Settanta opere in mostra fino al 25 gennaio 2015
I viaggi nel tempo di Giacometti

Allestimento A.Giacometti_photo credit Donato Tore
L.S.
06/11/2014
Nuoro - Una settantina di opere, tra sculture e capolavori d'arte antica, provenienti da prestigiose collezioni svizzere e italiane, come la Kunsthaus di Zurigo e la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, si riuniscono al MAN di Nuoro per dar luogo ad un dialogo primordiale e ancestrale tra le opere sottili di Alberto Giacometti e una selezione di reperti arcaici, prestiti del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, del Museo Civico Archeologico di Bologna, del Museo Civico di Palazzo Farnese a Piacenza e del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
L’influenza della statuaria egizia, etrusca, nuragica e africana sul linguaggio del maestro svizzero accompagna i visitatori in un viaggio nel tempo che rimanda, dopo diversi rimbalzi, nella contemporaneità e costruisce un’insolita mappa iconografica delle culture che l’artista prese a modello per la sua ricerca tesa alla rappresentazione primigenia ma eterna dell’uomo moderno.
Una sintesi celebrata più che mai in questi anni dai grandi collezionisti nel mondo che hanno reso le sue opere oggetto di una serie di primati culminati nel 2010 con la vendita all’asta dell’"Homme qui marche" per 104,3 milioni di dollari. Record seguito dal capolavoro "Chariot", aggiudicato qualche giorno fa per 101 milioni durante l’Impressionist & Modern Art Sale di Sotheby’s a New York.
Consulta anche:
Scheda della mostra: A un passo dal tempo. Giacometti e l'arcaico.
Le sculture di Giacometti alla GAM di Milano
L’influenza della statuaria egizia, etrusca, nuragica e africana sul linguaggio del maestro svizzero accompagna i visitatori in un viaggio nel tempo che rimanda, dopo diversi rimbalzi, nella contemporaneità e costruisce un’insolita mappa iconografica delle culture che l’artista prese a modello per la sua ricerca tesa alla rappresentazione primigenia ma eterna dell’uomo moderno.
Una sintesi celebrata più che mai in questi anni dai grandi collezionisti nel mondo che hanno reso le sue opere oggetto di una serie di primati culminati nel 2010 con la vendita all’asta dell’"Homme qui marche" per 104,3 milioni di dollari. Record seguito dal capolavoro "Chariot", aggiudicato qualche giorno fa per 101 milioni durante l’Impressionist & Modern Art Sale di Sotheby’s a New York.
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