Rome Art Week 2018 - Gli abiti del male. Performance itinerante

Gli abiti del male. Performance di Barbara Lalle
Dal 27 Ottobre 2018 al 27 Ottobre 2018
Roma
Luogo: Partenza dal Colosseo
Indirizzo: sedi varie
Curatori: Roberta Melasecca
Sabato 27 ottobre 2018 alle ore 18.00, Interno 14 nextpresenta, per la terza edizione di Rome Art Week, Gli abiti del maledi Barbara Lalle, a cura di Roberta Melasecca.
Gli abiti del male è una performance di strada, itinerante, ispirata alle oscurità delle incisioni dell’Inferno di Gustave Dorè: una nuova sfida di arte partecipata, ideata dall’artista romana Barbara Lalle, che coinvolge 40 performer - artisti, medici, cantanti lirici, studenti, professori in pensione, scrittori e la curatrice stessa - che attraverseranno luttuosamente le vie del centro storico di Roma.
“Non sono mai le virtù ma i vizi a dirci quel che di volta in volta è l’uomo” scrive il filosofo Umberto Galimberti nel suo libro I vizi capitali e i nuovi vizi. Aristotele definisce i vizi capitali abiti del male chel'educazione sconsigliava di “indossare”, indirizzando, invece, gli individui verso le virtù, gli abiti del bene:essi derivano da azioni che, iterate, formano in ogni soggetto una seconda natura che inclina in una determinata direzione. Durante il Medioevo i vizi sono considerati come opposizione della volontà dell'uomo alla volontà divina: Tommaso d’Aquino, nel Summa Theologiae, elenca i sette vizi nella successione che ancora oggi conosciamo, Ira, Accidia, Invidia, Superbia, Avarizia, Gola, Lussuria.Nell’Età dei Lumi i vizi, come le virtù, concorrono allo sviluppo sociale ed economico degli individui: non più deviazioni morali ma espressione di specifiche tipologie umane. Alla fine del 1700 Kant li definisce come malattie dello spirito sostituendo così la sfera morale con quella patologica. Così, partendo da questa nuova visione, Galimberti individua dei nuovi vizi, non più individuali come quelli capitali, ma che riguardano l'intera società: Consumismo, Conformismo, Spudoratezza, Sessomania, Sociopatia, Diniego, Vuoto. Essi non hanno storia: sono inediti, frutto delle mutate condizioni economiche, non più privati ma tendenze collettive che portano al dissolvimento della personalità e al crollo delle barriere tra interiorità ed esteriorità. Sono lo specchio delle contraddizioni e del procedere dell’uomo che scambia rapidamente quelli che sono i disastrosi inconvenienti della società contemporanea per valori della modernità.
Con Gli abiti del malesaranno dunque i vizi, antichi e nuovi, a sfilare per le strade di Roma: renderli visibili nella nostra città vuol dire riconoscerli nei nostri cuori e scandagliare l'agire umano nelle sue derive negative. Il corteo sarà un invito all’analisi e alla riflessione, a guardarsi dentro, scorgere le proprie ombre ed affrontarle senza timori: un’esortazione a non subire passivamente quello accade ad ognuno di noi nella vita quotidiana e che spesso si trasforma in profondo turbamento interiore. Il nero intenso e il lugubre tormento delle visioni di Dorè diventano espressione del sentimento opposto: la certezza che un’ideale di vita più alta e positiva è perseguibile ed attuabile e che nel complesso sistema di relazioni possano nascere e svilupparsi virtù collettive. Al pubblico, intercettato durante la sfilata, verrà rivolto un gestuale invito a seguire la processione e a guardare i performer e se stessi all’interno di uno specchio, perchè, come diceva Seneca, “Aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt - Abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro”. I performer consegneranno, inoltre, delle domande, degli interrogativi scritti per l'occasione da 3 scrittori: Arturo Belluardo, Clara Cerri, Emma Saponaro.
Il corteo partirà alle ore 18.00 dal Colosseo e proseguirà verso Fori Imperiali, Piazza Venezia, Via del Corso, Via Condotti, per arrivare alle 19.30 a Piazza di Spagna, e dalle 19.30 alle 20.00 terminare nella Metro A da Spagna a Vittorio Emanuele.
I testi sono di Arturo Belluardo, Clara Cerri ed Emma Saponaro; truccoa cura della pittrice Serena Galluzzi, i costumi di Ombretta Luciani, assistente ai costumi Priscilla Percuoco, progetto grafico di Alessandro Arrigo; con la partecipazione del tenore Lino Loddi e la soprano Loredana Margheriti.
Performance con Barbara Lalle, Rocco Agostini, Francesca Alesse, Alessandro Arrigo, Fabio Asaro, Arturo Belluardo, James Cameron, Patrizia Carbonara, Antonia Castellani, Clara Cerri, Carlotta Di Felice, Enzo Di Falco Mustazzella, Carmine Frigioni, Matteo Gregori, Andrea Incalza, Emanuela Lalle, Cinzia Lamparelli, Lino Loddi, Angela Mancini, Loredana Margheriti, Francesca Margognoni, Eugenio Marini, Maria Marino, Massimo Marseglia, Flavio Massimi, Roberta Melasecca, Raffaella Murgo, Francesca Nesteri, Martino Pirella, Elisabetta Rampazzo, Guido Romano, Emma Saponaro, Clelia Sepe, Vanessa Teresa Topazio, Laura Trinci, Valentina Vinotti, Antonio Virzi, Valeria Vivarelli, Adriano Zaccagnini, Francesco Zinno.
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