Un cammino in 28 tappe a partire dal 2 settembre
Aquileia-Belgrado: a piedi per 800 chilometri lungo l'antica strada romana

Piazza Capitolo, Aquileia | Foto: © Gianluca Baronchelli
Samantha De Martin
01/09/2017
Udine - A piedi da Aquileia a Belgrado percorrendo 794 chilometri lungo l'antica strada romana che dalla cittadina friulana giunge alla vecchia Singidunum dopo aver attraversato Italia, Slovenia, Croazia e Serbia.
Quella di Sara Zanni, l'archeologa dell'Università di Bordeaux che percorrerà in circa un mese questo itinerario in 28 tappe, è una missione unica oltre che affascinante, perché consente di respirare i paesaggi, i tesori e le atmosfere lungo una delle principali arterie dell'Impero romano, che cuciva l’area delle Venezie con la Pannonia Superiore e il confine danubiano.
Il cammino rientra nel progetto di ricerca RecRoad, finanziato dalla Commissione europea con una Borsa Marie Curie, per la ricostruzione dell'itinerario romano da Aquileia a Singidunum, lungo il corso della Sava, e sarà presentato oggi, nella cittadina in provincia di Udine, dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con l’Associazione nazionale per Aquileia e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio del Friuli Venezia Giulia.
«Grazie alle fonti - spiega Sara Zanni - possiamo ricostruire in linea di massima il percorso della strada, ma mai prima d’ora si era tentato di ricreare nel dettaglio l’itinerario utilizzando tutte le tecnologie attualmente a disposizione degli archeologi e verificando i risultati con ricognizioni di superficie. L’asse viario è adesso interamente mappato con tecnologia GIS, sistema informativo geografico che, combinando immagini satellitari e dati, consente di analizzare la superficie terrestre».
La mappatura, frutto di quasi due anni di lavoro, sarà pubblicata e messa a disposizione tramite l'integrazione dei dati nell'atlante online dell'Adriatico predisposto dal progetto AdriAtlas e su piattaforme open-source.
Ormai tutto è pronto per la partenza, fissata per le 7.30 di domani, sabato 2 settembre, da Aquileia, località Monastero, ed anche Sara sorride in vista dell'itinerario che, spiega, «servirà a divulgare la conoscenza della viabilità antica ma anche a comunicare l'importanza della riscoperta delle proprie radici storiche in una regione anche recentemente sconvolta da conflitti e violenza».
Gli appassionati potranno seguirlo consultando il blog reconstructingromanroads.wordpress.com, le pagine social dedicate al Rec Road Project su facebook, twitter e instagram e ascoltando la web-radio Radio Francigena.
Volendo, si avrà anche l'opportunità di camminare virtualmente insieme a Sara per uno o due giorni, scrivendole direttamente. Non sarà, certo, come percorrere il tragitto dal vivo, ma servirà ad apprezzare, attraverso i racconti dell'archeologa, tutta la magia e la bellezza di un itinerario senza dubbio denso di emozioni.
Leggi anche:
• Volti di Palmira: in mostra le meraviglie della sposa del deserto
• Quattro passi nel Medioevo con Luca Villa
• Alla scoperta di Aquileia con Cristiano Tiussi
Quella di Sara Zanni, l'archeologa dell'Università di Bordeaux che percorrerà in circa un mese questo itinerario in 28 tappe, è una missione unica oltre che affascinante, perché consente di respirare i paesaggi, i tesori e le atmosfere lungo una delle principali arterie dell'Impero romano, che cuciva l’area delle Venezie con la Pannonia Superiore e il confine danubiano.
Il cammino rientra nel progetto di ricerca RecRoad, finanziato dalla Commissione europea con una Borsa Marie Curie, per la ricostruzione dell'itinerario romano da Aquileia a Singidunum, lungo il corso della Sava, e sarà presentato oggi, nella cittadina in provincia di Udine, dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con l’Associazione nazionale per Aquileia e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio del Friuli Venezia Giulia.
«Grazie alle fonti - spiega Sara Zanni - possiamo ricostruire in linea di massima il percorso della strada, ma mai prima d’ora si era tentato di ricreare nel dettaglio l’itinerario utilizzando tutte le tecnologie attualmente a disposizione degli archeologi e verificando i risultati con ricognizioni di superficie. L’asse viario è adesso interamente mappato con tecnologia GIS, sistema informativo geografico che, combinando immagini satellitari e dati, consente di analizzare la superficie terrestre».
La mappatura, frutto di quasi due anni di lavoro, sarà pubblicata e messa a disposizione tramite l'integrazione dei dati nell'atlante online dell'Adriatico predisposto dal progetto AdriAtlas e su piattaforme open-source.
Ormai tutto è pronto per la partenza, fissata per le 7.30 di domani, sabato 2 settembre, da Aquileia, località Monastero, ed anche Sara sorride in vista dell'itinerario che, spiega, «servirà a divulgare la conoscenza della viabilità antica ma anche a comunicare l'importanza della riscoperta delle proprie radici storiche in una regione anche recentemente sconvolta da conflitti e violenza».
Gli appassionati potranno seguirlo consultando il blog reconstructingromanroads.wordpress.com, le pagine social dedicate al Rec Road Project su facebook, twitter e instagram e ascoltando la web-radio Radio Francigena.
Volendo, si avrà anche l'opportunità di camminare virtualmente insieme a Sara per uno o due giorni, scrivendole direttamente. Non sarà, certo, come percorrere il tragitto dal vivo, ma servirà ad apprezzare, attraverso i racconti dell'archeologa, tutta la magia e la bellezza di un itinerario senza dubbio denso di emozioni.
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