Dal 23 al 26 luglio nel sito friulano Patrimonio Unesco
All'Aquileia Film Festival l'archeologia si racconta attraverso la spettacolarità del cinema
Il pubblico dell’Aquileia Film Festival | Foto: © Gianluca Baronchelli
Samantha De Martin
16/07/2019
Udine - Un viaggio dalla Mesopotamia a Creta, con una tappa agli scavi in Oman e in Egitto, tra i segreti del faraone Tutankhamon, scandisce uno degli appuntamenti più attesi dell’estate aquileiese.
Il sito Unesco di Aquileia, che quest’anno celebra i 2.200 anni dalla fondazione, accoglierà dal 23 al 26 luglio la decima edizione dell’Aquileia Film Festival, la rassegna di cinema arte e archeologia, organizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con Archeologia Viva e Firenze Archeofilm.
Durante il Festival la piazza della Basilica dei Patriarchi si trasformerà in una sala cinematografica a cielo aperto, mentre il pubblico sarà chiamato a scegliere il vincitore del Premio Aquileia - un mosaico realizzato dalla Scuola Mosaicisti del Friuli - selezionato tra i film che meglio rappresentano la produzione cinematografica internazionale a tema storico e archeologico.
L’appuntamento, durante le quattro serate, è alle 21 con ingresso libero.
Si inizia martedì 23 luglio con una serata realizzata in collaborazione con Sky Arte. Il pubblico sarà invitato a immergersi nella Venezia del 1500 con la proiezione di “Tintoretto - un ribelle a Venezia”, ideato e scritto da Melania Mazzucco, prodotto da Sky Arts Productions Hub e distribuito da Nexo Digital.
Ripercorrendo la vita dell’artista spregiudicato e inquieto, il film restituisce al pubblico un secolo culturalmente rigoglioso che vede tra i suoi protagonisti anche Tiziano e Veronese, eterni rivali di Tintoretto. È l’epoca in cui la Serenissima conferma il proprio dominio marittimo diventando uno dei porti mercantili più potenti d’Europa, seppur costretta ad affrontare la drammatica peste del 1575-77 che lascerà un segno indelebile nella Laguna.
In una Venezia deserta, cupa e spettrale, con i cadaveri degli appestati lungo i canali, Tintoretto continuerà la sua più grande opera: il ciclo di dipinti della Scuola Grande di San Rocco.
Alla proiezione del film seguirà la conversazione-intervista con Roberto Pisoni, direttore di Sky Arte, e Melania Mazzucco.
Il 24 luglio, protagonista del Festival sarà invece la Mesopotamia, al centro di un’indagine su passato e presente della terra tra i due fiumi, condotta dal regista Alberto Castellani. Al film "Mesopotamia in memoriam. Appunti su un patrimonio violato" (MediaVenice Comunicazione Venezia 2019) seguirà una conversazione a cura di Piero Pruneti con l’archeologo e accademico Paolo Matthiae. Sempre il 24 luglio, i tesori di Creta - culla della civiltà minoica tra il 3000 e il 1400 a.C. - e il mito del Labirinto saranno il fulcro della narrazione filmica "Crète, le mythe du Labyrinthe" (Tournez S’il Vous Plait Productions, 2018).
Il 25 luglio all’Aquileia Film Festival sarà la volta dell’Oman, dove un team di scienziati francesi sta tentando di capire come gli abitanti siano riusciti a prosperare in un ambiente così ostile, costruendo tecnologie innovative per la gestione dell’acqua. Il documentario "Oman, il tesoro di Mudhmar" (Blanche Guichou, 2017) segue l’équipe di giovani archeologi ai quali il deserto ha riservato non poche sorprese nel corso di questa emozionante avventura nel cuore del Medio Oriente.
Al film seguirà una conversazione con Marcello Barbanera, professore di Archeologia e storia dell'arte greca e romana e direttore del museo d’arte antica all'Università La Sapienza di Roma.
Sempre nella serata del 25 luglio il cortometraggio "Vivere tra le rovine" (British Institute di Ankara, 2017) accompagnerà lo spettatore nell’antica regione della Pisidia, nel sud-ovest della Turchia, alla scoperta della difficile relazione tra archeologia e società contemporanea.
A chiudere il Festival sarà, venerdì 26 luglio, il film "Tutankhamon, i segreti del faraone: un re guerriero", una produzione del 2017 firmata Blink Films Production, con la partecipazione di France Télévisions / France 5, National Geographic, Channel 5, SBS-TV Australia.
Al racconto dedicato allo straordinario tesoro, scoperto intatto quasi un secolo fa, del faraone più famoso e studiato della storia, farà seguito un incontro con Alberto Angela, grande amico dell’Aquileia Film Festival. Il guru indiscusso della divulgazione scientifica incanterà il pubblico con le gesta di Cleopatra, la regina che osò sfidare Roma conquistando l’immortalità.
Patrocinata dal comune di Aquileia e supportata da Vini Jermann, la rassegna sarà una bella occasione per ricordare e far scoprire il valore del nostro patrimonio culturale, coniugando contenuti rigorosamente scientifici con la spettacolarità del cinema.
In caso di pioggia le proiezioni avranno luogo all’interno della Sala Romana affacciata su piazza Capitolo dove, nel giorno stesso della proiezione, sarà possibile ritirare i biglietti fino a esaurimento posti, a partire dalle 20.
Sempre in piazza Capitolo, in collaborazione con la casa editrice Arbor Sapientiae, sarà allestito un bookshop con un’ampia scelta di titoli per studiosi e appassionati.
Leggi anche:
• Ad Aquileia i tesori del Kunsthistorisches Museum
Per saperne di più visita il Canale AQUILEIA su ARTE.it
Il sito Unesco di Aquileia, che quest’anno celebra i 2.200 anni dalla fondazione, accoglierà dal 23 al 26 luglio la decima edizione dell’Aquileia Film Festival, la rassegna di cinema arte e archeologia, organizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con Archeologia Viva e Firenze Archeofilm.
Durante il Festival la piazza della Basilica dei Patriarchi si trasformerà in una sala cinematografica a cielo aperto, mentre il pubblico sarà chiamato a scegliere il vincitore del Premio Aquileia - un mosaico realizzato dalla Scuola Mosaicisti del Friuli - selezionato tra i film che meglio rappresentano la produzione cinematografica internazionale a tema storico e archeologico.
L’appuntamento, durante le quattro serate, è alle 21 con ingresso libero.
Si inizia martedì 23 luglio con una serata realizzata in collaborazione con Sky Arte. Il pubblico sarà invitato a immergersi nella Venezia del 1500 con la proiezione di “Tintoretto - un ribelle a Venezia”, ideato e scritto da Melania Mazzucco, prodotto da Sky Arts Productions Hub e distribuito da Nexo Digital.
Ripercorrendo la vita dell’artista spregiudicato e inquieto, il film restituisce al pubblico un secolo culturalmente rigoglioso che vede tra i suoi protagonisti anche Tiziano e Veronese, eterni rivali di Tintoretto. È l’epoca in cui la Serenissima conferma il proprio dominio marittimo diventando uno dei porti mercantili più potenti d’Europa, seppur costretta ad affrontare la drammatica peste del 1575-77 che lascerà un segno indelebile nella Laguna.
In una Venezia deserta, cupa e spettrale, con i cadaveri degli appestati lungo i canali, Tintoretto continuerà la sua più grande opera: il ciclo di dipinti della Scuola Grande di San Rocco.
Alla proiezione del film seguirà la conversazione-intervista con Roberto Pisoni, direttore di Sky Arte, e Melania Mazzucco.
Il 24 luglio, protagonista del Festival sarà invece la Mesopotamia, al centro di un’indagine su passato e presente della terra tra i due fiumi, condotta dal regista Alberto Castellani. Al film "Mesopotamia in memoriam. Appunti su un patrimonio violato" (MediaVenice Comunicazione Venezia 2019) seguirà una conversazione a cura di Piero Pruneti con l’archeologo e accademico Paolo Matthiae. Sempre il 24 luglio, i tesori di Creta - culla della civiltà minoica tra il 3000 e il 1400 a.C. - e il mito del Labirinto saranno il fulcro della narrazione filmica "Crète, le mythe du Labyrinthe" (Tournez S’il Vous Plait Productions, 2018).
Il 25 luglio all’Aquileia Film Festival sarà la volta dell’Oman, dove un team di scienziati francesi sta tentando di capire come gli abitanti siano riusciti a prosperare in un ambiente così ostile, costruendo tecnologie innovative per la gestione dell’acqua. Il documentario "Oman, il tesoro di Mudhmar" (Blanche Guichou, 2017) segue l’équipe di giovani archeologi ai quali il deserto ha riservato non poche sorprese nel corso di questa emozionante avventura nel cuore del Medio Oriente.
Al film seguirà una conversazione con Marcello Barbanera, professore di Archeologia e storia dell'arte greca e romana e direttore del museo d’arte antica all'Università La Sapienza di Roma.
Sempre nella serata del 25 luglio il cortometraggio "Vivere tra le rovine" (British Institute di Ankara, 2017) accompagnerà lo spettatore nell’antica regione della Pisidia, nel sud-ovest della Turchia, alla scoperta della difficile relazione tra archeologia e società contemporanea.
A chiudere il Festival sarà, venerdì 26 luglio, il film "Tutankhamon, i segreti del faraone: un re guerriero", una produzione del 2017 firmata Blink Films Production, con la partecipazione di France Télévisions / France 5, National Geographic, Channel 5, SBS-TV Australia.
Al racconto dedicato allo straordinario tesoro, scoperto intatto quasi un secolo fa, del faraone più famoso e studiato della storia, farà seguito un incontro con Alberto Angela, grande amico dell’Aquileia Film Festival. Il guru indiscusso della divulgazione scientifica incanterà il pubblico con le gesta di Cleopatra, la regina che osò sfidare Roma conquistando l’immortalità.
Patrocinata dal comune di Aquileia e supportata da Vini Jermann, la rassegna sarà una bella occasione per ricordare e far scoprire il valore del nostro patrimonio culturale, coniugando contenuti rigorosamente scientifici con la spettacolarità del cinema.
In caso di pioggia le proiezioni avranno luogo all’interno della Sala Romana affacciata su piazza Capitolo dove, nel giorno stesso della proiezione, sarà possibile ritirare i biglietti fino a esaurimento posti, a partire dalle 20.
Sempre in piazza Capitolo, in collaborazione con la casa editrice Arbor Sapientiae, sarà allestito un bookshop con un’ampia scelta di titoli per studiosi e appassionati.
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