Italia-Russia: filo diretto nel segno dell'arte
Nuovi orizzonti per l’Ermitage: firmati gli accordi con MANN e Gallerie d’Italia
Il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo | Courtesy of MANN, Napoli
Francesca Grego
16/07/2018
Mondo - Nell’Anno della Cultura Russa in Italia, l’Ermitage di San Pietroburgo stringe i suoi rapporti con le istituzioni artistiche del Bel Paese, dando seguito a una vocazione secolare: progettati in gran parte da architetti italiani, i maestosi palazzi del museo sulle rive della Neva custodiscono da tempo opere di Canova, Bernini, Raffaello, Leonardo, Tiziano, Caravaggio, Canaletto.
I vecchi legami si rinnovano oggi grazie agli accordi siglati rispettivamente con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e le Gallerie d’Italia-Intesa Sanpaolo, che hanno messo in cantiere grandi mostre, prestiti eccellenti e progetti di ricerca all’insegna di un reciproco arricchimento.
L’accordo con il MANN: Canova e Pompei
Cominciamo dal MANN, che venerdì 13 luglio ha suggellato la collaborazione con il museo russo attraverso l’incontro a Napoli tra il direttore Paolo Giulierini e il collega pietroburghese Michail Piotrovsky.
Dalla Sala del Toro Farnese è arrivato l’annuncio di due imponenti progetti espositivi in programma a partire da marzo 2019.
Per Canova e l’antico arriveranno a Napoli da San Pietroburgo sei capolavori dello scultore prediletto da Caterina la Grande: dal Genio della Morte all’Amorino alato e alla Danzatrice, da Amore e Psiche a Ebe e all’iconico gruppo delle Tre Grazie, emblema dell’ideale di bellezza neoclassico. Le opere di Canova si nutriranno del confronto con i gioielli dell’antichità conservati al MANN, che detiene le più ricche collezioni di archeologia in Italia, nonché con ulteriori prestiti dell’Ermitage, come la grande statua romana dell’Ermafrodito dormiente o il gruppo bronzeo di Ercole e Lica.
Il secondo appuntamento, invece, porterà nella città delle Notti Bianche i fasti dell’antica Pompei, in un evento espositivo realizzato in collaborazione con la Soprintendenza della città vesuviana.
Due nuovi impegni che confermano le relazioni sancite nel 2016 da un accordo quadriennale tra il museo russo, il MANN e la Soprintendenza di Pompei con l’intento di valorizzare i comuni patrimoni culturali e diffondere la conoscenza di una ricca storia condivisa.
Tra i frutti più rilevanti di questi anni, ci sono infatti i prestiti dell’Ermitage per la mostra Amori Divini, andata in scena la scorsa estate al Museo Archeologico partenopeo, e il viaggio a San Pietroburgo del Piccolo Donario Attalide del MANN nel dicembre 2017, in occasione del compleanno del museo creato dalla zarina Caterina.
A ciò si aggiungono la mostra Longobardi, un popolo che cambia la storia, realizzata tra Napoli, Pavia e la città sul Baltico, nonché la campagna di scavi e restauri in corso da nove anni a Stabiae grazie alla sinergia tra l’Ermitage e il Parco Archeologico di Pompei.
Ermitage-Gallerie d’Italia: da Piero della Francesca a Van Dyck
Ma non finisce qui: l’11 luglio il grande museo russo ha allargato il proprio raggio d’azione attraverso un accordo di collaborazione triennale con Gallerie d’Italia, il polo espositivo di Intesa Sanpaolo che ha sedi a Milano, Napoli e Vicenza.
Al centro del progetto, la valorizzazione, la conoscenza e la diffusione presso un vasto pubblico internazionale dell’arte e del talento artistico italiani, da attuare nelle sale dell’Ermitage attraverso eventi di alto profilo, come l’esposizione dedicata a Piero della Francesca in programma dal 7 dicembre 2018 al 10 marzo 2019.
Contenuti scientifici e importanti prestiti dal museo di San Pietroburgo impreziosiranno inoltre le prossime mostre promosse da Intesa Sanpaolo: dal vasto progetto sul Romanticismo in arrivo alle Gallerie di Piazza Scala di Milano (19 ottobre 2018- 10 marzo 2019), all’esposizione del capolavoro di Antoon Van Dyck Apparizione di Cristo ai discepoli, presso il napoletano Palazzo Zevallos Stigliano in occasione della mostra Rubens, Van Dyck, Ribera. La collezione di un principe (5 dicembre-7 aprile 2019).
E ancora, sono previsti programmi di ricerca condivisi, borse di studio, scambi internazionali, incontri su temi connessi all’arte e alla cultura in sinergia con Ermitage Italia e Villaggio Globale International.
Un’apertura coerente con il DNA delle collezioni di Intesa Sanpaolo, che a Palazzo Leoni Montanari di Vicenza custodiscono uno dei più notevoli nuclei di icone russe dell’Europa occidentale, negli ultimi anni protagonista di mostre e convegni concepiti per promuoverne la conoscenza nell’ambito di un più vasto contesto culturale.
“Le relazioni in ambito culturale tra Italia e Russia hanno radici profonde e lontane”, ha commentato il presidente emerito di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli, “e questa storia plurisecolare si arricchisce oggi di un ulteriore, significativo segno, grazie al rapporto di collaborazione che Intesa Sanpaolo e le Gallerie d'Italia hanno stretto con l’Ermitage, uno dei più prestigiosi musei del mondo. In una piena condivisione di valori e obiettivi, la partnership tra le nostre istituzioni consentirà nei prossimi tre anni di realizzare insieme progetti espositivi e momenti di approfondimento e studio delle rispettive collezioni. Sono convinto che questa importante sinergia sarà fonte di arricchimento reciproco, uno straordinario veicolo di coesione, un'opportunità preziosa per far conoscere la storia, l'identità, il patrimonio culturale e i capolavori d'arte custoditi nei nostri Paesi”.
Leggi anche:
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• Debutta a Venezia Magister Canova
• Nuova vita alla Gypsotheca di Canova
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I vecchi legami si rinnovano oggi grazie agli accordi siglati rispettivamente con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e le Gallerie d’Italia-Intesa Sanpaolo, che hanno messo in cantiere grandi mostre, prestiti eccellenti e progetti di ricerca all’insegna di un reciproco arricchimento.
L’accordo con il MANN: Canova e Pompei
Cominciamo dal MANN, che venerdì 13 luglio ha suggellato la collaborazione con il museo russo attraverso l’incontro a Napoli tra il direttore Paolo Giulierini e il collega pietroburghese Michail Piotrovsky.
Dalla Sala del Toro Farnese è arrivato l’annuncio di due imponenti progetti espositivi in programma a partire da marzo 2019.
Per Canova e l’antico arriveranno a Napoli da San Pietroburgo sei capolavori dello scultore prediletto da Caterina la Grande: dal Genio della Morte all’Amorino alato e alla Danzatrice, da Amore e Psiche a Ebe e all’iconico gruppo delle Tre Grazie, emblema dell’ideale di bellezza neoclassico. Le opere di Canova si nutriranno del confronto con i gioielli dell’antichità conservati al MANN, che detiene le più ricche collezioni di archeologia in Italia, nonché con ulteriori prestiti dell’Ermitage, come la grande statua romana dell’Ermafrodito dormiente o il gruppo bronzeo di Ercole e Lica.
Il secondo appuntamento, invece, porterà nella città delle Notti Bianche i fasti dell’antica Pompei, in un evento espositivo realizzato in collaborazione con la Soprintendenza della città vesuviana.
Due nuovi impegni che confermano le relazioni sancite nel 2016 da un accordo quadriennale tra il museo russo, il MANN e la Soprintendenza di Pompei con l’intento di valorizzare i comuni patrimoni culturali e diffondere la conoscenza di una ricca storia condivisa.
Tra i frutti più rilevanti di questi anni, ci sono infatti i prestiti dell’Ermitage per la mostra Amori Divini, andata in scena la scorsa estate al Museo Archeologico partenopeo, e il viaggio a San Pietroburgo del Piccolo Donario Attalide del MANN nel dicembre 2017, in occasione del compleanno del museo creato dalla zarina Caterina.
A ciò si aggiungono la mostra Longobardi, un popolo che cambia la storia, realizzata tra Napoli, Pavia e la città sul Baltico, nonché la campagna di scavi e restauri in corso da nove anni a Stabiae grazie alla sinergia tra l’Ermitage e il Parco Archeologico di Pompei.
Ermitage-Gallerie d’Italia: da Piero della Francesca a Van Dyck
Ma non finisce qui: l’11 luglio il grande museo russo ha allargato il proprio raggio d’azione attraverso un accordo di collaborazione triennale con Gallerie d’Italia, il polo espositivo di Intesa Sanpaolo che ha sedi a Milano, Napoli e Vicenza.
Al centro del progetto, la valorizzazione, la conoscenza e la diffusione presso un vasto pubblico internazionale dell’arte e del talento artistico italiani, da attuare nelle sale dell’Ermitage attraverso eventi di alto profilo, come l’esposizione dedicata a Piero della Francesca in programma dal 7 dicembre 2018 al 10 marzo 2019.
Contenuti scientifici e importanti prestiti dal museo di San Pietroburgo impreziosiranno inoltre le prossime mostre promosse da Intesa Sanpaolo: dal vasto progetto sul Romanticismo in arrivo alle Gallerie di Piazza Scala di Milano (19 ottobre 2018- 10 marzo 2019), all’esposizione del capolavoro di Antoon Van Dyck Apparizione di Cristo ai discepoli, presso il napoletano Palazzo Zevallos Stigliano in occasione della mostra Rubens, Van Dyck, Ribera. La collezione di un principe (5 dicembre-7 aprile 2019).
E ancora, sono previsti programmi di ricerca condivisi, borse di studio, scambi internazionali, incontri su temi connessi all’arte e alla cultura in sinergia con Ermitage Italia e Villaggio Globale International.
Un’apertura coerente con il DNA delle collezioni di Intesa Sanpaolo, che a Palazzo Leoni Montanari di Vicenza custodiscono uno dei più notevoli nuclei di icone russe dell’Europa occidentale, negli ultimi anni protagonista di mostre e convegni concepiti per promuoverne la conoscenza nell’ambito di un più vasto contesto culturale.
“Le relazioni in ambito culturale tra Italia e Russia hanno radici profonde e lontane”, ha commentato il presidente emerito di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli, “e questa storia plurisecolare si arricchisce oggi di un ulteriore, significativo segno, grazie al rapporto di collaborazione che Intesa Sanpaolo e le Gallerie d'Italia hanno stretto con l’Ermitage, uno dei più prestigiosi musei del mondo. In una piena condivisione di valori e obiettivi, la partnership tra le nostre istituzioni consentirà nei prossimi tre anni di realizzare insieme progetti espositivi e momenti di approfondimento e studio delle rispettive collezioni. Sono convinto che questa importante sinergia sarà fonte di arricchimento reciproco, uno straordinario veicolo di coesione, un'opportunità preziosa per far conoscere la storia, l'identità, il patrimonio culturale e i capolavori d'arte custoditi nei nostri Paesi”.
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