Dal 22 aprile uno spettacolo al buio nell'area archeologica
Un viaggio notturno nel tempo al Foro di Augusto
Proiezioni ai Fori Imperiali
E. Bramati
22/04/2014
Roma - Appena dopo i festeggiamenti per la fondazione di Roma, partirà il 22 aprile 2014 il progetto ''Foro di Augusto. 2000 anni dopo'', ideato e curato da Piero Angela e Paco Lanciano.
Lo spettacolo, che proseguirà tutte le sere fino al 18 settembre in tre repliche, alle 21, alle 22 e alle 23, consentirà al pubblico di intraprendere un vero e proprio viaggio nella storia, rivivendo gli antichi fasti dell'epoca dell'imperatore Augusto, che proprio quest'anno celebra il suo bimillenario.
Sarà proposta una rappresentazione emozionante ed allo stesso tempo ricca di informazioni dal grande rigore storico e scientifico, che verrà ricostruita proprio all’interno del sito archeologico attraverso proiezioni di luci, immagini, filmati e animazioni, accompagnate da musiche, effetti sonori e dal racconto di Piero Angela in sei lingue.
L'impianto tecnico e le tribune, inserite nell'area del foro lungo via Alessandrina, sono stati realizzati in accordo con la Sovrintendenza Capitolina, con l'obiettivo di ridurre al minimo l'impatto visivo sull'area archeologica.
Consulta anche:
L'eccellenza di Vittorio Storaro per illuminare i fori imperiali
Lo spettacolo, che proseguirà tutte le sere fino al 18 settembre in tre repliche, alle 21, alle 22 e alle 23, consentirà al pubblico di intraprendere un vero e proprio viaggio nella storia, rivivendo gli antichi fasti dell'epoca dell'imperatore Augusto, che proprio quest'anno celebra il suo bimillenario.
Sarà proposta una rappresentazione emozionante ed allo stesso tempo ricca di informazioni dal grande rigore storico e scientifico, che verrà ricostruita proprio all’interno del sito archeologico attraverso proiezioni di luci, immagini, filmati e animazioni, accompagnate da musiche, effetti sonori e dal racconto di Piero Angela in sei lingue.
L'impianto tecnico e le tribune, inserite nell'area del foro lungo via Alessandrina, sono stati realizzati in accordo con la Sovrintendenza Capitolina, con l'obiettivo di ridurre al minimo l'impatto visivo sull'area archeologica.
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