Dal disegno al segno
Dal 05 Ottobre 2018 al 26 Ottobre 2018
Modena
Luogo: Art Consulting
Indirizzo: via Carlo Farini 56
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.marcobertoli.com
Da venerdì 5 a sabato 26 ottobre l’Art Advisor modenese Marco Bertolimette in mostra presso lo studio Art Consulting, in via Carlo Farini 56, lavori su carta in un'esposizione dal titolo "Dal disegno al segno", con opere che percorrono l'800 e il '900 da Zandomeneghi, Michetti e De Nittis a Depero, Magnelli e Picasso, fino ai più recenti Fontana, Castellani e Rotella. La mostra, a ingresso gratuito, è stata presentata in anteprima pochi giorni faa Lugano a Wopart, la fiera internazionale d’arte dedicata alle opere su carta
Da De Nittis a Zandomeneghi, fino a Depero, Picasso, Fontana e Rotella: sono questi alcuni degli artisti protagonisti della mostra “Dal disegno al segno”, che propone una galleria di opere su carta che percorrono il XIX e il XX secolo. Dopo essere stata presentata nei giorni scorsi in anteprima a Wopart a Lugano - presso lafiera internazionale d'arte dedicata alle opere su carta- l’esposizione arriva a Modena e aprirà al pubblico venerdì 5 ottobre, presso lo studio del curatore e Art Advisor modenese Marco Bertoli in via Carlo Farini 56, a ingresso gratuito.
Esperto d’arte da oltre trent’anni, Bertoli è consulente per il Dipartimento di Arte Europea del XIX secolo da Christie’s a New York e Londradal 2005, e presenterà lavori su carta che percorrono l’800 e il ‘900 da Zandomeneghi, Michetti e De Nittis a Depero, Magnelli e Picasso (Dessinateur et modèlee Deux Femmes), fino ai più recenti Fontana, Castellani e Rotella. L’esposizione proseguirà poi finoa venerdì26 ottobre(dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, il sabato su appuntamento).
Tra gli altri saranno esposti “Fiocchino rosa in testa”, un pastello su cartone di Federico Zandomeneghi che testimonia come l'artista si sia confrontato non solo con i temi usuali a un certo genere di pittura contemporanea francese - votati alla descrizione della vita moderna ed elegante, ritratta nella sfera più intima - ma anche con la tecnica del pastello, utilizzata da diversi impressionisti, tra cui Renoir, oltre a una tempera su carta dell'artista futurista Fortunato Depero, ovvero “Il gondoliere”, del 1935, firmata in basso a destra. Si tratta di un soggetto che compare diverse volte nella produzione dell'artista, soprannominato “coleottero veneziano”. Nel nostro caso Depero sintetizza e smembra la figura umana in diverse solidi geometrici, giocando su forti contrasti cromatici, con una predilezione per la gamma che va dall'arancione al blu. Non mancheranno poi artisti più contemporanei, come Lucio Fontana con “Nudo femminile”e “Concetto spaziale”, un disegno su carta del 1963/64, firmato in basso a destra. In quest'opera i "buchi" che Fontana realizza sulla carta non solo fissano una traccia compositiva e un disegno bidimensionale, ma al tempo stesso costituiscono una struttura plastica e volumetrica. La presenza di un'incisione e quindi di un'assenza della materia, apre infatti a una terza dimensione consentendo l'affioramento del vuoto che sta dietro l'opera.
Presente infine anche Arman, uno dei massimi esponenti del Nouveau Réalisme, che nell’opera in mostra focalizza il suo sguardo sulla società moderna, industriale e urbana, appropriandosi degli oggetti di consumo quotidiano, sezionandoli, assemblandoli, comprimendoli. L'arte tradizionale viene così dissacrata in favore di una revisione dell'estetica di quegli oggetti che la nostra società reputa insignificanti, puntando l'attenzione sul valore di ciò che utilizziamo quotidianamente. Il grande totem di plexiglass esposto a Modena, una delle sue Accomulationscon decine e decine dei libri, diventa così un simbolo e una metafora della violenza che la società esercita sulla cultura.
Marco Bertoli esperto d’arte da oltre trenta anni e titolare dello studio di consulenza Art Consulting, è consulente per il Dipartimento di Arte Europea del XIX secolo da Christie’s a New York e Londra dal 2005. Ha ricoperto la carica di capo dipartimento per la pittura dell’Ottocento dal 2006 al 2010 per la Casa d’Aste Finarte, ed è stato consulente per il Gotha, Biennale di Parma, dal 2006 al 2008. Nel 2009 Marco Bertoli ha aperto uno studio a New York, dove dal 2014 al 2017 ha collaborato con l’Istituto Italiano di Cultura, organizzando una serie di mostre di arte italiana. Negli ultimi anni si è dedicato maggiormente all’attività di Art advisory per investimenti nel mercato dell’arte a favore di importanti collezionisti privati, enti pubblici e banche, e di consulenza per expertise, catalogazione e verifica autenticità delle opere e loro archiviazione. Come parte dei suoi sforzi per promuovere la conoscenza dell’arte, Bertoli nel 2015 in collaborazione con Oscar Farinetti ha organizzato negli spazi di Eataly un progetto a favore di artisti italiani. Nel luglio 2016 ha conseguito l’Executive Master in Menagement dell’Arte dei Beni Culturali e attualmente risiede tra Modena e New York City.
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