Dall'8 aprile al 7 ottobre alla Galleria d'arte Moderna e Contemporanea
A San Gimignano le meravigliose visioni di Man Ray

Man Ray, Noire et blanche, 1926 | © Man Ray Trust by SIAE
Samantha De Martin
06/04/2018
Siena - Sperimentare, reinventare, trasformare la fotografia in “fotografia d’affezione”, trasfigurando i soggetti e caricando nudi, autoritratti, nature morte, di un senso proprio, imprevisto ed inatteso.
La missione di Man Ray è stata forse quella di rendere ogni immagine come un enigma, quasi a suggerire come nel reale, anche il più abituale, sia celato un mistero. E così lo sguardo, che si fa incantato, è in grado di svelare un punto di domanda sul corpo, sul volto, sul braccio su cui si posano abiti, cappelli, accessori.
Ed è sempre lo sguardo a trasformare il tutto in quelle “meravigliose visioni” che costituiscono il filo conduttore della mostra Man Ray. Wonderful visions, dall’8 aprile al 7 ottobre alla Galleria d’arte Moderna e Contemporanea "Raffaele de Grada" di San Gimignano.
Oltre cento immagini consentono al visitatore di sfogliare il lavoro fotografico di uno dei maestri più significativi del XX secolo, l’artista dadaista e surrealista di Filadelfia che ha reinventato il fotogramma, ribattezzandolo rayograph, e la solarizzazione attraverso la quale ha restituito l’aura a corpi e ritratti.
“Ho tentato di cogliere le visioni che il crepuscolo o la luce troppo viva, o la loro fugacità, o la lentezza del nostro apparato oculare sottraggono ai nostri sensi. Sono rimasto sempre stupito, spesso incantato, talvolta letteralmente ‘rapito’” scriveva il fotografo amico di Duchamp e autore di film d’avanguardia.
Le oltre cento immagini fotografiche sono esposte a comporre un unico percorso unitario e, disposte in ordine cronologico, rimandano a quell’unico sguardo da cui nascono realmente, piuttosto che ai generi e alle funzioni.
Come scrive Elio Grazioli, curatore della mostra, «L’affezione è ciò che crea il mistero, è il sentimento segreto che resta enigmatico al di là dello svelamento simbolico, è una dimensione privata in più di cui si carica l’oggetto, fotografia compresa, e lo sguardo, che si fa ‘incantato’».
Leggi anche:
• Man Ray. Wonderful visions
• Man Ray. Magie
• 400 opere di Man Ray all'asta
La missione di Man Ray è stata forse quella di rendere ogni immagine come un enigma, quasi a suggerire come nel reale, anche il più abituale, sia celato un mistero. E così lo sguardo, che si fa incantato, è in grado di svelare un punto di domanda sul corpo, sul volto, sul braccio su cui si posano abiti, cappelli, accessori.
Ed è sempre lo sguardo a trasformare il tutto in quelle “meravigliose visioni” che costituiscono il filo conduttore della mostra Man Ray. Wonderful visions, dall’8 aprile al 7 ottobre alla Galleria d’arte Moderna e Contemporanea "Raffaele de Grada" di San Gimignano.
Oltre cento immagini consentono al visitatore di sfogliare il lavoro fotografico di uno dei maestri più significativi del XX secolo, l’artista dadaista e surrealista di Filadelfia che ha reinventato il fotogramma, ribattezzandolo rayograph, e la solarizzazione attraverso la quale ha restituito l’aura a corpi e ritratti.
“Ho tentato di cogliere le visioni che il crepuscolo o la luce troppo viva, o la loro fugacità, o la lentezza del nostro apparato oculare sottraggono ai nostri sensi. Sono rimasto sempre stupito, spesso incantato, talvolta letteralmente ‘rapito’” scriveva il fotografo amico di Duchamp e autore di film d’avanguardia.
Le oltre cento immagini fotografiche sono esposte a comporre un unico percorso unitario e, disposte in ordine cronologico, rimandano a quell’unico sguardo da cui nascono realmente, piuttosto che ai generi e alle funzioni.
Come scrive Elio Grazioli, curatore della mostra, «L’affezione è ciò che crea il mistero, è il sentimento segreto che resta enigmatico al di là dello svelamento simbolico, è una dimensione privata in più di cui si carica l’oggetto, fotografia compresa, e lo sguardo, che si fa ‘incantato’».
Leggi anche:
• Man Ray. Wonderful visions
• Man Ray. Magie
• 400 opere di Man Ray all'asta
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | A Roma dal 17 aprile al 14 settembre
Al Museo Bilotti il mito e il sacro sotto la lente dell'arte contemporanea
-
Rimini | A Riccione fino al 5 ottobre, negli spazi espositivi di Villa Mussolini
Tra le spiagge del mondo con i fotografi Magnum, da Scianna a Martin Parr
-
I programmi da non perdere
La settimana dell’arte in tv, da William Turner a Banksy in Ucraina
-
Brescia | Fino all’8 giugno nell’ambito del Brescia Photo Festival
Giorgio Lotti e Maria Vittoria Backhaus alla Cavallerizza, il nuovo spazio di Brescia dedicato alla fotografia
-
Dal 14 al 20 aprile sul piccolo schermo
Da Leonardo alle connessioni tra arte e propaganda, gli appuntamenti in tv nella settimana di Pasqua
-
Roma | Dall’11 aprile al 14 settembre
Nino Bertoletti, Carlo Levi, Piero Martina in mostra nel centenario della Galleria d’Arte Moderna di Roma