Dal 5 al 28 luglio in mostra al Palazzetto Mattei di Villa Celimontana
 

A Roma Matrakçı Nasuh, un genio alla corte del sultano

Matrakçı Nasuh. Genio del XVI secolo
 

Francesca Grego

05/07/2017

Roma - Roma celebra la mente poliedrica di Matrakçı Nasuh, uno dei geni più brillanti della storia turca. Stratega, matematico, storico, miniaturista, geografo e cartografo, Nasuh diede lustro alle ricche corti di Selim I e Solimano il Magnifico nella prima metà del Cinquecento, mentre in Occidente arti e scienze fiorivano insieme nella stagione del Rinascimento.
 
Dopo Sarajevo, Belgrado, Antalya, Istanbul, Vienna, Tokyo e Parigi, approda nella capitale italiana la grande mostra promossa dalla Presidenza della Repubblica di Turchia per ricordare un’icona culturale dell’Impero Ottomano e riscoprire il valore artistico delle sue opere.
 
Un affascinante percorso nella storia e nei suoi luoghi, attraverso 41 opere di 12 artiste contemporanee turche, che hanno trasferito su tele e piastrelle di ceramica le miniature e le cartografie urbanistiche di Nasuh.
Realizzati durante le campagne militari dei sultani con tecnica di rara raffinatezza, i disegni mostrano il volto del Medio Oriente e dell’Europa nel XVI secolo, da Baghdad a Belgrado.
Un’opera di portata straordinaria, riconosciuta dall’Unesco, che nel 2014 ha inserito i 450 della morte dell’illustre personaggio negli anniversari da commemorare e ha pubblicato un catalogo dedicato al progetto.
 
La manifestazione è arricchita da una serie di iniziative collaterali, volte a contestualizzare l’opera di Matrakçı Nasuh nell’universo storico-culturale della sua epoca. Al documentario Matrakçi. Stella Ottomana, proiettato nella sede della Società Geografica Italiana di Villa Mattei in occasione dell’inaugurazione della mostra, si affiancano l’uscita dell’album Musica turca del XVI secolo, a cura del Ministero della Cultura e del Turismo di Ankara, e la traduzione dal turco classico al turco moderno di Tarih-i Sultan Beyazid, fondamentale opera di Nasuh la cui preziosa versione originale è conservata presso il Palazzo Topkapi di Istanbul.
 
A cura di Beste Gürsu con il coordinamento artistico della pittrice Sevim Ersoy, la mostra Matrakçı Nasuh. Genio del XVI secolo si inserisce nei festeggiamenti per i 150 anni dalla fondazione della Società Geografica Italiana, che nel Palazzetto Mattei di Villa Celimontana custodisce un sorprendente archivio cartografico e una delle biblioteche di geografia più importanti d’Europa.
 
Numerose le collaborazioni istituzionali alla base del progetto: hanno partecipato alla sua realizzazione il Fondo di Promozione del Primo Ministro della Repubblica di Turchia, il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Turchia, il Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia, il Comitato Nazionale per la Turchia dell’UNESCO, l’Ambasciata della Repubblica di Turchia presso la Santa Sede e l’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia a Roma.
 
Dopo la tappa romana in programma fino al 28 luglio, la mostra volerà a Washington e Budapest, toccando in totale nove stati e dieci città distribuite su tre continenti.