Alessandra Maisto. Corpi Celesti a Procida
![Alessandra Maisto, Rhea e maternità Alessandra Maisto, Rhea e maternità](http://www.arte.it/foto/600x450/16/132149-rhea_e_maternit_2.jpg)
Alessandra Maisto, Rhea e maternità
Dal 12 Agosto 2022 al 21 Agosto 2022
Procida | Napoli
Luogo: Chiesa di San Giacomo
Indirizzo: Via Vittorio Emanuele 12
Orari: 10-13 / 17-21
Enti promotori:
- Comune di Procida
Telefono per informazioni: +39 3667164885
E-Mail info: curator@alessandramaistoart.com
L'artista Contemporanea Alessandra Maisto, dopo le recenti mostre personali presso la Casina Vanvitelliana di Bacoli, la galleria "Spazio Vitale” di Aversa e la “Mamo” Galleria di Milano, conduce i suoi <> in un viaggio itinerante fino all’isola di Procida. Con il patrocinio del Comune, l’esposizione si terrà presso la Chiesa di San Giacomo inserendosi tra le importanti esposizioni di “Procida Capitale Italiana della Cultura 2022”.
Dalla mitologia all’alchimia, passando attraverso l’astronomia, i lavori di Alessandra Maisto sono concepiti come veri e propri rituali in cui viene celebrata la memoria collettiva delle origini della propria terra, la cui fondazione spetta al mito. Lo spettatore può intraprendere un viaggio che ha origine nelle stelle e che si insinua fin nell'animo umano.
“Corpi Celesti” nasce dall'incrocio di due componenti: l'universo con i suoi elementi e il corpo che dà matericità ad un personaggio. I pianeti, le lune e gli elementi della galassia vengono rappresentati attraverso la personificazione dei personaggi da cui prendono il nome. Geometrie e simbolismi accompagnano questi corpi azzurri nella loro metamorfosi. Come uno specchio, il mito, ripropone il riflesso dell’umanità con le proprie caratteristiche terrene e divine, punti di forza e debolezze, compassione e crudeltà.
La stoffa è il supporto delle opere dove si stendono pennellate di colore ad olio, sulla quale si incrociano gli azzurri e i rosa creando plasticità corporea. I personaggi sono ambigui e misteriosi, rimangono immobili seppur sembrano muoversi. La mandorla dorata è sempre presente per ricordarci dell’inevitabile, per segnare una strada dove sembra non esserci, per guardare oltre attraverso lo Spirito.
L’artista Italiana, classe 1990, nata a Napoli dove frequenta l'Accademia di Belle Arti, conseguendo la laurea in arti visive, ha iniziato il suo percorso proprio sullo scenario partenopeo, entrando in contatto con i maestri dell'informale Napoletano ed approdando ad un proprio stile e una propria dinamica lavorativa. Espone a Trapani con una personale, poi Roma, Firenze,Milano e naturalmente Napoli.
Dalla mitologia all’alchimia, passando attraverso l’astronomia, i lavori di Alessandra Maisto sono concepiti come veri e propri rituali in cui viene celebrata la memoria collettiva delle origini della propria terra, la cui fondazione spetta al mito. Lo spettatore può intraprendere un viaggio che ha origine nelle stelle e che si insinua fin nell'animo umano.
“Corpi Celesti” nasce dall'incrocio di due componenti: l'universo con i suoi elementi e il corpo che dà matericità ad un personaggio. I pianeti, le lune e gli elementi della galassia vengono rappresentati attraverso la personificazione dei personaggi da cui prendono il nome. Geometrie e simbolismi accompagnano questi corpi azzurri nella loro metamorfosi. Come uno specchio, il mito, ripropone il riflesso dell’umanità con le proprie caratteristiche terrene e divine, punti di forza e debolezze, compassione e crudeltà.
La stoffa è il supporto delle opere dove si stendono pennellate di colore ad olio, sulla quale si incrociano gli azzurri e i rosa creando plasticità corporea. I personaggi sono ambigui e misteriosi, rimangono immobili seppur sembrano muoversi. La mandorla dorata è sempre presente per ricordarci dell’inevitabile, per segnare una strada dove sembra non esserci, per guardare oltre attraverso lo Spirito.
L’artista Italiana, classe 1990, nata a Napoli dove frequenta l'Accademia di Belle Arti, conseguendo la laurea in arti visive, ha iniziato il suo percorso proprio sullo scenario partenopeo, entrando in contatto con i maestri dell'informale Napoletano ed approdando ad un proprio stile e una propria dinamica lavorativa. Espone a Trapani con una personale, poi Roma, Firenze,Milano e naturalmente Napoli.
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