Frullani Massawa

© Maurizio Frullani | Maurizio Frullani, Massawa
Dal 20 Febbraio 2016 al 28 Febbraio 2016
Gorizia
Luogo: Castello di Gorizia Le Carceri
Indirizzo: località Borgo Castello
Orari: Lun 9:30-11:30 Mar-dom 10:00-19:00
Curatori: Sara Occhipinti, Marco Faganel
Enti promotori:
- Studiofaganel
- Associazione Creactivity
- In collaborazione con Comune di Gorizia
- Col patrocinio di
- Comune e Provincia di Gorizia
- Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
Telefono per informazioni: +39 0481.535146
E-Mail info: info@studiofaganel.com
Sito ufficiale: http://www.studiofaganel.com
Si intitola “Massawa” l’esposizione che, dal 20 al 28 febbraio, sarà ospitata a Le Carceri – Castello di Gorizia con una selezione di 14 fotografie analogiche (parte di un progetto durato sette anni e di una produzione più ampia) realizzate da Maurizio Frullani nel periodo 1993-2000. Un’esposizione a cura di Sara Occhipinti e Marco Fagane che sarà il clou della manifestazione Gorizia Photography Week.
Frullani fin dal 1974 si interessa e dedica alla fotografia cosiddetta di reportage e ha modo di viaggiare in numerosi paesi dell’Oriente, come la Turchia, l’Afghanistan, il Pakistan, l’India e il Nepal.
Dal 1993 al 2000 Frullani si trasferisce in Eritrea con la famiglia e qui lavora come insegnante presso la scuola italiana di Asmara. In quel periodo visita anche Egitto, Etiopia, Lesotho e Yemen. Tra i diversi paesi visitati, probabilmente l’Africa è quello che maggiormente lo segna. Attraverso le immagini di Massawa, splendida cittadina portuale sul Mar Rosso, Frullani può raccontare le storie di una comunità dilaniata dalla guerra.
Aldilà dell’importanza di queste immagini come “documento” di una comunità arcaica e remota – in contrasto anche alla contemporanea ben differente condizione occidentale – e incentrata sui rapporti familiari, appaiono significativi l’approccio e le modalità dell’artista nel fotografare.
Non si tratta solamente di ritratti. I soggetti sono colti nel loro ambiente, familiare o lavorativo, che non viene alterato e manipolato dall’artista. L’intervento di Frullani, piuttosto, sembra coinvolgere la relazione tra il suo obiettivo e le persone ritratte.
La creazione di un antecedente di fiducia, la discrezione nell’agire fotografico, la conservazione dei contesti allo stato reale, sono i presupposti necessari all’artista per conquistare un intenso contatto visivo con i soggetti rappresentati. Lo sguardo degli abitanti di Massawa, così, arriva anche a noi osservatori e ci rapisce.
Frullani con le sue opere racconta in modo autentico e onesto l’ordinario di Massawa.
“Questa è Massawa: o si ama o si odia”.
Orari: Lun 9:30-11:30 ; Mar-Dom 10-19
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