Goethe, Klee e Le Corbusier: cartoline d'autore dalla dolce Italia

CasaGoethe_GNAM_MAXXI_Roma | Goethe_Klee_Le_Corbusier_Roma
 

10/11/2012

Roma - L’Italia, è noto, era una delle tappe del Grand Tour settecentesco e, soprattutto da allora, diviene una meta irrinunciabile, oltre che per i giovani rampolli dell’aristocrazia europea, per artisti, scrittori, intellettuali che percorrono lo stivale in lungo e in largo e arrivano a conoscere le città d’arte della nostra penisola talvolta meglio degli stessi italiani. Tra i luoghi più visitati, indubbiamente c’è Roma, che spesso diventa la sede di lunghissimi soggiorni. In questo periodo proprio nella Capitale sono in corso tre mostre dedicate al rapporto con il Bel Paese di altrettanti importanti artisti.

Fino al 9 dicembre 2012 presso la Casa di Goethe una mostra I disegni di Goethe in Italia raccoglie in anteprima mondiale 51 dei circa 900 disegni originali dedicati dal grande poeta tedesco al “paese dove fioriscono i limoni, opere che rappresentano un prezioso documento del suo viaggio nella nostra penisola. Il fondo completo, costituito da 2600 fogli, recentemente restaurati, appartiene alle collezioni della Klassik Stiftung Weimar.

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna (GNAM) fino al 27 gennaio 2013, presenta invece Paul Klee e l'Italia, che attraverso circa cento opere (non solo di Klee ma anche di Kandinsky, Moholy Nagy, Max Bill, Albers, Licini, Soldati, Perilli, Novelli ecc.), analizza l'influenza della cultura e dei paesaggi del nostro paese nella cultura del periodo e sul lavoro dell'artista, innamorato del sole italiano. “L'anima anela al Sud, è colpa del Nord o di che altro”, scriveva, infatti, Klee in una delle sue lettere alla compagna.

Infine il MAXXI Architettura ospitala fino al 17 febbraio 2013 la mostra L’Italia di Le Corbusier : in esposizione oltre 600 tra disegni, schizzi, acquerelli, dipinti e fotografie originali che, seguendo un filo cronologico e tematico, documentano le influenze che l’Italia ha avuto sulla formazione e sul lavoro del padre della  moderna urbanistica e maestro del Movimento Moderno: come i progetti, mai realizzati, per il Centro Calcolo Olivetti di Rho e per l’Ospedale di Venezia degli anni Sessanta.

Nicoletta Speltra