Un circuito di passerelle e un apparato didattico multimediale accompagneranno la visita agli scavi.
Un nuovo allestimento per la Necropoli vaticana

L.Sanfelice
11/12/2013
Roma - La Necropoli vaticana che si estende lungo la via Triumphalis, al di sotto della Basilica di San Pietro, sarà riaperta al pubblico con un nuovo e più ampio allestimento a partire dal prossimo gennaio.
Gli scavi, condotti in quattro campagne tra gli anni Trenta e il 2010 (l’ultimo scavo ha consentito il collegamento delle due aree riemerse negli anni Cinquanta e nel 2004), hanno visto riemergere tombe risalenti al periodo compreso tra l’epoca di Augusto e quella di Costantino, ovvero dal I secolo a.C. al IV d.C., molte delle quali in ottimo stato di conservazione grazie alla catena di frane che hanno fatto loro da coperta. Discorso valido anche per la serie di mosaici, affreschi, stucchi, stele, altari, sarcofagi, mausolei, iscrizioni e altri oggetti che si mantengono ancora intatti insieme alle storie di quanti riposano alle pendici del colle vaticano.
Il percorso di visite al sito che si estende su un’area di circa 1000 metri quadrati, è stato musealizzato con un apparato didattico multimediale composto da schede, video di approfondimento e ricostruzioni virtuali messe a disposizione su pannelli touch screen lungo il cammino. Il complesso è stato inoltre attrezzato di un circuito di passerelle che permetteranno di conciliare l’apertura al pubblico e mantenere al tempo stesso vivo quello che per archeologi, restauratori e antropologi si presenta come un prezioso laboratorio di ricerca.
Gli scavi, condotti in quattro campagne tra gli anni Trenta e il 2010 (l’ultimo scavo ha consentito il collegamento delle due aree riemerse negli anni Cinquanta e nel 2004), hanno visto riemergere tombe risalenti al periodo compreso tra l’epoca di Augusto e quella di Costantino, ovvero dal I secolo a.C. al IV d.C., molte delle quali in ottimo stato di conservazione grazie alla catena di frane che hanno fatto loro da coperta. Discorso valido anche per la serie di mosaici, affreschi, stucchi, stele, altari, sarcofagi, mausolei, iscrizioni e altri oggetti che si mantengono ancora intatti insieme alle storie di quanti riposano alle pendici del colle vaticano.
Il percorso di visite al sito che si estende su un’area di circa 1000 metri quadrati, è stato musealizzato con un apparato didattico multimediale composto da schede, video di approfondimento e ricostruzioni virtuali messe a disposizione su pannelli touch screen lungo il cammino. Il complesso è stato inoltre attrezzato di un circuito di passerelle che permetteranno di conciliare l’apertura al pubblico e mantenere al tempo stesso vivo quello che per archeologi, restauratori e antropologi si presenta come un prezioso laboratorio di ricerca.
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