Rimossi dopo il terremoto del 1976 che distrusse l'edificio
Gli affreschi del Castello di Colloredo ritornano a casa
E. Bramati
26/04/2014
Udine - Dopo 35 anni il Friuli Venezia Giulia rientra ufficialmente in possesso degli affreschi un tempo conservati presso il Castello di Colloredo di Monte Albano, nell’ala dove nell'800 abitò lo scrittore e patriota Ippolito Nievo.
I dipinti, risalenti al Cinquecento e al Seicento, componevano una superficie totale di 105 metri quadrati, che fino alla loro rimozione decorava la cornice sotto i solai.
Il Castello, tuttora oggetto di un lungo lungo e complesso intervento di restauro, fu edificato nel XI secolo dai visconti di Meis, e fu in seguito distrutto dai terremoti del 6 maggio 1976.
Per mantenerne l'integrità, nel '79 gli affreschi furono staccati dalle pareti, e da allora vennero custoditi dagli eredi di Ippolito e Stanislao Nievo in una delle dimore di famiglia. Grazie a Consuelo Artelli Nievo, vedova di Stanislao, potranno ora tornare nella loro collocazione originaria.
Il Castello, che sarà d'ora in poi al centro di una intensa politica di valorizzazione da parte dell'amministrazione regionale, potrebbe inoltre diventare la sede della Fondazione Ippolito e Stanislao Nievo, che oggi risiede a Roma.
I dipinti, risalenti al Cinquecento e al Seicento, componevano una superficie totale di 105 metri quadrati, che fino alla loro rimozione decorava la cornice sotto i solai.
Il Castello, tuttora oggetto di un lungo lungo e complesso intervento di restauro, fu edificato nel XI secolo dai visconti di Meis, e fu in seguito distrutto dai terremoti del 6 maggio 1976.
Per mantenerne l'integrità, nel '79 gli affreschi furono staccati dalle pareti, e da allora vennero custoditi dagli eredi di Ippolito e Stanislao Nievo in una delle dimore di famiglia. Grazie a Consuelo Artelli Nievo, vedova di Stanislao, potranno ora tornare nella loro collocazione originaria.
Il Castello, che sarà d'ora in poi al centro di una intensa politica di valorizzazione da parte dell'amministrazione regionale, potrebbe inoltre diventare la sede della Fondazione Ippolito e Stanislao Nievo, che oggi risiede a Roma.
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