Viaggi d’arte: alla scoperta del Secolo d’Oro

In Olanda per l’anno di Rembrandt

Rembrandt van Rijn, Autoritratto all'età di 63 anni. Rembrandt [Public domain] via Wikimedia Commons
 

Francesca Grego

16/11/2018

Mondo - A 350 anni dalla scomparsa di Rembrandt van Rijn, nel 2019 l’Olanda rende omaggio alla sua arte con eventi diffusi su tutto il territorio nazionale.
Rembrandt e il Secolo d’Oro – questo il titolo della rassegna – è un viaggio attorno alla figura di uno dei più grandi pittori di sempre, ma anche un tuffo nelle magiche atmosfere del Seicento, epoca in cui ricchi commerci, sviluppi scientifici d’avanguardia, una flotta pronta a solcare i mari più remoti e vivaci fermenti culturali fanno dei Paesi Bassi una delle terre più fiorenti del mondo.
 
E l’arte naturalmente non fa eccezione: talenti esorbitanti come quelli di Rembrandt, Johannes Vermeer, Frans Hals trovano l’humus adatto per prosperare e generi nuovi come la natura morta, il paesaggio, le scene domestiche trovano la loro affermazione. Su tutto si erge il potere della luce, autentico leit motiv della pittura olandese, che appare così moderna perché rispecchia i gusti della borghesia in ascesa.
 
Le mostre in programma nel 2019 aprono una finestra su questo mondo in movimento e invitano a un tour tra capolavori e cittadine storiche lontane dal turismo di massa.
Scopriamo nel dettaglio i principali appuntamenti.
 
Sulle orme del maestro
Partiamo da Amsterdam, la capitale del Secolo d’Oro. Tra le meraviglie del Rijksmuseum, Tutti i Rembrandt saluterà l’anno dell’artista sfoggiando in un unico allestimento i 22 dipinti, i 60 disegni e le 300 stampe del maestro presenti in collezione: dall’intimità degli autoritratti alle grandiose scene bibliche, un’immersione nella più vasta raccolta di opere di Rembrandt esistente al mondo (15 febbraio-10 giugno).
A partire dal prossimo autunno, invece, il Rijks presenterà un confronto ai vertici tra i maestri del Seicento olandese e i pittori del Secolo d’Oro spagnolo: faccia a faccia con Rembrandt, Vermeer e Hals ci saranno i capolavori di Diego Velàsquez, Bartolomé Esteban Murillo e Jusepe de Ribera, in un allestimento concepito per mettere in luce differenze e punti di contatto (Rembrandt-Velàsquez, 11 ottobre 2019-20 gennaio 2020).
 
Dal prossimo 31 gennaio il prestigioso Mauritshuis dell’Aia svelerà vita, morte e miracoli di celebri dipinti come la Lezione di anatomia del dottor Tulp: 18 opere di cui si narra nel dettaglio la scoperta, l’acquisto e il delicato processo di autenticazione, per scoprire cosa contraddistingue un “vero” Rembrandt e come la percezione dei dipinti dell’autore sia cambiata nel tempo (Rembrandt at the Mauritshuis, 31 gennaio-15 settembre).
A Leida, la città natale di Rembrandt, vanno in scena gli esordi di un genio: dal 3 novembre Il giovane Rembrandt mostrerà come si sia sviluppato il suo innato talento artistico in un progetto nato dalla collaborazione con il Museo Ashmolean di Oxford. In mostra opere in prestito da musei olandesi e internazionali che torneranno qui per la prima volta dopo 400 anni, per essere accolte nel rinnovato Museum de Lakenhal.
Infine Leeuwarden, capitale della Frisia, sarà protagonista dell’evento più romantico della rassegna: dal prossimo 24 novembre Rembrandt e Saskia: amore e matrimonio nel Secolo d’Oro racconterà l’unione del pittore con la sua sposa, nata proprio in questa regione: dipinti e disegni dal contenuto molto personale affiancano lettere e poesie, ma anche sontuosi capi d’abbigliamento, arredi e ritratti nuziali che lasciano intuire come si svolgesse un matrimonio nell’alta società olandese del Seicento.
 
Non solo Rembrandt: i mille volti di un secolo
Il viaggio nel tempo continua tra canali, porti e cittadine gioiello, alla scoperta della vera anima del Secolo d’Oro e dei Paesi Bassi, a partire da altri tre importanti protagonisti della pittura del Seicento olandese.
Tra i più grandi innovatori di questo periodo c’è Frans Hals, celebrato nella sua Haarlem dove, al riparo dall’Inquisizione, una numerosa comunità di artisti elaborava nuovi stili e soggetti. Fino al 10 febbraio 2019 Frans Hals e i Moderni mette a fuoco la riscoperta dell’originale personalità di Hals in un confronto con ammiratori eccellenti come Edouard Manet, Vincent Van Gogh, Gustave Courbet e Mary Cassatt.
Mentre Nicolaes Maes, tra i migliori allievi di Rembrandt, terrà banco a L’Aia nel prossimo autunno, la bella Delft dà il benvenuto a Pieter de Hooch, che qui lavorò per tutta la vita, ma fu messo in ombra dal più famoso concittadino Vermeer: una grande mostra vedrà il ritorno dei suoi capolavori dai più illustri musei del mondo (Pieter de Hooch a Delft. Oltre l’ombra di Vermeer, al Museum Prinsenhof dall’11 ottobre 2019).
 
E se ancora a Delft fino al prossimo 3 marzo possiamo riscoprire l’epopea di Gugliemo d’Orange che, proprio dal Prinsenhof, diresse la rivolta contro gli spagnoli diventando il “padre dei Paesi Bassi”, nel pittoresco centro marinaro di Hoorn potremo conoscere nei dettagli lo speciale rapporto tra gli olandesi e l’acqua in 40 spettacolari dipinti (Cool Waters, al Westfries Museum dal 26 ottobre 2019) o ancora, nel glorioso porto commerciale di Middleburg, immergerci nelle storie della Marina olandese raccontate in maestosi arazzi. Se non bastasse, l’antica città di Dodrecht è il set di un’indagine sui rapporti tra l’arte e il Calvinismo da Rembrandt a Piet Mondriaan, passando per Van Gogh.
 
E per finire, in primavera il più grande museo dell’Aja torna alle origini, con un progetto espositivo che riflette sulla controversa reputazione del personaggio da cui prende il nome: Johan Maurits di Nassau-Siegen, celebre condottiero e governatore del Brasile, nonché rappresentante a pieno titolo del Secolo d’Oro (Mauritshuis, 4 aprile-7 luglio).
 
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