In anteprima il 21 giugno e poi ancora porte aperte dal 9 all’11 luglio e infine la programmazione stabile dal 18 luglio per tutta l’estate
La leggenda dei Pink Floyd in mostra a Pompei
Pink Floyd Live at Pompeii
Ludovica Sanfelice
20/06/2016
Napoli - Il fascino intatto della momoria a Pompei
Gli anni - ormai 45 - passano, ma la leggenda non sfiorisce anzi matura con il trascorrere del tempo assumendo un’aurea sempre più mitica e insinuando quella strana nostalgia per le cose mai fatte e mai viste anche in chi all’epoca doveva ancora nascere.
Parte del merito spetta senz’altro a Pompei che ha la capacità unica al mondo di fermare le stagioni e rendere eternamente presente l’istante. In questo caso non una tavola apparecchiata o l’ultimo sonno di un cane sotto la pioggia del Vesuvio, bensì il celebre concerto a porte chiuse dei Pink Floyd nello scenario storico dell’Anfiteatro Romano.
L'esposizione
Il live, ripreso da Adrian Maben, attraverso lo stesso Maben torna nei luoghi memorabili di quelle sere d’ottobre del 1971 sotto forma di percorso visivo e sonoro (“Pink Floyd. Live at Pompeii. The exhibition by Adrian Maben”) a pochi giorni da un altro grande appuntamento che porterà David Gilmour, ex chitarrista della band a calcare il palco nella stessa location dell’Arena dei gladiatori il 7 e l’8 luglio.
Le date
Un’anteprima della mostra sarà presentata il 21 giugno in occasione della Festa della Musica indetta dal Mibact in tutti i siti statali e museali e nei parchi e nelle piazze d’Italia.
Per visitarla ancora bisognerà poi attendere i giorni dal 9 all’11 luglio (i giorni successivi al live) e di nuovo dal 18 luglio e per il resto dell’estate nelle gallerie dell’anfiteatro fruibili al pubblico per la prima volta.
Il racconto attraverso le immagini, i filmati e la musica
L’esposizione presenterà più di 250 fotografie tra scatti di scena e immagini inedite e includerà film e interviste realizzate negli studi di Abbey Road durante la sessione di registrazioni dell’album “The Dark Side of the Moon”, e altre chiacchiere in libertà della band, e poi filmati di gruppi ispirati alla formazione britannica, oltre alla musica, ovviamente che scorterà i visitatori lungo i sotterranei di questo allestimento unico.
Gli anni - ormai 45 - passano, ma la leggenda non sfiorisce anzi matura con il trascorrere del tempo assumendo un’aurea sempre più mitica e insinuando quella strana nostalgia per le cose mai fatte e mai viste anche in chi all’epoca doveva ancora nascere.
Parte del merito spetta senz’altro a Pompei che ha la capacità unica al mondo di fermare le stagioni e rendere eternamente presente l’istante. In questo caso non una tavola apparecchiata o l’ultimo sonno di un cane sotto la pioggia del Vesuvio, bensì il celebre concerto a porte chiuse dei Pink Floyd nello scenario storico dell’Anfiteatro Romano.
L'esposizione
Il live, ripreso da Adrian Maben, attraverso lo stesso Maben torna nei luoghi memorabili di quelle sere d’ottobre del 1971 sotto forma di percorso visivo e sonoro (“Pink Floyd. Live at Pompeii. The exhibition by Adrian Maben”) a pochi giorni da un altro grande appuntamento che porterà David Gilmour, ex chitarrista della band a calcare il palco nella stessa location dell’Arena dei gladiatori il 7 e l’8 luglio.
Le date
Un’anteprima della mostra sarà presentata il 21 giugno in occasione della Festa della Musica indetta dal Mibact in tutti i siti statali e museali e nei parchi e nelle piazze d’Italia.
Per visitarla ancora bisognerà poi attendere i giorni dal 9 all’11 luglio (i giorni successivi al live) e di nuovo dal 18 luglio e per il resto dell’estate nelle gallerie dell’anfiteatro fruibili al pubblico per la prima volta.
Il racconto attraverso le immagini, i filmati e la musica
L’esposizione presenterà più di 250 fotografie tra scatti di scena e immagini inedite e includerà film e interviste realizzate negli studi di Abbey Road durante la sessione di registrazioni dell’album “The Dark Side of the Moon”, e altre chiacchiere in libertà della band, e poi filmati di gruppi ispirati alla formazione britannica, oltre alla musica, ovviamente che scorterà i visitatori lungo i sotterranei di questo allestimento unico.
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