A settembre arriverà anche il Cratere del Metropolitan
L'eroico ritorno della Kylix di Eufronio

La Kylix di Eufronio
E. Bramati
07/05/2014
Roma - In occasione dei dieci anni dall'ingresso della Necropoli della Banditaccia nella lista del Patrimonio Unesco, la città di Cerveteri si prepara all'inaugurazione di un'importante mostra.
Dall'8 maggio al 20 luglio 2014 presso il Museo Nazionale Caerite potrà essere ammirata ''La Coppa di Eufronio: patrimonio dell'umanità'', che presenterà al pubblico uno dei reperti archeologici più contesi degli ultimi anni.
La Kylix, questo il suo nome arcaico, rappresenta un autentico capolavoro di arte greca, risalente al 500-490 a.C. e recante la firma del vasaio Euphronios e del suo allievo Onesimos. Sulla sua superficie sono dipinte famose scene tratte dall'Iliade, raffigurate attraverso piccole figure rosse.
Quest'opera, rinvenuta nella Necropoli di Sant'Antonio, nell'Etruria Meridionale, fu trafugata e rivenduta oltre oceano negli anni '80 in vari frammenti. Solo nel 1999, dopo lunghe indagini e trattative internazionali, il Getty Museum di Los Angeles, che l'aveva acquistata e ricomposta, fu costretto a restituirla all'Italia, consegnandola al Museo di Villa Giulia di Roma.
Lo stesso museo, che ora ha concesso in prestito a Cerveteri la coppa, ha da poco riavuto anche il Cratere di Eufronio dal Metropolitan Museum di New York, come stabilito dagli accordi che ne prevedono il trasporto da una sede all'altra ogni quattro anni. Anche questa seconda opera, al momento esposta all'interno di una mostra al Quirinale, arriverà a Cerveteri nel mese di settembre.
Consulta anche:
La Cassazione non decide: l'Atleta di Fano resta a Los Angeles
Il Getty Museum restituisce i capolavori di dubbia provenienza
Dall'8 maggio al 20 luglio 2014 presso il Museo Nazionale Caerite potrà essere ammirata ''La Coppa di Eufronio: patrimonio dell'umanità'', che presenterà al pubblico uno dei reperti archeologici più contesi degli ultimi anni.
La Kylix, questo il suo nome arcaico, rappresenta un autentico capolavoro di arte greca, risalente al 500-490 a.C. e recante la firma del vasaio Euphronios e del suo allievo Onesimos. Sulla sua superficie sono dipinte famose scene tratte dall'Iliade, raffigurate attraverso piccole figure rosse.
Quest'opera, rinvenuta nella Necropoli di Sant'Antonio, nell'Etruria Meridionale, fu trafugata e rivenduta oltre oceano negli anni '80 in vari frammenti. Solo nel 1999, dopo lunghe indagini e trattative internazionali, il Getty Museum di Los Angeles, che l'aveva acquistata e ricomposta, fu costretto a restituirla all'Italia, consegnandola al Museo di Villa Giulia di Roma.
Lo stesso museo, che ora ha concesso in prestito a Cerveteri la coppa, ha da poco riavuto anche il Cratere di Eufronio dal Metropolitan Museum di New York, come stabilito dagli accordi che ne prevedono il trasporto da una sede all'altra ogni quattro anni. Anche questa seconda opera, al momento esposta all'interno di una mostra al Quirinale, arriverà a Cerveteri nel mese di settembre.
Consulta anche:
La Cassazione non decide: l'Atleta di Fano resta a Los Angeles
Il Getty Museum restituisce i capolavori di dubbia provenienza
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Udine | Presentato il programma 2023 del sito Unesco
Ad Aquileia, per un anno di archeologia
-
Varese | Fino al 18 giugno presso il Museo arte Gallarate (Varese)
Andy Warhol, genio a tutto tondo, si racconta al MAGA
-
Napoli | Il nuovo volto della villa d’otium dell’antica Oplontis
La Villa di Poppea diventa un museo diffuso: 15 reperti tornano a casa
-
Mondo | Tra i musei e le gallerie d’arte della perla sul lago Lemano
Tour d'arte a Ginevra, la città dell'accoglienza capitale di pace
-
Mondo | Dal 14 febbraio all’8 giugno al Museo Nacional Thyssen-Bornemisza
Lucian Freud da un'altra prospettiva. Una grande mostra in arrivo a Madrid
-
Mondo | Le grandi mostre del 2023
Il Prado riparte dal Barocco. E punta su Guido Reni