Camera con vista sulla laguna: in vendita la dimora veneziana di Tiziano
Tiziano Vecellio
06/11/2012
Venezia - AAA acquirente cercasi per la prestigiosa dimora di Tiziano! Non si tratta di uno scherzo perché realmente la casa veneziana che ospitò il grande Tiziano Vecellio nel sestriere di Cannareggio – la zona situata a nord del Canal Grande - è stata messa in vendita su alcuni siti di annunci immobiliari, come Casa.it, nella sezione Luxury Italian Properties, e Venice Real Estate. Il prezzo: 1.950.000 euro, che include anche parte degli storici arredi dell’abitazione.
Leggendo questi annunci si apprende che quella che fu la residenza e l'atelier di pittura, dal 1530 fino alla fine dei suoi giorni, del grande Maestro innamorato di Venezia è un immobile, naturalmente ora vincolato dalla Soprintendenza per i Beni Culturali, che si sviluppa su tre livelli ed ha una superficie abitativa lorda, cioè comprensiva delle murature, pari a circa 160 metri quadri. E’ composta, oltre che da un giardino di altri 150 metri quadri, da ingresso, due salotti di rappresentanza “di cui uno con camino e l’altro con pareti interamente decorate” fronte giardino, come informa Casa.it, tre camere da letto, ampia cucina, due bagni e un sottotetto di 88 metri quadri circa, con ripostigli e vani accessori. Le condizioni, sia interne che esterne, aggiungono gli annunci, sono ottime.
A darci una preziosa documentazione storica su questa dimora veneziana è Giuseppe Cadorin, sacerdote e studioso emerito delle opere del grande artista originario di Pieve di Cadore, col suo saggio intitolato: Dello amore dei Veneziani di Tiziano Vecellio, delle sue case in Cadore e in Venezia, e della vita dei suoi figli, con documenti inediti (Venezia 1833).
Qui Cadorin racconta di quanto Pietro l’Aretino, pur essendo egli stesso proprietario di una bellissima casa con affaccio sul Canal Grande, amasse la residenza di Tiziano: “Nella sua casa, di continuo affollata, regnava sempre un'allegria chiassosa: non v'era forastiero di levatura che, passando per Venezia, non battesse alla porta dell'Aretino. E allorchè il gaio avventuriero voleva trarsi dal fastidio dei visitatori, se ne andava nella leggiadra casa del Tiziano, posta nella remota contrada dei Biri in parrocchia di San Ganciano. Dal loggiato di quella, cui ascendevasi da un vago giardino per una gradinata, la vista si stendeva sulla poetica laguna e sulle Alpi lontane”. Poi aggiunge con la precisione di chi è abituato a frequentare gli archivi: “La casa esiste a S.Canciano in Biri, Campo-Rotto ed è segnata col Civ.Num.5526. S'innalzarono circa al 1595 le fondamenta nuove, che la privarono della bella vista dell'isola di Murano, delle belle isolette e dell'aperta laguna, che più non si scorge che per mezzo dell'angusta Calle Colombina”.
Nicoletta Speltra
Leggendo questi annunci si apprende che quella che fu la residenza e l'atelier di pittura, dal 1530 fino alla fine dei suoi giorni, del grande Maestro innamorato di Venezia è un immobile, naturalmente ora vincolato dalla Soprintendenza per i Beni Culturali, che si sviluppa su tre livelli ed ha una superficie abitativa lorda, cioè comprensiva delle murature, pari a circa 160 metri quadri. E’ composta, oltre che da un giardino di altri 150 metri quadri, da ingresso, due salotti di rappresentanza “di cui uno con camino e l’altro con pareti interamente decorate” fronte giardino, come informa Casa.it, tre camere da letto, ampia cucina, due bagni e un sottotetto di 88 metri quadri circa, con ripostigli e vani accessori. Le condizioni, sia interne che esterne, aggiungono gli annunci, sono ottime.
A darci una preziosa documentazione storica su questa dimora veneziana è Giuseppe Cadorin, sacerdote e studioso emerito delle opere del grande artista originario di Pieve di Cadore, col suo saggio intitolato: Dello amore dei Veneziani di Tiziano Vecellio, delle sue case in Cadore e in Venezia, e della vita dei suoi figli, con documenti inediti (Venezia 1833).
Qui Cadorin racconta di quanto Pietro l’Aretino, pur essendo egli stesso proprietario di una bellissima casa con affaccio sul Canal Grande, amasse la residenza di Tiziano: “Nella sua casa, di continuo affollata, regnava sempre un'allegria chiassosa: non v'era forastiero di levatura che, passando per Venezia, non battesse alla porta dell'Aretino. E allorchè il gaio avventuriero voleva trarsi dal fastidio dei visitatori, se ne andava nella leggiadra casa del Tiziano, posta nella remota contrada dei Biri in parrocchia di San Ganciano. Dal loggiato di quella, cui ascendevasi da un vago giardino per una gradinata, la vista si stendeva sulla poetica laguna e sulle Alpi lontane”. Poi aggiunge con la precisione di chi è abituato a frequentare gli archivi: “La casa esiste a S.Canciano in Biri, Campo-Rotto ed è segnata col Civ.Num.5526. S'innalzarono circa al 1595 le fondamenta nuove, che la privarono della bella vista dell'isola di Murano, delle belle isolette e dell'aperta laguna, che più non si scorge che per mezzo dell'angusta Calle Colombina”.
Nicoletta Speltra
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