I dettagli dal dossier e le motivazioni del verdetto

L'isola che non isola: è Procida la Capitale italiana della Cultura 2022

Procida I Ekrem Canli, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons
 

Francesca Grego

18/01/2021

Napoli - “La cultura non isola”: è questo il nome del dossier con cui dalle acque profonde del Tirreno la piccola Procida ha sbaragliato Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra, le altre nove agguerrite finaliste in corsa per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2022. Per la prima volta nella storia dell’iniziativa, il riconoscimento va a un piccolo borgo (poco più di 10 mila residenti) e non a una città capoluogo di provincia o di regione.
In più, ha spiegato il presidente della giuria Stefano Baia Curioni, Procida non vince per la sua bellezza o per la sua storia, bensì per la qualità del progetto presentato. “La terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, è modello delle culture e metafora dell'uomo contemporaneo. Potenza di immaginario e concretezza di visione ci mostrano Procida come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali”, si legge nel dossier di candidatura: “Procida è l'isola che non isola, laboratorio culturale di felicità sociale”.


Veduta dalle vecchie carceri di Procida I Mentnafunangann, CC BY-SA 4.0 , attraverso Wikimedia Commons

Quarantaquattro progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali e 8 spazi rigenerati: questi i numeri di un anno che si preannuncia indimenticabile per la cittadina campana, pronta a raccogliere il testimone da Parma che, causa pandemia, conserverà lo scettro di Capitale della Cultura per tutto il 2021. Sull’isola la cultura non è fine a se stessa, ma si declina in cinque sezioni aperte su una realtà in mutamento: Procida inventa (mostre, proiezioni cinematografiche, performance e opere site specific), Procida ispira, in cui l’isola stessa diventa motore di immaginazione e creatività, Procida include, dove l’arte diventa terreno di interazione tra individui e collettività, Procida innova, perché il patrimonio culturale dell’isola si ripensi nel confronto con innovatori nostrani e internazionali, e Procida impara, alla ricerca di nuove, stimolanti modalità educative. 


Procida, Casale Vascello I User:Matthias Süßen, CC BY-SA 3.0 , attraverso Wikimedia Commons

“Il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente”, recitano le motivazioni della giuria lette dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini durante la proclamazione di oggi, lunedì 18 gennaio: “Il contesto di sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato, la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria, la dimensione laboratoriale, che comprende aspetti sociali e di diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee. Il progetto potrebbe determinare, grazie alla combinazione di questi fattori, un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura, che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al paese, nei mesi che ci attendono”. 


Procida, veduta aerea I CC0 Public Domain via Max Pixel