Antonio Saliola e Gabriele D’Annunzio. Ut pictura poesis (se la luna scrive poesie)

Antonio Saliola e Gabriele D’Annunzio. Ut pictura poesis (se la luna scrive poesie)
Dal 08 Novembre 2013 al 10 Novembre 2013
Bologna
Luogo: Casa Saraceni
Indirizzo: via Luigi Carlo Farini 15
Orari: 10-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 051 2754111
E-Mail info: info@fondazionecarisbo.it
Sito ufficiale: http://www.fondazionecarisbo.it/fondazionecarisbo/page.do
Nell’ambito delle celebrazioni bolognesi per il 150° anniversario dannunziano, venerdì 8 novembre alle ore 16 presso Casa Saraceni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, verrà inaugurata la mostra Antonio Saliola e Gabriele d’Annunzio. Ut pictura poesis (se la luna scrive poesie).
Interverranno il presidente della Fondazione Carisbo, Leone Sibani, il presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, Giordano Bruno Guerri, il maestro Antonio Saliola e il professor Luca Cesari, che presenterà le opere in esposizione.
La mostra, visitabile fino a domenica 10 novembre con ingresso libero dalle ore 10 alle 19, è un omaggio al grande poeta da parte del pittore Antonio Saliola, che esporrà alcuni dipinti ispirati alle stanze del Vittoriale, la mirabolante residenza che d’Annunzio allestì sulle rive del lago di Garda, e al dialogo interiore con l’immaginifico dannunziano. Come osserva il prof Cesari: “Questa della confidenza col D’Annunzio è un’altra delle amicizie segrete che la pittura di Saliola teneva rinchiusa nel più celato e riposto cassetto”.
Antonio Saliola è nato a Bologna nel 1939. Dipinge fin da ragazzo. Terminati gli studi classici si laurea in Giurisprudenza. Ama la pittura, i libri e il cinema. Espone dal 1972 in numerose personali in Italia e all’estero. I suoi temi prediletti sono da sempre i giardini e gli orti esoterici, ma anche grandi interni ricchi di misteriose biblioteche o profumate cucine e infine una fantasiosa rielaborazione del mondo delle fiabe con i suoi mille messaggi. Vive e lavora a Bologna ma trascorre le estati nel Montefeltro in un piccolo borgo medievale chiamato Petrella Guidi nel comune di Sant’Agata Feltria (RN) dove si è creato un luogo dell’anima: non pago di dipingere giardini, ha dato alla luce un orto-giardino reale chiamato Il Quasi Orto, usando fiori, piante, scale e muretti invece di pennelli e colori per una passeggiata di otto stanze. Come un’opera pittorica speciale che però muta continuamente e non ha mai termine: il sogno di ogni artista.
Presso Casa Saraceni rimane visitabile fino al 10 novembre la mostra D’Annunzio a Bologna: e séguito a vivere, studiosamente voluttuosamente. Le celebrazioni del capoluogo emiliano termineranno con l’esposizione dell’Isotta Fraschini, la celebre vettura del Vate che per la prima volta uscirà dai cancelli del Vittoriale per arrivare, dal 12 al 19 novembre, a Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna.
Interverranno il presidente della Fondazione Carisbo, Leone Sibani, il presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, Giordano Bruno Guerri, il maestro Antonio Saliola e il professor Luca Cesari, che presenterà le opere in esposizione.
La mostra, visitabile fino a domenica 10 novembre con ingresso libero dalle ore 10 alle 19, è un omaggio al grande poeta da parte del pittore Antonio Saliola, che esporrà alcuni dipinti ispirati alle stanze del Vittoriale, la mirabolante residenza che d’Annunzio allestì sulle rive del lago di Garda, e al dialogo interiore con l’immaginifico dannunziano. Come osserva il prof Cesari: “Questa della confidenza col D’Annunzio è un’altra delle amicizie segrete che la pittura di Saliola teneva rinchiusa nel più celato e riposto cassetto”.
Antonio Saliola è nato a Bologna nel 1939. Dipinge fin da ragazzo. Terminati gli studi classici si laurea in Giurisprudenza. Ama la pittura, i libri e il cinema. Espone dal 1972 in numerose personali in Italia e all’estero. I suoi temi prediletti sono da sempre i giardini e gli orti esoterici, ma anche grandi interni ricchi di misteriose biblioteche o profumate cucine e infine una fantasiosa rielaborazione del mondo delle fiabe con i suoi mille messaggi. Vive e lavora a Bologna ma trascorre le estati nel Montefeltro in un piccolo borgo medievale chiamato Petrella Guidi nel comune di Sant’Agata Feltria (RN) dove si è creato un luogo dell’anima: non pago di dipingere giardini, ha dato alla luce un orto-giardino reale chiamato Il Quasi Orto, usando fiori, piante, scale e muretti invece di pennelli e colori per una passeggiata di otto stanze. Come un’opera pittorica speciale che però muta continuamente e non ha mai termine: il sogno di ogni artista.
Presso Casa Saraceni rimane visitabile fino al 10 novembre la mostra D’Annunzio a Bologna: e séguito a vivere, studiosamente voluttuosamente. Le celebrazioni del capoluogo emiliano termineranno con l’esposizione dell’Isotta Fraschini, la celebre vettura del Vate che per la prima volta uscirà dai cancelli del Vittoriale per arrivare, dal 12 al 19 novembre, a Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna.
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