Un gruppo di artisti che esordì nel 1947 scagliandosi contro gli esiti del modernismo
Tornano i pittori della realtà
Antonio Bueno, Nudo con fiori, 1947, Collezione eredi Antonio Bueno, Fiesole
P.M.
30/06/2023
Vicenza - E' tempo di riscoperte ad Asiago. Dopo l'esposizione a Fermo, approda nella bella cittadina veneta al Museo Le Carceri dal 28 giugno al 1° ottobre 2023 la mostra I Pittori della realtà. Tra antico e moderno, una esposizione curata da Vittorio Sgarbi con Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari, che ha l'ambizione di rileggere una particolare stagione dell’arte italiana del dopoguerra attraverso oltre settanta opere pittoriche di un gruppo di artisti che sfidarono il modernismo per puntare sull'arte figurativa. In mostra troviamo le creazioni dei fondatori del movimento - Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni, Xavier Bueno e Antonio Bueno e dei loro primi seguaci Alfredo Serri, Giovanni Acci e Carlo Guarnieri- messe a confronto con Giorgio de Chirico e con opere di artisti antichi, prevalentemente del Seicento e del Settecento, caravaggeschi e barocchi, che furono fonte di ispirazione e modello per i quattro firmatari del manifesto.
Nel proclama del 1947 i quattro pittori scrivevano “Noi ricreiamo l’arte dell’illusione della realtà, eterno e antichissimo seme delle arti figurative. Noi non ci prestiamo ad alcun ritorno, noi continuiamo semplicemente a svolgere la missione della vera pittura. […] Ben prima di incontrarci, ognuno di noi aveva sentito profondamente il bisogno di ricercare nella natura il filo conduttore che ci permettesse di ritrovare noi stessi nel labirinto delle scuole che si sono moltiplicate nell’ultimo mezzo secolo”
I “Pittori moderni della realtà” furono disapprovati da gran parte della critica italiana che li accusò di passatismo e di esprimere "un vuoto virtuosismo seicentista lontano dalla poetica del realismo”.
In verità ciò che li muoveva era la volontà di dar forma ad una rinascita della pittura, non ad un mero esercizio stilistico. Una rinascita formale che corrispondeva ad un uguale desiderio, a una speranza, all'auspicio di una rinascita per l'umanità che avesse l'ambizione di andare oltre la distruzione, le privazioni e la sofferenza causate dal conflitto mondiale.
La mostra di Asiago consente di approfondire le ricerche sugli artisti che presero parte al movimento dei “Pittori moderni della realtà” e di ricostruirne la parabola all’interno della storia dell’arte italiana del ventesimo secolo. Se è vero che l'eterogenità delle posizioni dei singoli partecipanti e la vis polemica che li animava non aiutò a far proseguire l'esperienza di questo gruppo - che invero ebbe vita breve - oggi questi moderni realisti dimostrano una grande forza e paiono anticipare il ritorno ad una poetica che trova una rinnovata linfa vitale e un desiderio anche estetico di bellezza nel pubblico degli spettatori contemporanei.
Per maggiori informazioni
I pittori della realtà. Tra antico e moderno
Nel proclama del 1947 i quattro pittori scrivevano “Noi ricreiamo l’arte dell’illusione della realtà, eterno e antichissimo seme delle arti figurative. Noi non ci prestiamo ad alcun ritorno, noi continuiamo semplicemente a svolgere la missione della vera pittura. […] Ben prima di incontrarci, ognuno di noi aveva sentito profondamente il bisogno di ricercare nella natura il filo conduttore che ci permettesse di ritrovare noi stessi nel labirinto delle scuole che si sono moltiplicate nell’ultimo mezzo secolo”
I “Pittori moderni della realtà” furono disapprovati da gran parte della critica italiana che li accusò di passatismo e di esprimere "un vuoto virtuosismo seicentista lontano dalla poetica del realismo”.
In verità ciò che li muoveva era la volontà di dar forma ad una rinascita della pittura, non ad un mero esercizio stilistico. Una rinascita formale che corrispondeva ad un uguale desiderio, a una speranza, all'auspicio di una rinascita per l'umanità che avesse l'ambizione di andare oltre la distruzione, le privazioni e la sofferenza causate dal conflitto mondiale.
La mostra di Asiago consente di approfondire le ricerche sugli artisti che presero parte al movimento dei “Pittori moderni della realtà” e di ricostruirne la parabola all’interno della storia dell’arte italiana del ventesimo secolo. Se è vero che l'eterogenità delle posizioni dei singoli partecipanti e la vis polemica che li animava non aiutò a far proseguire l'esperienza di questo gruppo - che invero ebbe vita breve - oggi questi moderni realisti dimostrano una grande forza e paiono anticipare il ritorno ad una poetica che trova una rinnovata linfa vitale e un desiderio anche estetico di bellezza nel pubblico degli spettatori contemporanei.
Per maggiori informazioni
I pittori della realtà. Tra antico e moderno
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