• Matera 2019: il futuro è qui. Venerdì 19 aprile alle 20.45 su Sky Arte HD
L’abbiamo vista accendersi in un solo grido alla notizia che cinque anni dopo sarebbe stata Capitale Europea della Cultura. Abbiamo seguito in diretta la grande festa del 19 gennaio 2019, che ha inaugurato l’anno con bande di tutta Europa, i Sassi illuminati come un cielo stellato, l’incanto di acrobati arrampicati su un immenso carillon luminoso. E abbiamo imparato a conoscere la sua storia di riscatto, che ha trasformato gli antichi rioni scavati nella roccia in Patrimonio Mondiale dell’Umanità e fucina del futuro.
 
Domani, venerdì 19 aprile, Matera torna in tv in un documentario inedito che entra nel vivo degli eventi di quest’anno. Realizzato da TIWI in esclusiva per Sky Arte, Matera 2019: il futuro è qui ci offre il racconto in prima persona dei protagonisti di questo incredibile progetto – curatori, artisti, operatori culturali – che con un pizzico di emozione presentano un programma ampio e vario, capace di spaziare dalle grandi mostre al teatro all’aperto in scenari mozzafiato, fino alle creazioni “belle e utili” dell’Open Design School, laboratorio ispirato nientemeno che al Bauhaus.
 
Tra Brian Eno e Dante, Pitagora e Mascagni, nei luoghi più suggestivi della città dei Sassi prende forma un nuovo paesaggio culturale che, anche quando riflette sul passato, è alla ricerca di nuovi modi per abitare il contemporaneo. È il caso di Ars Excavandi, la mostra sull’architettura rupestre curata da Pietro Laureano, ma anche di Rinascimento visto da Sud, appena inaugurata, che ribalta la prospettiva della storia dell’arte tra capolavori e chicche mai esposte, per riscoprire il Mediterraneo come spazio di incontro e di crescita.
Per proseguire con La poetica dei numeri primi, a cura di Piergiorgio Odifreddi, che da fine maggio si muoverà tra matematica e arte nella terra di Pitagora, e con Blind Sensorium. Il Paradosso dell’Antropocene, in cui l’artista e filmaker Armin Linke indagherà le prospettive complesse dell’era presente tra panorami abitati fin dai primordi dell’umanità.
 
• The Art of…Francia. Il venerdì alle 21.15 su Rai5
A pochi giorni dal rogo di Notre Dame, lo storico e divulgatore britannico Andrew Graham-Dixon ci conduce alla scoperta delle grandi invenzioni dell’arte francese.
Dall’architettura gotica all’Impressionismo, passando per i contrasti della Rivoluzione del 1889 e la grandeur di Napoleone, secoli di storia rivelano come la dialettica tra libertà e restrizioni, tradizione e moti innovativi anche violenti abbia portato ad alcune delle più alte vette artistiche che il mondo abbia mai conosciuto.
 
Protagonista del prossimo episodio è la pittura degli Impressionisti, che vede gli artisti d’Oltralpe marciare incontro alla modernità armati di uno sguardo nuovo sul mondo. Dalle scene urbane di Pierre-Auguste Renoir all’immersione nella natura di Claude Monet, fino alle danzatrici di Edgar Dégas, un linguaggio inedito e anti-accademico mette al centro l’occhio con le sue percezioni cangianti, mentre Parigi è un crogiolo di novità.
 
• Tintoretto. Un ribelle a Venezia. Domenica 20 aprile alle 21.15 su Sky Arte HD
Sulle orme del “Furioso” nelle atmosfere del Rinascimento veneziano, in un documentario narrato da Stefano Accorsi con la partecipazione del regista e artista Peter Greenaway. Tra capolavori immortali e i contributi degli esperti scorre il racconto ideato dalla scrittrice Melania Mazzucco per condurci alla scoperta del “più terribile cervello che la pittura abbia mai avuto”.
Il carattere ambizioso e ribelle, la leggendaria rivalità con Tiziano, le mirabili innovazioni artistiche che preannunciano l’avvento del Barocco sono i fili conduttori del film prodotto da Sky Arte in occasione dei 500 anni dalla nascita di Tintoretto.
 
Dopo il successo al cinema, un itinerario tra le calli, i palazzi e le chiese di Venezia svela attraverso spettacolari immagini HD i segreti della vita e del pennello del maestro in prima visione tv.
Da non perdere due capolavori – Maria in meditazione e Maria in lettura –restaurati “in diretta” prima della grande mostra in scena dal 10 marzo alla National Gallery di Washington.
 
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