Valorizzazione del patrimonio
Comincia il restauro della statua del Tòdaro a Venezia
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Statua del Tòdaro
L.S.
06/07/2016
Venezia - La strategica collaborazione tra pubblico e privato continua a produrre frutti. Il Comune di Venezia e la Fondazione Muve, insieme a Fondaco e Rigoni di Asiago, avviano un nuovo grande intervento di restauro a tutela del patrimonio monumentale della città. A beneficiarne: la statua del Tòdaro, l'opera che insieme al leone marciano sormontava una delle colonne di Piazzetta San Marco e che dal 1948 è ricoverata sotto il portico del cortiletto dei Senatori a Palazzo Ducale.
L'intervento conservativo come occasione di studio
La scultura rappresenta il San Teodoro (Tòdaro è il suo nome dialettale), santo bizantino che fu primo protettore della città, colto nell'atto di uccidere un drago. Il restauro sarà occasione per affettuare analisi e condurre studi su questo monumento reso unico dalla sua natura ibrida, conseguenza dell'assemblaggio di parti diverse per origini, materiali ed epoche.
Un'opera dalla forte valenza simbolica
Il busto di epoca adrianea, il capo in marmo di età costantiniana, lo scudo in pietra d'Istria, le gambe, gli arti superiori e il drago in marmo del Mar di Marmara insieme alle armi in metallo di epoca medievale e ad altri elementi in marmo pentelico (lo stesso usato per il Partenone di Atene) custodiscono nel loro complesso la storia e la cultura millenaria di Venezia sintetizzando in una sola opera il ruolo di ponte che la città esercita tra diverse civiltà.
L'alleanza con i privati per la valorizzazione del patrimonio
“Sono passate solo poche settimane dalla conclusione del restauro del Leone alato a Palazzo Ducale, sempre grazie alla collaborazione con Fondaco e all’intervento dei privati" ha ricordato la Presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia Mariacristina Gribaudi: "ed ecco che possiamo già annunciare l’avvio di un altro rilevante recupero di un’opera centrale nella storia e nell’immaginario di Venezia".
Il restauro in diretta
La conclusione dei lavori in accordo con la Soprintendenza competente e con gli uffici tecnici della Fondazione Musei Civici di Venezia avverrà nella primavera 2017. Nel frattempo una webcam consentirà di seguire in diretta tutte le fasi del restauro, tramite la piattaforma Skyline Webcams, dai siti di Rigoni di Asiago, Fondazione MUVE e di Fondaco.
Per approfondimenti:
Guida d'arte di Venezia
L'intervento conservativo come occasione di studio
La scultura rappresenta il San Teodoro (Tòdaro è il suo nome dialettale), santo bizantino che fu primo protettore della città, colto nell'atto di uccidere un drago. Il restauro sarà occasione per affettuare analisi e condurre studi su questo monumento reso unico dalla sua natura ibrida, conseguenza dell'assemblaggio di parti diverse per origini, materiali ed epoche.
Un'opera dalla forte valenza simbolica
Il busto di epoca adrianea, il capo in marmo di età costantiniana, lo scudo in pietra d'Istria, le gambe, gli arti superiori e il drago in marmo del Mar di Marmara insieme alle armi in metallo di epoca medievale e ad altri elementi in marmo pentelico (lo stesso usato per il Partenone di Atene) custodiscono nel loro complesso la storia e la cultura millenaria di Venezia sintetizzando in una sola opera il ruolo di ponte che la città esercita tra diverse civiltà.
L'alleanza con i privati per la valorizzazione del patrimonio
“Sono passate solo poche settimane dalla conclusione del restauro del Leone alato a Palazzo Ducale, sempre grazie alla collaborazione con Fondaco e all’intervento dei privati" ha ricordato la Presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia Mariacristina Gribaudi: "ed ecco che possiamo già annunciare l’avvio di un altro rilevante recupero di un’opera centrale nella storia e nell’immaginario di Venezia".
Il restauro in diretta
La conclusione dei lavori in accordo con la Soprintendenza competente e con gli uffici tecnici della Fondazione Musei Civici di Venezia avverrà nella primavera 2017. Nel frattempo una webcam consentirà di seguire in diretta tutte le fasi del restauro, tramite la piattaforma Skyline Webcams, dai siti di Rigoni di Asiago, Fondazione MUVE e di Fondaco.
Per approfondimenti:
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