Dal 28 agosto al 27 novembre all’Abbazia di San Giorgio Maggiore
La Commedia Umana di Ai Weiwei va in scena a Venezia
Ai Weiwei, La Commedia Umana, 2020 | Foto: © Francesco Allegretto
Samantha De Martin
05/08/2022
Venezia - Un monumentale lampadario in vetro di Murano, il più grande mai realizzato, con oltre 2000 pezzi di vetro nero lavorati a mano dai maestri di Berengo Studio, accoglierà gli ospiti della Basilica palladiana di San Giorgio Maggiore a Venezia.
Lo sguardo affonderà in una rete di radici intrecciate, tra una serie di LEGO, per sfiorare una selezione di lavori iconici e una nuova serie di opere in vetro.
Dopo il successo romano, la Commedia Umana – Memento Mori di Ai Weiwei, curata dall’artista assieme ad Adriano Berengo e Carmelo A. Grasso, direttore dell'Abbazia di San Giorgio Maggiore - Benedicti Claustra Onlus, punta verso Venezia dove, dal 28 agosto al 27 novembre, sfodererà allo sguardo la poesia del vetro.
"Il vetro - spiega l’artista - è un materiale speciale e parte della nostra vita quotidiana, testimonia la gioia, l'ansia e le preoccupazioni del nostro vivere. In sua presenza riflettiamo sui rapporti tra vita e morte, e tra tradizione e realtà".
Ai Weiwei e Adriano Berengo, 2020, Venezia | Foto: © Edward Smith
Fondato nel 1989 da Adriano Berengo con l'intento di creare uno spazio per i creativi di tutte le discipline al fine di sperimentare liberamente con il mezzo del vetro, Berengo Studio ha tracciato negli ultimi trent'anni un nuovo percorso nel mondo dell'arte. Ispirandosi al lavoro di Peggy Guggenheim ed Edigio Costantini negli anni Sessanta, che esortavano artisti come Picasso e Chagall a produrre sculture in vetro, Berengo ha deciso di approfondire questa visione creativa, invitando artisti contemporanei di tutto il mondo a collaborare con gli abili maestri vetrai di Murano.
Così, in collaborazione con l'Abbazia di San Giorgio Maggiore - Benedicti Claustra Onlus, Berengo Studio e Fondazione Berengo, sarà adesso Ai Weiwei a presentare in laguna una mostra personale che affiancherà ad alcuni dei suoi più noti e recenti lavori in legno e porcellana, un’inedita selezione di sculture in vetro.
Si tratta di lavori frutto di una sperimentazione iniziata a Pechino nel 2009 e culminata in un progetto triennale concepito a Murano.
Larga oltre sei metri e alta quasi quasi nove, la monumentale installazione è la più grande scultura sospesa in vetro di Murano mai realizzata. Una cascata di ossa, organi e oggetti inaspettati invitano a una struggente riflessione sull’alienante rapporto tra l'uomo e il mondo naturale, lanciando un messaggio pronto a risuonare forte nel fragile ecosistema della laguna veneziana, mentre l’attento studio della luce sviluppato dal team di Luce5 valorizzerà i dettagli del monumentale lampadario.
Ai Weiwei, La Commedia Umana, 2020 | Foto: © Francesco Allegretto
"Questa vasta scultura sospesa in vetro nero - commenta Adriano Berengo, fondatore di Berengo Studio e della Fondazione Berengo - è unica, nulla di simile è mai stato visto o realizzato prima. Parte della sua bellezza rimane un mistero, una tragedia umana, una commedia, suscita un groviglio di sentimenti e suggestioni contrastanti che ognuno di noi deve cercare di sciogliere a suo modo. È un'opera che suscita emozioni, che ci costringe a fare i conti non solo con la nostra mortalità, ma anche con il ruolo che le nostre vite hanno nel grande teatro della storia umana".
Dopo aver debuttato a Roma, nel significativo scenario delle Terme di Diocleziano, con i suoi 2700 chilogrammi, il monumentale "lampadario" torna alle sue origini veneziane, affiancandosi a otto inedite opere in vetro. Brainless Figure in Glass, 2022, un autoritratto concepito attraverso moderne tecnologie e la scultura manuale, dialogherà con Glass Root, 2022 - che richiama la lavorazione del legno da parte dell’artista dopo la scoperta di resti di deforestazione in Brasile nel 2017 - e con oggetti di uso quotidiano, come Glass Takeout Box, 2022, simbolo della globalizzazione, e Glass Toilet Paper, 2022, riflessione sulla fragilità della società.
Ai Weiwei, 2020, Venezia | Foto: © Edward Smith
L’omaggio a Venezia di Ai Weiwei includerà anche Illumination, 2019 - un significativo selfie scattato da Weiwei a Chengdu, in Cina, nel 2009, mentre la polizia lo scortava verso l'ascensore di un hotel - e ancora Dropping a Han Dynasty Urn, 2016, una serie di fotografie in bianco e nero ricostruite attraverso i mattoncini LEGO. In mostra anche due delle ultime opere LEGO di Ai Weiwei: Sleeping Venus (After Giorgione), 2022 e Know Thyself, 2022, due lavori d’esordio commissionati da Galleria Continua, e Untitled (After Mondrian), 2022.
La Commedia Umana – Memento Mori sarà visitabile, a ingresso libero, tutti i giorni, ad eccezione del martedì, dal 28 agosto al 27 novembre dalle 10 alle 18.
Leggi anche:
• Ai Weiwei. La Commedia Umana - Memento Mori
• Ai Weiwei a Roma: antico e contemporaneo a confronto tra vetro, Lego, ceramica
• Ai Weiwei a Roma tra arte e teatro. In arrivo la Commedia umana e la Turandot
Lo sguardo affonderà in una rete di radici intrecciate, tra una serie di LEGO, per sfiorare una selezione di lavori iconici e una nuova serie di opere in vetro.
Dopo il successo romano, la Commedia Umana – Memento Mori di Ai Weiwei, curata dall’artista assieme ad Adriano Berengo e Carmelo A. Grasso, direttore dell'Abbazia di San Giorgio Maggiore - Benedicti Claustra Onlus, punta verso Venezia dove, dal 28 agosto al 27 novembre, sfodererà allo sguardo la poesia del vetro.
"Il vetro - spiega l’artista - è un materiale speciale e parte della nostra vita quotidiana, testimonia la gioia, l'ansia e le preoccupazioni del nostro vivere. In sua presenza riflettiamo sui rapporti tra vita e morte, e tra tradizione e realtà".
Ai Weiwei e Adriano Berengo, 2020, Venezia | Foto: © Edward Smith
Fondato nel 1989 da Adriano Berengo con l'intento di creare uno spazio per i creativi di tutte le discipline al fine di sperimentare liberamente con il mezzo del vetro, Berengo Studio ha tracciato negli ultimi trent'anni un nuovo percorso nel mondo dell'arte. Ispirandosi al lavoro di Peggy Guggenheim ed Edigio Costantini negli anni Sessanta, che esortavano artisti come Picasso e Chagall a produrre sculture in vetro, Berengo ha deciso di approfondire questa visione creativa, invitando artisti contemporanei di tutto il mondo a collaborare con gli abili maestri vetrai di Murano.
Così, in collaborazione con l'Abbazia di San Giorgio Maggiore - Benedicti Claustra Onlus, Berengo Studio e Fondazione Berengo, sarà adesso Ai Weiwei a presentare in laguna una mostra personale che affiancherà ad alcuni dei suoi più noti e recenti lavori in legno e porcellana, un’inedita selezione di sculture in vetro.
Si tratta di lavori frutto di una sperimentazione iniziata a Pechino nel 2009 e culminata in un progetto triennale concepito a Murano.
Larga oltre sei metri e alta quasi quasi nove, la monumentale installazione è la più grande scultura sospesa in vetro di Murano mai realizzata. Una cascata di ossa, organi e oggetti inaspettati invitano a una struggente riflessione sull’alienante rapporto tra l'uomo e il mondo naturale, lanciando un messaggio pronto a risuonare forte nel fragile ecosistema della laguna veneziana, mentre l’attento studio della luce sviluppato dal team di Luce5 valorizzerà i dettagli del monumentale lampadario.
Ai Weiwei, La Commedia Umana, 2020 | Foto: © Francesco Allegretto
"Questa vasta scultura sospesa in vetro nero - commenta Adriano Berengo, fondatore di Berengo Studio e della Fondazione Berengo - è unica, nulla di simile è mai stato visto o realizzato prima. Parte della sua bellezza rimane un mistero, una tragedia umana, una commedia, suscita un groviglio di sentimenti e suggestioni contrastanti che ognuno di noi deve cercare di sciogliere a suo modo. È un'opera che suscita emozioni, che ci costringe a fare i conti non solo con la nostra mortalità, ma anche con il ruolo che le nostre vite hanno nel grande teatro della storia umana".
Dopo aver debuttato a Roma, nel significativo scenario delle Terme di Diocleziano, con i suoi 2700 chilogrammi, il monumentale "lampadario" torna alle sue origini veneziane, affiancandosi a otto inedite opere in vetro. Brainless Figure in Glass, 2022, un autoritratto concepito attraverso moderne tecnologie e la scultura manuale, dialogherà con Glass Root, 2022 - che richiama la lavorazione del legno da parte dell’artista dopo la scoperta di resti di deforestazione in Brasile nel 2017 - e con oggetti di uso quotidiano, come Glass Takeout Box, 2022, simbolo della globalizzazione, e Glass Toilet Paper, 2022, riflessione sulla fragilità della società.
Ai Weiwei, 2020, Venezia | Foto: © Edward Smith
L’omaggio a Venezia di Ai Weiwei includerà anche Illumination, 2019 - un significativo selfie scattato da Weiwei a Chengdu, in Cina, nel 2009, mentre la polizia lo scortava verso l'ascensore di un hotel - e ancora Dropping a Han Dynasty Urn, 2016, una serie di fotografie in bianco e nero ricostruite attraverso i mattoncini LEGO. In mostra anche due delle ultime opere LEGO di Ai Weiwei: Sleeping Venus (After Giorgione), 2022 e Know Thyself, 2022, due lavori d’esordio commissionati da Galleria Continua, e Untitled (After Mondrian), 2022.
La Commedia Umana – Memento Mori sarà visitabile, a ingresso libero, tutti i giorni, ad eccezione del martedì, dal 28 agosto al 27 novembre dalle 10 alle 18.
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