Cultura come strumento di pace
Pakistan e India, pace alla Biennale d'Arte di Venezia
Shilpa Gupta
Ludovica Sanfelice
10/02/2015
Venezia - In occasione della 56ª Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, che inaugurerà in concomitanza con l'Expo di Milano, l'India per la prima volta sarà presente insieme al Pakistan all’interno della mostra "My East is Your West" che dal 5 maggio al 31 ottobre, nella sede di Palazzo Benzon sul Canal Grande, vedrà convivere opere site specific di Shilpa Gupta, residente a Mumbai, e Rashid Rana, attivo a Lahore, entrambi astri della scena dell’arte contemporanea internazionale.
L’esposizione, finanziata da un'organizzazione filantropica privata indiana, non ha coinvolto i governi dei due paesi divisi da antichi conflitti in uno spirito che Feroze Gujral, cofondatore della Fondazione Gujral ha sintetizzato dichiarando: “Smettiamo di lamentarci di quello che gli altri dovrebbero fare, facciamo semplicemente del nostro meglio e diciamo che da un passato comune ed un presente diviso vorremmo un futuro di pace”.
L'evento collaterale ufficiale della Biennale, presentato in anteprima a Milano, si allinea perfettamente con la visione del curatore dell’edizione 2015, Okwui Enwezor e con il tema da lui indicato “All the World's Futures”, che intende “offrire al mondo una cassa di risonanza del mondo” invitando le arti a rintracciare elementi di senso negli sconvolgimenti che caratterizzano la nostra epoca.
Consulta anche:
L'angelo della Storia e tutti i futuri del mondo
L’esposizione, finanziata da un'organizzazione filantropica privata indiana, non ha coinvolto i governi dei due paesi divisi da antichi conflitti in uno spirito che Feroze Gujral, cofondatore della Fondazione Gujral ha sintetizzato dichiarando: “Smettiamo di lamentarci di quello che gli altri dovrebbero fare, facciamo semplicemente del nostro meglio e diciamo che da un passato comune ed un presente diviso vorremmo un futuro di pace”.
L'evento collaterale ufficiale della Biennale, presentato in anteprima a Milano, si allinea perfettamente con la visione del curatore dell’edizione 2015, Okwui Enwezor e con il tema da lui indicato “All the World's Futures”, che intende “offrire al mondo una cassa di risonanza del mondo” invitando le arti a rintracciare elementi di senso negli sconvolgimenti che caratterizzano la nostra epoca.
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