Arte, paesaggio, identità: le nuove frontiere della Regione Lazio
L’Arte sui Cammini, primo passo per un grande museo a cielo aperto di arte contemporanea
Arte sui Cammini è un'iniziativa promossa dalla Regione Lazio volta a sostenere interventi di Land Art e Street Art lungo la Via Francigena
Eleonora Zamparutti
18/11/2019
Roma - I 7 progetti di arte contemporanea vincitori del bando della Regione Lazio “Arte sui Cammini” che ha interessato i tre itinerari storici del Lazio (la Via Francigena, il Cammino di Francesco e il Cammino di Bendetto), hanno dischiuso una nuova e valida progettualità per il rilancio del territorio. Un modello di cui potrebbero fare tesoro anche le Regioni limitrofe, in un’ottica sistemica di valorizzazione del paesaggio. Ne abbiamo parlato con Miriam Cipriani, Direttore Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio.
Qual è il senso del progetto "Arte sui Cammini"?
“È una scommessa: leggere attraverso la lente dell’arte contemporanea i tracciati storici del nostro territorio e ritrovarli tra le righe delle profonde mutazioni che il territorio ha subito nel tempo. Il progetto vuole essere uno strumento per riflettere sull’identità di questi luoghi e, al tempo stesso, un tributo a una storia antica. Con “Arte sui Cammini” abbiamo voluto coinvolgere il mondo degli artisti e degli operatori del settore affinché si misurassero con i valori culturali, storici, paesaggistici e spirituali dei diversi cammini. Il risultato sono queste opere che interagiscono armoniosamente con il paesaggio naturale e urbano dei diversi itinerari della Via Francigena, del Cammino di Francesco che dall’Umbria arriva a Roma attraverso la Valle Santa reatina e del Cammino di Benedetto che attraversa il Lazio interno fino a Montecassino.”
"Arte sui Cammini" è stata un'iniziativa che ha premiato la polifonia. Ci può descrivere le varie anime degli interventi che sono stati fatti sulla Francigena?
“Abbiamo voluto lasciare campo libero alla voce degli artisti affinché si esprimessero indipendentemente dal sentire originario dei primi pellegrini che solcarono quei sentieri. Ogni artista ha dunque tradotto in opera le proprie emozioni utilizzando i propri codici espressivi, dalla Land art alla Street art. Dei 35 progetti presentati ne sono risultati vincitori 7 che hanno instaurato, attraverso diverse espressioni artistiche, dalla scultura alle installazioni sonore e interattive, un rapporto diretto con il paesaggio amplificandone non solo la comprensione naturale e ma anche la loro dimensione puramente spirituale. Le opere prodotte non sono solo opere da contemplare ma veri e propri luoghi emozionali dove i pensieri diventano materia da toccare.”
Che tipo di virtuosismo dovrebbero innescare sul medio-lungo periodo gli interventi sul territorio?
“Il lavoro degli artisti ma anche l’impegno dei soggetti pubblici e privati coinvolti hanno reso possibile la realizzazione di più di venti opere d’arte. Gran parte di queste sono già state inaugurate in luoghi di grande valore paesaggistico e in centri storici di notevole bellezza. Ma questo è solo il punto di partenza: l’obiettivo a tendere è quello di realizzare un grande museo a cielo aperto di arte contemporanea su scala regionale. Attraverso l’arte desideriamo incentivare il procedere lentamente, una conoscenza diversa dei Cammini per vivere il territorio in modo più consapevole e partecipato, alla riscoperta dell’Io.”
Nell'ambito dei progetti artistici su aree pubbliche, quali sono le linee di impostazione e le priorità che la Regione persegue?
“Sono due le esigenze che “Arte sui Cammini” intende coniugare: la prima è quella di dare maggior respiro alla cultura contemporanea sul territorio, affinché gli abitanti stessi la accolgano senza preconcetti e perplessità; la seconda è quella di proiettare il territorio oltre i suoi confini, incentivando un turismo di tipo culturale alternativo rispetto ai circuiti di viaggio e di visita tradizionali.”
Come si inserisce il progetto "Arte sui Cammini" della Regione Lazio nel più ampio tema di rilievo nazionale di valorizzazione della Via Francigena?
“La Via Francigena, nella storia, ha fatto da anello di congiunzione tra diverse culture, una vocazione che la Regione Lazio non ha mai inteso arginare. Con “Arte sui Cammini, infatti, il Lazio non vuole entrare in competizione con altre le regioni bensì si impegna a lanciare un modello innovativo e a innescare visioni strategiche per il futuro. In un’ottica di collaborazione tra regioni italiane, si pensi alla candidatura della Via Francigena italiana a sito UNESCO.”
Per quanto ne sappiamo, un bando destinato agli artisti ha rappresentato un unicum italiano. Che cosa avete imparato da questa esperienza? Pensate sia un modello replicabile anche in altre parti del territorio italiano?
“L’esperienza ci ha insegnato che dobbiamo pensare al territorio come a un campo di prova dalle enormi potenzialità. Dalla programmazione di questi anni della Regione Lazio emerge un rapporto positivo tra la conservazione dei beni regionali e una visione dinamica della cultura. Il target di fruitori a cui ci rivolgiamo si è ampliato ed è necessario che tutte le realtà attive nel campo della valorizzazione dei beni culturali possano contribuire e portare la propria esperienza.”
La Land Art definisce un ambito di intervento artistico che dipende fondamentalmente dalla committenza pubblica. A suo avviso c'è spazio per nuovi progetti in questa direzione?
“È indispensabile che una corrente artistica come la land art, che ha caratteri ben definiti e storicizzati, passi attraverso una sua nuova lettura in chiave di progetto del paesaggio. Solo così, come attraverso una lente che permetta di vedere con occhi nuovi il panorama che ci circonda, potremo esaltare e rendere intellegibile un territorio così composito e stratificato qual è quello italiano. Come istituzioni, abbiamo la possibilità, ma anche la responsabilità, di sperimentare tutte le opportunità che l’arte ci mette a disposizione, favorendo le interazioni con il mondo imprenditoriale e quello creativo. Il fine è quello di creare nuove opportunità di sviluppo locale che siano replicabili anche oltre i confini del Lazio.”
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ARTE.it ha contribuito all’ideazione del progetto Three Gates of IN-Perfection al fianco di Angelo Cricchi e di Associazione Bianca e ne cura la comunicazione verso i media e la stampa oltre che ad essere media partner dell’iniziativa di Land Art lungo la Via Francigena. Three Gates of IN-Perfection è il progetto primo classificato al bando della Regione Lazio 'Arte sui Cammini'. Un intervento artistico di land art lungo la Via Francigena realizzato da Davide Dormino, Giancarlo Neri, Goldschmied & Chiari e con la curatela di Angelo Cricchi.
www.arte.it/3gates
www.facebook.com/threegatesfrancigena
Hashtag: #3gates | Mention: @ThreeGatesFrancigena
Qual è il senso del progetto "Arte sui Cammini"?
“È una scommessa: leggere attraverso la lente dell’arte contemporanea i tracciati storici del nostro territorio e ritrovarli tra le righe delle profonde mutazioni che il territorio ha subito nel tempo. Il progetto vuole essere uno strumento per riflettere sull’identità di questi luoghi e, al tempo stesso, un tributo a una storia antica. Con “Arte sui Cammini” abbiamo voluto coinvolgere il mondo degli artisti e degli operatori del settore affinché si misurassero con i valori culturali, storici, paesaggistici e spirituali dei diversi cammini. Il risultato sono queste opere che interagiscono armoniosamente con il paesaggio naturale e urbano dei diversi itinerari della Via Francigena, del Cammino di Francesco che dall’Umbria arriva a Roma attraverso la Valle Santa reatina e del Cammino di Benedetto che attraversa il Lazio interno fino a Montecassino.”
"Arte sui Cammini" è stata un'iniziativa che ha premiato la polifonia. Ci può descrivere le varie anime degli interventi che sono stati fatti sulla Francigena?
“Abbiamo voluto lasciare campo libero alla voce degli artisti affinché si esprimessero indipendentemente dal sentire originario dei primi pellegrini che solcarono quei sentieri. Ogni artista ha dunque tradotto in opera le proprie emozioni utilizzando i propri codici espressivi, dalla Land art alla Street art. Dei 35 progetti presentati ne sono risultati vincitori 7 che hanno instaurato, attraverso diverse espressioni artistiche, dalla scultura alle installazioni sonore e interattive, un rapporto diretto con il paesaggio amplificandone non solo la comprensione naturale e ma anche la loro dimensione puramente spirituale. Le opere prodotte non sono solo opere da contemplare ma veri e propri luoghi emozionali dove i pensieri diventano materia da toccare.”
Che tipo di virtuosismo dovrebbero innescare sul medio-lungo periodo gli interventi sul territorio?
“Il lavoro degli artisti ma anche l’impegno dei soggetti pubblici e privati coinvolti hanno reso possibile la realizzazione di più di venti opere d’arte. Gran parte di queste sono già state inaugurate in luoghi di grande valore paesaggistico e in centri storici di notevole bellezza. Ma questo è solo il punto di partenza: l’obiettivo a tendere è quello di realizzare un grande museo a cielo aperto di arte contemporanea su scala regionale. Attraverso l’arte desideriamo incentivare il procedere lentamente, una conoscenza diversa dei Cammini per vivere il territorio in modo più consapevole e partecipato, alla riscoperta dell’Io.”
Nell'ambito dei progetti artistici su aree pubbliche, quali sono le linee di impostazione e le priorità che la Regione persegue?
“Sono due le esigenze che “Arte sui Cammini” intende coniugare: la prima è quella di dare maggior respiro alla cultura contemporanea sul territorio, affinché gli abitanti stessi la accolgano senza preconcetti e perplessità; la seconda è quella di proiettare il territorio oltre i suoi confini, incentivando un turismo di tipo culturale alternativo rispetto ai circuiti di viaggio e di visita tradizionali.”
Come si inserisce il progetto "Arte sui Cammini" della Regione Lazio nel più ampio tema di rilievo nazionale di valorizzazione della Via Francigena?
“La Via Francigena, nella storia, ha fatto da anello di congiunzione tra diverse culture, una vocazione che la Regione Lazio non ha mai inteso arginare. Con “Arte sui Cammini, infatti, il Lazio non vuole entrare in competizione con altre le regioni bensì si impegna a lanciare un modello innovativo e a innescare visioni strategiche per il futuro. In un’ottica di collaborazione tra regioni italiane, si pensi alla candidatura della Via Francigena italiana a sito UNESCO.”
Per quanto ne sappiamo, un bando destinato agli artisti ha rappresentato un unicum italiano. Che cosa avete imparato da questa esperienza? Pensate sia un modello replicabile anche in altre parti del territorio italiano?
“L’esperienza ci ha insegnato che dobbiamo pensare al territorio come a un campo di prova dalle enormi potenzialità. Dalla programmazione di questi anni della Regione Lazio emerge un rapporto positivo tra la conservazione dei beni regionali e una visione dinamica della cultura. Il target di fruitori a cui ci rivolgiamo si è ampliato ed è necessario che tutte le realtà attive nel campo della valorizzazione dei beni culturali possano contribuire e portare la propria esperienza.”
La Land Art definisce un ambito di intervento artistico che dipende fondamentalmente dalla committenza pubblica. A suo avviso c'è spazio per nuovi progetti in questa direzione?
“È indispensabile che una corrente artistica come la land art, che ha caratteri ben definiti e storicizzati, passi attraverso una sua nuova lettura in chiave di progetto del paesaggio. Solo così, come attraverso una lente che permetta di vedere con occhi nuovi il panorama che ci circonda, potremo esaltare e rendere intellegibile un territorio così composito e stratificato qual è quello italiano. Come istituzioni, abbiamo la possibilità, ma anche la responsabilità, di sperimentare tutte le opportunità che l’arte ci mette a disposizione, favorendo le interazioni con il mondo imprenditoriale e quello creativo. Il fine è quello di creare nuove opportunità di sviluppo locale che siano replicabili anche oltre i confini del Lazio.”
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ARTE.it ha contribuito all’ideazione del progetto Three Gates of IN-Perfection al fianco di Angelo Cricchi e di Associazione Bianca e ne cura la comunicazione verso i media e la stampa oltre che ad essere media partner dell’iniziativa di Land Art lungo la Via Francigena. Three Gates of IN-Perfection è il progetto primo classificato al bando della Regione Lazio 'Arte sui Cammini'. Un intervento artistico di land art lungo la Via Francigena realizzato da Davide Dormino, Giancarlo Neri, Goldschmied & Chiari e con la curatela di Angelo Cricchi.
www.arte.it/3gates
www.facebook.com/threegatesfrancigena
Hashtag: #3gates | Mention: @ThreeGatesFrancigena
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