Torna il concorso internazionale rivolto agli artisti under 40

Be the difference...with art! Parla Moira Mascotto, direttore del Museo Antonio Canova

Be the difference...with art! 2020, la mostra ai Musei Civici di Bassano I Courtesy of Rotary Club Asolo e Pedemontana del Grappa
 

Francesca Grego

01/12/2020

Treviso - L’arte giovane non si ferma: torna anche quest’anno Be the difference…with art!, il concorso bandito dal Rotary Club Asolo e Pedemontana del Grappa e rivolto ai nuovi talenti di una scena artistica sempre più internazionale. C’è tempo fino al 31 dicembre per sottoporre le proprie opere alla giuria di esperti, mentre dovremo attendere fino a maggio 2021 per scoprire come i giovani artisti abbiano interpretato un momento speciale per tutti noi. Tra sei mesi infatti i migliori dipinti, installazioni, sculture, fotografie e disegni selezionati saranno esposti presso i Musei Civici di Bassano del Grappa. Per il primo classificato, un’occasione ancora più ghiotta: quella di vedere la propria opera entrare di diritto nella collezione contemporanea del Club in cambio di un premio di 3 mila euro.

Be the difference…with art! si rivolge agli artisti under 40”, spiega Moira Mascotto, direttore del Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno: “Il nostro obiettivo principale è sostenere l’artista vincitore nella sua carriera, ma c’è anche lo scopo diretto di offrire ai primi 20 classificati la possibilità di esporre in una sede museale riconosciuta, con la pubblicazione delle proprie opere nel catalogo della mostra. E naturalmente anche il pubblico avrà la sua parte, perché l’arte è un modo per far crescere la società e ‘fare la differenza’ in una prospettiva più ampia. Pensiamo all’Italia e alle tante scuole nate nel Rinascimento. Quelle scuole non hanno scritto soltanto la storia dell’arte, ma anche la Storia con la S maiuscola: tuttora fanno parte della nostra vita e del nostro sentire. Come immaginare un mondo senza arte? Anche il contemporaneo deve trovare il suo spazio, deve poter emergere ed esprimere quello che è il sentore del momento, la quotidianità, il mondo che ci circonda”.

L’opera vincitrice andrà ad arricchire la collezione d’arte del Rotary Club Asolo e Pedemontana del Grappa. Di che si tratta?
“La collezione riflette la passione e l’impegno che negli anni abbiamo profuso nel campo dell’arte. Se ufficialmente siamo alla terza edizione del premio, in realtà è da circa un decennio che il Rotary Club di Asolo lavora al servizio degli artisti emergenti. Abbiamo iniziato da una collaborazione con il Premio Fabbri di Pieve di Soligo. Tra le opere esposte durante il concorso ne sceglievamo una, a cui corrispondeva un premio acquisto: cedendoci l’opera l’artista riceveva in cambio 2 mila e 500 euro. In seguito, abbiamo fatto lo stesso con ArtVerona. Dopo queste esperienze abbiamo pensato che organizzare un concorso completamente nostro ci avrebbe dato la possibilità di essere ancora più incisivi. In questo modo siamo andati a comporre una collezione che ogni anno si arricchisce di un’opera. Il suo scopo non si esaurisce nel piacere di possedere l’arte e di fruirne, ma ha una prospettiva sociale. C’è un po’ di tutto: dipinti, installazioni, sculture… È una collezione che esprime i sentimenti maturati ogni anno del nostro Club. Abbiamo voluto darle un respiro internazionale, quest’anno rafforzato dalla scelta di uscire anche con un bando in inglese. Quando considereremo la collezione matura, la metteremo a frutto per finalità culturali e sociali. Per questo quando andiamo a scegliere l’opera vincitrice abbiamo sempre un’attenzione particolare agli obiettivi: far emergere l’artista in tutte le sue potenzialità. Si tratta di un progetto in continua evoluzione che sta crescendo di anno in anno”.

Perché, ora più che mai, è necessario sostenere gli artisti emergenti?
“Il contesto storico nel quale stiamo vivendo non è un contesto facile. Moltissimi appuntamenti sono stati rinviati o annullati. Gli eventi online organizzati con le piattaforme e gli strumenti che ormai abbiamo imparato a utilizzare non possono sostituire a tutti gli effetti le occasioni rappresentate da una fiera o da un’esposizione in presenza. Confrontandosi con gli artisti si percepisce tutta la precarietà di questo momento. Intere agende sono state cancellate e per un artista emergente proseguire la propria carriera può diventare molto difficile. Noi di solito apriamo il bando a settembre per chiuderlo a fine anno e, dopo la selezione, andare a fare il vernissage a maggio. Quest’anno l’appuntamento è slittato causa pandemia, si è parlato anche della possibilità di annullarlo. Quando abbiamo fissato le nuove date e siamo andati a dare la notizia agli artisti c’è stata una vera standing ovation. La loro felicità è stata una enorme soddisfazione”.


Be the difference...with art! 2020 I Courtesy of Rotary Club Asolo e Pedemontana del Grappa

Che cosa invece può dare a noi quest'arte nuova?
“È sempre un piacere scoprire come gli artisti interpretino il tempo che stanno vivendo, come lo percepiscano e lo rielaborino attraverso le loro espressioni poetiche. È come guardare la realtà e la storia con nuovi occhi, una grande occasione di arricchimento. Altre volte è interessante notare come i giovani si rifacciano alla storia del passato e la reinterpretino in modi imprevisti: osservare l’arte che cambia forma pur rifacendosi alla poetica di qualcuno che è vissuto molto tempo fa”.

A lei che da anni si occupa dei capolavori del passato presso il Museo Gypsotheca Antonio Canova questo deve fare un effetto notevole…
“Proprio così. Nel 2022 ci saranno le celebrazioni dei 200 anni dalla morte dello scultore: sarebbe bello poter uscire con la quarta edizione del premio Be the difference…with art! con un tema come ‘Antonio Canova visto con gli occhi dei giovani artisti’. È da un po’ che sto pensando a un’edizione speciale in memoria del maestro di Possagno per vedere come gli artisti possano confrontarsi con uno dei più grandi scultori del periodo neoclassico, magari attraverso espressioni e sensibilità molto diverse. Per esempio, l’opera vincitrice dell’ultimo concorso si rifà a un capolavoro canoviano: Contemporary Nymph di Matthew Attard è diventata il manifesto dell’edizione di quest’anno”.

Anche ai Musei di Bassano del Grappa gli artisti si confronteranno con la grande arte del passato…
“Nella prima edizione siamo stati ospiti della storica Torre delle Grazie: dal dialogo della torre medievale con l’arte contemporanea è nata una mostra molto ben riuscita. Visto il successo riscosso, ci è stata data la possibilità di ripetere l’esperienza nella seconda edizione, questa volta all’interno del museo centrale. Qui i nostri artisti si sono ritrovati nel bel mezzo di una collezione antica e preziosa, tra i capolavori di Jacopo da Ponte detto Jacopo Bassano, Antonio Canova e l’arte del Trecento rappresentata dal grande Crocifisso del Guariento”.


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