. Oggi tornano protagonisti in una grande mostra nata dalla collaborazione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli con l’Antikemuseum di Basilea e il Parco Archeologico del Colosseo: 160 opere per un racconto monumentale, che abbraccia l’intera storia degli spettacolari combattimenti, spingendosi dal centro dell’Impero fino alle periferie del Nord.
Gladiatori, allestimento al MANN: le armi dei gladiatori nel Salone della Meridiana I Foto Valentina Cosentino
Inaugurata questa mattina in forma virtuale dopo una lunga attesa, Gladiatori aprirà al pubblico non appena le disposizioni governative lo consentiranno e accoglierà i visitatori del MANN fino al 6 gennaio 2022, dall’Atrio al seicentesco Salone della Meridiana, fino al Braccio Nuovo. Armi rare e pregiate, sculture, splendidi vasi istoriati e oggetti carichi di storia ci parlano di duelli tra giganti e di lotte con gli animali, di antichi anfiteatri e di vita quotidiana.
La mostra segna il ritorno di reperti che da anni girano il mondo nelle esposizioni internazionali, ma anche l’arrivo di prestiti importanti come il Mosaico di Augusta Raurica, capolavoro di eccezionale estensione e raffinatezza che per la prima volta lascia la Svizzera dopo il restauro integrale. Anche la tecnologia fa la sua parte: nel percorso troviamo infatti le ricostruzioni digitali delle pitture dell’Anfiteatro di Pompei, oggi perdute, mentre contenuti multimediali sono protagonisti della sezione Off Gladiatorimania, che declina il mito dei gladiatori in versione contemporanea tra cult cinematografici e ambienti 3D.
Gladiatori, allestimento al MANN: Gladiatorimania, sezione OFF I Foto Mario Laporta
Il percorso della mostra vuole essere un viaggio a tutto tondo nel fenomeno dei gladiatori, spaziando tra aspetti anche molto diversi. Mentre ammiriamo le rappresentazioni artistiche dei combattimenti, conosciamo i riti e le tecniche di lotta, voliamo nei grandi anfiteatri dell’antichità e scopriamo il posto che spettacoli grandiosi e crudeli occupavano nella vita dei Romani. A proposito, dove nacque questa singolare usanza? Probabilmente dai giochi rituali che onoravano i grandi personaggi in Grecia e Magna Grecia dopo la morte, intorno alla tomba o davanti alla pira ancora fumante.
Gladiatori, allestimento al MANN: gli scheletri dei gladiatori della necropoli di York I Foto Mario Laporta
Una delle sezioni più interessanti è Vita da Gladiatori, che solleva finalmente l’elmo per mostrarci il volto e l’esistenza quotidiana degli uomini: gli splendidi gioielli in oro indossati dai lottatori di Pompei, l’alimentazione a base di cereali e legumi per favorire lo sviluppo del grasso, l’atteggiamento verso la morte, raccontato da iscrizioni e rilievi funerari, le cure per traumi e ferite, testimoniate da strumenti chirurgici, pinze da dentista, ventose, flebotomi e intere cassette medicali. Ci sono anche tre scheletri provenienti da York, dove è stata rinvenuta una vasta necropoli dedicata esclusivamente ai gladiatori: un ulteriore segno della diffusione e della popolarità universale del fenomeno, accanto alle meraviglie del pavimento decorato che arriva da uno dei più importanti siti romani in Svizzera, il Mosaico di Augusta Raurica.
Mosaico di Augusta Raurica (dettaglio) I Courtesy Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Gladiatori, allestimento al MANN: le armi dei gladiatori nel Salone della Meridiana I Foto Valentina Cosentino
Inaugurata questa mattina in forma virtuale dopo una lunga attesa, Gladiatori aprirà al pubblico non appena le disposizioni governative lo consentiranno e accoglierà i visitatori del MANN fino al 6 gennaio 2022, dall’Atrio al seicentesco Salone della Meridiana, fino al Braccio Nuovo. Armi rare e pregiate, sculture, splendidi vasi istoriati e oggetti carichi di storia ci parlano di duelli tra giganti e di lotte con gli animali, di antichi anfiteatri e di vita quotidiana.
La mostra segna il ritorno di reperti che da anni girano il mondo nelle esposizioni internazionali, ma anche l’arrivo di prestiti importanti come il Mosaico di Augusta Raurica, capolavoro di eccezionale estensione e raffinatezza che per la prima volta lascia la Svizzera dopo il restauro integrale. Anche la tecnologia fa la sua parte: nel percorso troviamo infatti le ricostruzioni digitali delle pitture dell’Anfiteatro di Pompei, oggi perdute, mentre contenuti multimediali sono protagonisti della sezione Off Gladiatorimania, che declina il mito dei gladiatori in versione contemporanea tra cult cinematografici e ambienti 3D.
Gladiatori, allestimento al MANN: Gladiatorimania, sezione OFF I Foto Mario Laporta
Il percorso della mostra vuole essere un viaggio a tutto tondo nel fenomeno dei gladiatori, spaziando tra aspetti anche molto diversi. Mentre ammiriamo le rappresentazioni artistiche dei combattimenti, conosciamo i riti e le tecniche di lotta, voliamo nei grandi anfiteatri dell’antichità e scopriamo il posto che spettacoli grandiosi e crudeli occupavano nella vita dei Romani. A proposito, dove nacque questa singolare usanza? Probabilmente dai giochi rituali che onoravano i grandi personaggi in Grecia e Magna Grecia dopo la morte, intorno alla tomba o davanti alla pira ancora fumante.
Gladiatori, allestimento al MANN: gli scheletri dei gladiatori della necropoli di York I Foto Mario Laporta
Una delle sezioni più interessanti è Vita da Gladiatori, che solleva finalmente l’elmo per mostrarci il volto e l’esistenza quotidiana degli uomini: gli splendidi gioielli in oro indossati dai lottatori di Pompei, l’alimentazione a base di cereali e legumi per favorire lo sviluppo del grasso, l’atteggiamento verso la morte, raccontato da iscrizioni e rilievi funerari, le cure per traumi e ferite, testimoniate da strumenti chirurgici, pinze da dentista, ventose, flebotomi e intere cassette medicali. Ci sono anche tre scheletri provenienti da York, dove è stata rinvenuta una vasta necropoli dedicata esclusivamente ai gladiatori: un ulteriore segno della diffusione e della popolarità universale del fenomeno, accanto alle meraviglie del pavimento decorato che arriva da uno dei più importanti siti romani in Svizzera, il Mosaico di Augusta Raurica.
Mosaico di Augusta Raurica (dettaglio) I Courtesy Museo Archeologico Nazionale di Napoli
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