Il programma di Palazzo Bonaparte

Munch, Botero, gli Egizi: tre mostre da vedere a Roma nell’anno del Giubileo

Edvard Munch, The Girls on the Bridge, 1927. Oil on canvas, 100,5x90 cm. Foto Halvor Bjørngård © Munchmuseet
 

Francesca Grego

27/05/2024

Roma - Non solo opere pubbliche e restauri: la Città Eterna si prepara ad accogliere i visitatori che accorreranno numerosi per il Giubileo 2025 con un’ampia offerta di mostre temporanee. La prima ad annunciare il calendario del prossimo anno è Arthemisia, la società che gestisce gli spazi di Palazzo Bonaparte nella centralissima Piazza Venezia. Qui ad attrarre il grande pubblico saranno tre progetti espositivi, con nomi di richiamo internazionale e i tesori del Museo Egizio di Torino.

La prima esposizione scalderà l’atmosfera della Capitale già a partire da settembre 2024. Protagonista sarà il pittore colombiano Fernando Botero, recentemente scomparso, che con le sue figure rotonde e il suo stile immediatamente riconoscibile ha conquistato l’attenzione e l’affetto di un pubblico trasversale. Dipinti a olio, acquerelli e sculture, compresi alcuni inediti, offriranno un excursus completo nell’arte di Botero nella più grande mostra che gli sia mai stata dedicata a Roma. In evidenza troveremo le reinterpretazioni di icone come la Fornarina di Raffaello, Las Meniñas di Velàsquez, il dittico dei Montefeltro di Piero della Francesca, i ritratti di Rubens e Van Eyck, ma anche quadri ispirati ai temi del circo o della corrida, dove riecheggiano le influenze dei maestri spagnoli da Goya a Picasso. Non mancheranno, infine, le sperimentazioni degli ultimi anni di vita di Botero, in particolare alcuni delicatissimi acquerelli su tela. 


Fernando Botero, Ballerina alla sbarra, 2001. Olio su tela, 164x116 cm. Collezione privata I Courtesy Arthemisia

Da febbraio a giugno 2025 il testimone passerà a Edvard Munch, protagonista di un evento molto atteso. Dopo vent’anni dall’ultima mostra su Munch a Roma, quella in arrivo si annuncia la più vasta mai realizzata e gode del Patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia. Curata da Patricia G. Berman, illustre studiosa dell’artista, presenterà ai visitatori della Capitale 100 capolavori provenienti dal Munch Museum di Oslo. La promessa è quella di svelarci tutto sul maestro scandinavo, dai segreti della pittura alle vicende private e alla dimensione umana. Tra le opere incluse nel percorso figura una versione litografica del celebre Urlo, accanto a dipinti noti come Notte stellata, Malinconia, La morte di Marat, Le ragazze sul ponte, Danza sulla spiaggia, da ammirare in un viaggio ad alto tasso di emozioni. 


Edvard Munch, Notte stellata, 1889 | Courtesy of Munchmuseet, Oslo

Da ottobre 2025, infine, fascino e misteri dell’Antico Egitto animeranno la scena di Palazzo Bonaparte in una mostra creata in collaborazione con il Museo Egizio di Torino, il più importante al mondo dopo quello del Cairo. Sfingi, sarcofagi, statue di divinità, papiri, oggetti di uso quotidiano, corredi funebri ritrovati in tombe celebri racconteranno in tutti i suoi aspetti la straordinaria civiltà fiorita sulle sponde del Nilo per oltre 3 mila anni, invitando i visitatori a viaggiare nel tempo per riviverne l’evoluzione. 


Statua raffigurante una sfinge. Calcare, Epoca Romana (30 a.C. - 395 d.C.). Torino, Museo Egizio, C. 1412 I Courtesy Arthemisia

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