La decisione spetterà al ministro Franceschini
Expo2015: Sgarbi corteggia la Venere di Botticelli
Sandro Botticelli, Nascita di Venere, 1482-1485 circa, Tempera su tela, 172.5 ×278.5 cm, Galleria degli Uffizi, Firenze
La Redazione
25/08/2014
Torino - Riuscire a portare la Venere di Botticelli alla Reggia di Venaria Reale a Torino nel 2015 è il nuovo obiettivo di Vittorio Sgarbi, che, in qualità di ambasciatore della Cultura della Regione Lombardia per l'Expo, sogna l’accordo con gli Uffizi e accenna persino ad un compenso compreso tra i 600mila e gli 800mila euro per concludere l’affare.
L’ultima parola spetta però ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che, tenuto in conto il rischio di muovere un simile dipinto, dovrà valutare l’opportunità di ricollocarlo, nell’ambito di una più ampia strategia di promozione del turismo.
Nel 2007 il capolavoro “La Nascita di Venere” fu inserito nell’elenco delle opere inamovibili in seguito alle polemiche sollevate dal viaggio a Tokyo dell’Annunciazione di Leonardo.
Franceschini tuttavia non esclude seccamente la proposta ma non si lascia scappare l’occasione per gelare il critico: “se ci saranno richieste formali, solo queste verranno esaminate, per quanto di nostra competenza, e con tutto il rigore scientifico e la ragionevolezza necessari. Il resto è solo dibattito estivo”.
Quello stesso dibattito che ha già scatenato una bufera sui Bronzi di Riace e sulla richiesta respinta dal Comune di Cremona di spostare l’Ortolano dell’Arcimboldo, e che oggi spinge il ministro a ribadire che “l’Expo non è solo di Milano ma di tutta Italia. E anzi la sfida che dobbiamo vincere è quella di allungare la permanenza nel nostro Paese di tutti i visitatori dell’Expo, offrendo loro le occasioni e le modalità per andare a visitare quel museo diffuso che è l’Italia”.
L’ultima parola spetta però ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che, tenuto in conto il rischio di muovere un simile dipinto, dovrà valutare l’opportunità di ricollocarlo, nell’ambito di una più ampia strategia di promozione del turismo.
Nel 2007 il capolavoro “La Nascita di Venere” fu inserito nell’elenco delle opere inamovibili in seguito alle polemiche sollevate dal viaggio a Tokyo dell’Annunciazione di Leonardo.
Franceschini tuttavia non esclude seccamente la proposta ma non si lascia scappare l’occasione per gelare il critico: “se ci saranno richieste formali, solo queste verranno esaminate, per quanto di nostra competenza, e con tutto il rigore scientifico e la ragionevolezza necessari. Il resto è solo dibattito estivo”.
Quello stesso dibattito che ha già scatenato una bufera sui Bronzi di Riace e sulla richiesta respinta dal Comune di Cremona di spostare l’Ortolano dell’Arcimboldo, e che oggi spinge il ministro a ribadire che “l’Expo non è solo di Milano ma di tutta Italia. E anzi la sfida che dobbiamo vincere è quella di allungare la permanenza nel nostro Paese di tutti i visitatori dell’Expo, offrendo loro le occasioni e le modalità per andare a visitare quel museo diffuso che è l’Italia”.
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