L’opera, esposta da oltre due mesi nell'indifferenza, verrà rimossa
L’omaggio abusivo a Mondrian
L'opera di Francesco Visalli
L.S.
29/01/2014
Roma - “Non ha nessuna autorizzazione e ne abbiamo chiesto la rimozione ai vigili” dichiara il sottosegretario al Ministero della Cultura, Ilaria Borletti Buitoni, alle domande sollevate dalla rivista Artribune in merito alla scultura dal titolo “Place de la Concorde” esposta da oltre due mesi nel belvedere che affaccia sul Circo Massimo.
L’opera, concepita come una doppia stele bifronte che sovrappone 22 opere di Mondrian in tre dimensioni, porta la firma dell’artista romano Francesco Visalli che, a quanto pare, aggirando regolamenti e misure di sicurezza, dopo aver deviato il traffico con l’assistenza di una squadra di amici e collaboratori, sarebbe riuscito a scaricare e installare abusivamente il suo monolite in bella vista mettendo in evidenza la mancanza di ispezioni.
E mentre le polemiche si gonfiano, l’artista si affida ad una nota intitolata -Monumento al Circo Massimo all’insaputa del sindaco-:
“Non è una trovata pubblicitaria ma un vero e proprio esperimento e, soprattutto, una denuncia. Testare l’attenzione dell’amministrazione comunale sulla città in generale, e sull’arte in particolare. A due mesi dall’installazione il bilancio è drammatico: nessuna notifica all’artista, nessuna domanda, nessuna verifica sull’opera e neppure nessun controllo in termini di sicurezza. Nonostante le dimensioni decisamente evidenti, i colori accesi, la posizione centralissima e poco distante dagli uffici del Comune”.
L’opera, concepita come una doppia stele bifronte che sovrappone 22 opere di Mondrian in tre dimensioni, porta la firma dell’artista romano Francesco Visalli che, a quanto pare, aggirando regolamenti e misure di sicurezza, dopo aver deviato il traffico con l’assistenza di una squadra di amici e collaboratori, sarebbe riuscito a scaricare e installare abusivamente il suo monolite in bella vista mettendo in evidenza la mancanza di ispezioni.
E mentre le polemiche si gonfiano, l’artista si affida ad una nota intitolata -Monumento al Circo Massimo all’insaputa del sindaco-:
“Non è una trovata pubblicitaria ma un vero e proprio esperimento e, soprattutto, una denuncia. Testare l’attenzione dell’amministrazione comunale sulla città in generale, e sull’arte in particolare. A due mesi dall’installazione il bilancio è drammatico: nessuna notifica all’artista, nessuna domanda, nessuna verifica sull’opera e neppure nessun controllo in termini di sicurezza. Nonostante le dimensioni decisamente evidenti, i colori accesi, la posizione centralissima e poco distante dagli uffici del Comune”.
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