La sede milanese di Banca Generali espone l'opera vincitrice del BFSP
Il Premio Battaglia all'innovativa ricerca sul bronzo di Marguerite Humeau
Marguerite Humeau, 35000 A.C (Sphinx Death Mask), 2018. Courtesy of Banca Generali
Samantha De Martin
31/07/2018
Milano - Una maschera in bronzo, attraversata da un movimento dinamico in costante trasformazione, grandeggia dal 25 luglio scorso nella sede di Banca Generali Private in Piazza Sant’Alessandro.
È carne animale che passa dall’umano all’arma da guerra, un’arma in bronzo che ricorda i primi strumenti fabbricati dall’uomo per annientare, in un futuro mitizzato, l’intera umanità. Ma è anche la maschera mortuaria della sfinge alla quale l’artista Marguerite Humeau si è ispirata per la sua scultura 35000 A.C (Sphinx Death Mask), vincitrice dell’ultima edizione del Battaglia Foundry Sculpture Prize (BFSP).
Il riconoscimento annuale di scultura, sostenuto da Banca Generali Private, e rivolto dalla storica azienda milanese, specializzata nella lavorazione dei metalli, ai giovani artisti internazionali dediti allo sviluppo di nuove pratiche creative nella fusione in bronzo a cera persa, è andato infatti all'artista francese, classe 1986.
La maschera della Humeau, realizzata in bronzo e dal peso di 25 chilogrammi, associa un’approfondita ricerca storica alla creazione di un’informata mitologia contemporanea. Attraverso l’utilizzo innovativo di un’antica tecnica, la fusione a cera persa, risalente a 3500 anni fa, l’artista evoca la “dote” del bronzo, capace di conservarsi nel tempo sfruttando il suo carattere di eternità per creare un veicolo di valori contemporanei. Il ricorso a questi elementi è valso alla Humeau - formatasi all’Accademia di Design di Eindhoven ed al Royal College of Art di Londra, città dove vive e lavora - il massimo riconoscimento da parte della giuria.
Il tema della seconda edizione del Premio BFSP#02 era infatti incentrato sull’eternità della lega di rame, una della più affascinanti caratteristiche del bronzo. Grazie a questa proprietà, infatti, il bronzo è stato, a partire dalle civiltà antiche, un materiale insostituibile per l’uomo. Il lavoro della Humeau si è rivelato il più coerente con la ricerca del Premio Battaglia, che mira ad incoraggiare una visione fresca e presente sul processo di fusione a cera persa con un percorso a due vie: da una parte stimolando gli artisti all’impiego di questo metodo con una chiamata tecnica e tematica diversa ogni anno, dall’altra invitando le nuove generazioni a portare elementi di innovazione nella tecnica e nel linguaggio di questa antichissima pratica.
Il contributo della giovane francese ha posto in scena l’interazione tra momenti storici molto distanti tra loro nel tempo e nello spazio, transizioni tra l’animale ed il minerale, incontri tra desiderio personale e forze naturali. Il suo intervento esplora la possibile comunicazione tra mondi e modalità per le quali la conoscenza si genera nell’assenza di evidenza, e nell’impossibilità di raggiungere l’oggetto della ricerca in sé.
Fondendo preistoria, biologia occulta e fantascienza in uno spettacolo sconcertante, Marguerite Humeau resuscita il passato, dando forma al sotterraneo e sottocutaneo, senza mai perdere di vista la questione della contemporanea ed ossessiva epoca dell’informazione. La sua maschera, vincitrice del grande riconoscimento della storica fonderia, dalla quale sono usciti lavori di artisti come Manzù, Penone, Fontana, Pomodoro, Messina, sarà visibile gratuitamente al pubblico nella sede di Banca Generali Private - attivamente impegnata nel mondo dell’arte, avvicinando gli appassionati a percorsi innovativi che valorizzano il lavoro degli artisti legati al territorio - dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17.
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Il riconoscimento annuale di scultura, sostenuto da Banca Generali Private, e rivolto dalla storica azienda milanese, specializzata nella lavorazione dei metalli, ai giovani artisti internazionali dediti allo sviluppo di nuove pratiche creative nella fusione in bronzo a cera persa, è andato infatti all'artista francese, classe 1986.
La maschera della Humeau, realizzata in bronzo e dal peso di 25 chilogrammi, associa un’approfondita ricerca storica alla creazione di un’informata mitologia contemporanea. Attraverso l’utilizzo innovativo di un’antica tecnica, la fusione a cera persa, risalente a 3500 anni fa, l’artista evoca la “dote” del bronzo, capace di conservarsi nel tempo sfruttando il suo carattere di eternità per creare un veicolo di valori contemporanei. Il ricorso a questi elementi è valso alla Humeau - formatasi all’Accademia di Design di Eindhoven ed al Royal College of Art di Londra, città dove vive e lavora - il massimo riconoscimento da parte della giuria.
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