Da Donatello a Lippi. Officina pratese.

Il ruolo di Prato nel Rinascimento

Paolo Uccello, Madonna col Bambino
 

La Redazione

06/08/2013

Prato - Dal prossimo 13 settembre, il Museo di Palazzo Pretorio a Prato, dopo oltre 16 anni di chiusura tornerà accessibile al pubblico. In tale occasione, circa sessanta opere provenienti da musei nazionali e internazionali verranno a testimoniare il ruolo cruciale che la città giocò nella storia dell’arte rinascimentale.

Tra i capolavori esposti figurano opere di Paolo Uccello, Filippo Lippi, Donatello e Fra Diamante, che nel Quattocento sperimentarono intorno alla fabbrica della prepositura di Santo Stefano regalando a Prato un periodo di fermento unico. Oltre a riportare nel loro luogo di origine opere disperse per il mondo, il percorso si propone un importante lavoro di ricostruzione di predelle e pale smembrate e seminate tra i musei pratesi e le collezioni straniere.

La mostra “Da Donatello a Lippi. Officina pratese”, curata da Andrea De Marchi dell’Università di Firenze insieme a Cristina Gnoni della Soprintendenza ai beni artistici, può vantare un comitato scientifico di rilievo internazionale tra cui spicca il nome di Keith Christiansen del Metropolitan Museum di New York, uno dei maggiori esperti al mondo di arte rinascimentale.