Dopo l'ok dal senato, ecco cosa cambierà
Il Decreto Cultura diventa legge
Gli affreschi della Villa dei Misteri a Pompei
E. Bramati
29/07/2014
Roma - Il Decreto Cultura proposto dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali è diventato ufficialmente legge, in seguito all'approvazione definitiva da parte del Senato dopo alcune modifiche al testo originale.
Tra le novità che entreranno in vigore ci sarà innanzitutto l'Art Bonus, che prevede la deducibilità del 65% delle donazioni per il restauro di beni culturali pubblici, biblioteche e archivi, ma anche per investimenti a favore di teatri pubblici e fondazioni lirico sinfoniche e nel settore turistico.
Inoltre, le maggiori innovazioni interesseranno soprattutto il Grande Progetto Pompei, con l'introduzione di una maggiore trasparenza e di un piano anticorruzione, e la Reggia di Caserta, con la nomina di un commissario straordinario, che dovrà riportare il sito alla sua destinazione culturale, educativa e museale entro la fine dell'anno.
Infine, il Decreto prevede alcune misure per il recupero delle periferie, per introdurre semplificazioni amministrative in campo turistico, per il riesame dei pareri delle soprintendenze, e per la creazione di un "Programma Italia 2019" legato alla Capitale della Cultura.
Tra le novità che entreranno in vigore ci sarà innanzitutto l'Art Bonus, che prevede la deducibilità del 65% delle donazioni per il restauro di beni culturali pubblici, biblioteche e archivi, ma anche per investimenti a favore di teatri pubblici e fondazioni lirico sinfoniche e nel settore turistico.
Inoltre, le maggiori innovazioni interesseranno soprattutto il Grande Progetto Pompei, con l'introduzione di una maggiore trasparenza e di un piano anticorruzione, e la Reggia di Caserta, con la nomina di un commissario straordinario, che dovrà riportare il sito alla sua destinazione culturale, educativa e museale entro la fine dell'anno.
Infine, il Decreto prevede alcune misure per il recupero delle periferie, per introdurre semplificazioni amministrative in campo turistico, per il riesame dei pareri delle soprintendenze, e per la creazione di un "Programma Italia 2019" legato alla Capitale della Cultura.
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