Dal 17 settembre al 19 gennaio a Palazzo Bonaparte
Presto a Roma una mostra dedicata a Botero con 120 opere che raccontano sessant'anni di carriera
										
										 
										
										
																		
																									Fernando Botero, Il Bagno Vaticano, 2006, Olio su tela, 205 x 147 cm, Collezione privata
															
							Samantha De Martin
13/08/2024
							Roma -  Dopo essere sbarcato nella capitale con otto sculture monumentali sparse in altrettante piazze della città, protagoniste di un itinerario diffuso, Fernando Botero sarà al centro dell’autunno romano grazie a una mostra, la più grande mai dedicata in Italia al maestro colombiano, attesa a Palazzo Bonaparte.
L’universo esuberante del pittore dei corpi pingui, in perfetto equilibrio tra ironia e nostalgia, atmosfere oniriche e realtà fiabesca, classicità italiana e cultura sudamericana, si svela dal 17 settembre al 19 gennaio attraverso oltre 120 capolavori che ripercorrono oltre 60 anni di carriera artistica.
Curato dalla figlia Lina Botero e da Cristina Carrillo de Albornoz, il percorso abbraccerà dipinti, acquerelli, sanguigne, carboncini, sculture e alcuni straordinari inediti, prestati eccezionalmente in occasione dell’esposizione.
Le raffinate sale di Palazzo Bonaparte saranno ravvivate dalla sontuosa rotondità dello stile di Botero resa attraverso effetti tridimensionali e colori accesi e vibranti. Un universo inventato e poetico completamente nuovo che affonda le radici nella natia Colombia.
Omaggio a Mantegna (1958), recentemente scoperta da Lina Botero tramite Christie’s, e mai esposta al pubblico, aprirà la mostra. Dallo studio parigino dell’artista scomparso lo scorso anno giungerà invece a Roma anche una versione dell’infanta da Las Meninas di Velázquez, anche questa inedita. Ad accompagnare il visitatore attraverso la mostra - patrocinata dalla Regione Lazio, prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Fernando Botero Foundation e in partnership con la Fondazione Terzo Pilastro Internazionale - saranno le versioni di capolavori della storia dell’arte, come la “Fornarina” di Raffaello, il celebre dittico dei Montefeltro di Piero della Francesca, i ritratti borghesi di Rubens e van Eyck fino alle ultime opere realizzate da Botero nel 2023, come il grande acquerello dell'Odalisca.
A sfilare saranno anche iconiche serie con i temi classici cari all’artista come il circo, l’amata America Latina, la religione, la mitologia, la natura morta e la corrida, quest’ultima probabilmente il tema più interessante perché interpretato attraverso il filtro della tradizione ispanica molto sentita nell’arte, da Goya a Picasso.
						
					L’universo esuberante del pittore dei corpi pingui, in perfetto equilibrio tra ironia e nostalgia, atmosfere oniriche e realtà fiabesca, classicità italiana e cultura sudamericana, si svela dal 17 settembre al 19 gennaio attraverso oltre 120 capolavori che ripercorrono oltre 60 anni di carriera artistica.
Curato dalla figlia Lina Botero e da Cristina Carrillo de Albornoz, il percorso abbraccerà dipinti, acquerelli, sanguigne, carboncini, sculture e alcuni straordinari inediti, prestati eccezionalmente in occasione dell’esposizione.
Le raffinate sale di Palazzo Bonaparte saranno ravvivate dalla sontuosa rotondità dello stile di Botero resa attraverso effetti tridimensionali e colori accesi e vibranti. Un universo inventato e poetico completamente nuovo che affonda le radici nella natia Colombia.
Omaggio a Mantegna (1958), recentemente scoperta da Lina Botero tramite Christie’s, e mai esposta al pubblico, aprirà la mostra. Dallo studio parigino dell’artista scomparso lo scorso anno giungerà invece a Roma anche una versione dell’infanta da Las Meninas di Velázquez, anche questa inedita. Ad accompagnare il visitatore attraverso la mostra - patrocinata dalla Regione Lazio, prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Fernando Botero Foundation e in partnership con la Fondazione Terzo Pilastro Internazionale - saranno le versioni di capolavori della storia dell’arte, come la “Fornarina” di Raffaello, il celebre dittico dei Montefeltro di Piero della Francesca, i ritratti borghesi di Rubens e van Eyck fino alle ultime opere realizzate da Botero nel 2023, come il grande acquerello dell'Odalisca.
A sfilare saranno anche iconiche serie con i temi classici cari all’artista come il circo, l’amata America Latina, la religione, la mitologia, la natura morta e la corrida, quest’ultima probabilmente il tema più interessante perché interpretato attraverso il filtro della tradizione ispanica molto sentita nell’arte, da Goya a Picasso.
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