Da Robert Capa a Paolo Pellegrin per dire no alla guerra

© Henri Bureau/Sygma | L’incendio dei pozzi petroliferi. Abadan, Iran, 1980
 

14/12/2011

Roma - Da oggi sino al 5 febbraio, la mostra “Ombre di Guerra” presenta una serie di straordinarie fotografie con l’obiettivo di suscitare nel pubblico una riflessione sul significato e sul senso della guerra. Nella suggestiva cornice dell’Ara Pacis sono esposte novanta grandi immagini di fotografi come Robert Capa, Sebastião Salgado, Don McCullin, Paolo Pellegrin, selezionate da Alessandra Mauro e Denis Curti e accompagnate da un testo che ne racconta la storia, ne ricostruisce il contesto e ne enfatizza il valore simbolico acquisito negli anni. Come ha scritto Cornell Capa “le immagini, al loro massimo di passione e verità, possiedono lo stesso potere delle parole. Se non possono apportare cambiamenti possono, almeno, fornire uno specchio non distorto delle azioni umane e quindi dare una forma alla consapevolezza umana e risvegliare le coscienze”. Il progetto, realizzato da Contrasto, nasce su proposta dalla Fondazione Veronesi nell’ambito delle iniziative legate alla terza Conferenza internazionale Science for Peace (Milano, 18-19 novembre 2011), che si propone come obiettivi la diffusione di una cultura di pace e la progressiva riduzione delle spese militari a favore di investimenti in ricerca e sviluppo.
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