Conversazioni Pavesi 2016 - Cristian Undurraga dialoga con Esteban Fernandez Cobian

Cristian Undurraga, Capilla del Retiro, 2012. Valle de Los Andes, Cile

 

Dal 06 Giugno 2016 al 06 Giugno 2016

Pavia

Luogo: Sala conferenze del Broletto

Indirizzo: piazza della Vittoria

Sito ufficiale: http://www.fondazionefratesole.org



Appuntamento speciale dedicato all’architettura di respiro internazionale per le Conversazioni pavesi, organizzate dall’Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi: una serie di incontri durante i quali uno o più personaggi del mondo della cultura, della scienza e dell’arte (declinata nelle sue molteplici forme) intrattengono il pubblico con una “conversazione” appassionante e partecipata.
 
Ben lontane dalle lezioni frontali e dalle interviste, le Conversazioni pavesi si propongono piuttosto come dei confronti informali intorno a un tema prestabilito e di volta in volta differente. Sollecitato da un primo interlocutore e dal pubblico, ciascun ospite seleziona alcuni tra i molteplici spunti di argomentazione che la propria arte offre, stimolando così pensieri e riflessioni.
 
Lunedì 6 giugno 2016 (ore 18) nella Sala Conferenze del Broletto di Pavia sarà protagonista l’architetto cileno di fama mondiale Cristian Undurraga, vincitore nel 2012, con la “Capilla del Retiro”, del Premio Internazionale di Architettura Sacra della Fondazione Frate Sole, e autore, tra gli altri progetti, del Padiglione Cile Expo 2015. Organizzata in collaborazione con la Fondazione Frate Sole, la Conversazione vedrà dialogare Cristian Undurraga – invitato a Pavia come membro della Giuria della VI edizione del Premio Internazionale di Architettura Sacra – con Esteban Fernandez Cobian, architetto e docente alla Facoltà di Architettura dell’Università de La Coruña (Spagna), in un appuntamento dal titolo Architettura e natura, un incontro
Il Cile conosce una tradizione architettonica fortemente radicata, con una scuola che è da molti anni fucina di idee brillanti e interessanti, e ha prodotto personaggi di spicco, la cui fama ha superato presto l’Oceano (non a caso, in questo 2016 è cileno il vincitore del premio Pritzker, anche direttore della Biennale di Architettura di Venezia: Alejandro Aravena). Cristian Undurraga, attraverso una storia per immagini, racconterà dell’architettura cilena, delle sue differenze con la cultura europea e del suo rapporto molto particolare con la natura. Perché, come ha dichiarato in una recente intervista per la Fondazione Frate Sole: In Cile noi viviamo uno spazio intermedio, una sorta di spazio interno, ma aperto e direttamente connesso con l’esterno. Potremmo dire che il confine tra interno ed esterno resta molto ambiguo nella nostra architettura, dove le opere tendono alla trasparenza, la natura penetra all’interno e l’architettura si spinge il più possibile incontro alla natura. Diversamente da come accade in Italia, dove la storia prevale su tutto, nel Continente Americano ciò che predomina è la natura. La nostra storia è recente e si trova in piena gestazione. È per questo che il dialogo della nostra architettura è sempre un incontro con la natura. Per i popoli originari i luoghi rituali, i loro templi, sono le cime delle montagne.   

Cristián Undurraga inizia i suoi studi alla Scuola di Architettura della Pontificia Universidad Catolica de Chile nel 1972 e si laurea nel 1977 con il massimo dei voti. Nello stesso anno ottiene il primo premio come giovane architetto alla Biennale di Architettura cilena, e un anno dopo fonda lo studio Undurraga Devés Arquitectos. La sua figura gioca un ruolo significativo nell’architettura cilena e latino americana, e accanto alla brillante carriera da architetto, Undurraga negli anni veste i panni di presidente della XV Biennale di Architettura, di docente alla Scuola di Architettura dell’Universidad Catolica, oltre che di relatore in università e centri culturali nazionali ed esteri.
La sua fama travalica presto l’oceano, nel 1991 vince il Premio Internazionale di Architettura Andrea Palladio, con la “Casa sulla Collina”, inizio di una nuova era nell’architettura cilena, che prosegue con il progetto “Casa Mirador”, Premio Internazionale, nel 2004, alla Biennale Iberoamericana di Quito. Nel 2005 Undurraga è Medaglia d’oro alla Biennale di Miami con la “Casa del Lago”, e nel 2009 riceve un Honorary Fellow dall’American Institute of Architects. Nel 2012 si aggiudica il Premio Internazionale di Architettura Sacra con la “Capilla del Retiro”, uno spazio cubico in cemento armato, sostenuto da un perimetro in vetro inserito a sua volta in uno scavo nella roccia ai piedi del Monte Carmelo, 70 chilometri a nord di Santiago, vicino al Santuario di Teresa de Los Andes.
Nel 2015 firma il progetto per il Padiglione Expo 2015, un volume sospeso, un grande architrave in legno avvolto da uno scheletro in travi incrociate sollevato da quattro pilastri di cemento che creano uno spazio intermedio, l’orizzonte temperato tipico dell’architettura cilena. Il materiale principe è il legno di pino di Monterey, una delle qualità più esportate dal Cile, e lavorato in questo caso in Italia, usato per ricordare che la superficie forestale in Cile è in aumento, in controtendenza rispetto alla deforestazione in corso sulla Terra.
 
Premio Internazionale di Architettura Sacra – Fondazione Frate Sole
 
Considerato a ragione “l’Oscar dell’Architettura Sacra”, e assegnato ogni quattro anni, il Premio Internazionale di Architettura Sacra ha già visto premiate nelle precedenti edizioni archistar quali il giapponese Tadao Ando, nel 1996, per la Chiesa della Luce a Ibaraki (Giappone); il portoghese Álvaro Siza, nel 2000, per la Chiesa di Santa Maria a Marco de Canaveses (Portogallo); l’americano Richard Meier, nel 2004, per la Chiesa di Dio Padre Misericordioso a Roma; il britannico John Pawson, nel 2008, per la Chiesa del Monastero di Novy Dvur (Repubblica Ceca); il cileno Cristian Undurraga, nel 2012, per la Capilla del Retiro, nella Valle de Los Andes (Cile). I progetti delle opere realizzate, per questa edizione 2016, saranno valutati martedì 7 giugno da una Giuria, formata dai componenti del Comitato Scientifico della Fondazione Frate Sole e dall’architetto cileno di fama mondiale Cristian Undurraga. Entro il 30 giugno la Fondazione Frate Sole pubblicherà sul proprio sito www.fondazionefratesole.org gli esiti del concorso. I candidati ammessi saranno informati e invitati alla cerimonia di premiazione, che avverrà a Pavia il 4 ottobre. Una mostra documentaria illustrerà le opere selezionate. L’ammontare complessivo in denaro del Premio Internazionale sarà pari a 30.000 euro, che potrà essere assegnato, a discrezione della Commissione Giudicatrice, a un unico vincitore, oppure suddiviso tra più vincitori.



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